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Così per caso

Teatro Tordinona 26 Gennaio 2024

Così per caso

Liberinarte chiama le scuole a teatro! Lo spettacolo liberamente tratti dal libro di Marta Ascoli Auschwitz è di tutti, visto da oltre 2000 studenti dal suo debutto ad oggi, ricorda la tragedia vissuta da una famiglia, dal popolo ebraico, dall’umanità intera: e, con la forza di un grido, spiega che Auschwitz è di tutti, luogo-simbolo della più grande ferita aperta nella storia del Novecento.

31.1.24
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Gli innamorati


Teatro Tordinona 11 Novembre 2023
22.11.23
 

Attempts on her life


Teatro Tordinona 7 Novembre 2023
22.11.23
 

L’AMICO RITROVATO

Teatro Biblioteca Quarticciolo 29 Gennaio 2023

L’AMICO RITROVATO
di e con Emilio Barone
regia Emilio Barone, Massimiliano Ferrari
Realizzato con il sostegno del Rialto Sant’Ambrogio
Ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman

Teatro ragazzi di Teatro Macondo 

L’amico ritrovato, ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman è una storia di amicizia al tempo dell’Olocausto. Un’amicizia romantica, così lontana nei tempi e nei modi del suo svolgersi: perché l’esperienza teatrale possa essere per le nuove generazioni come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze, ci si possa riconoscere. Le tematiche dell’ascesa del nazismo e del genocidio degli ebrei sono l’altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad altre testimonianze i toni sono tenui, l’orrore dello sterminio non è mai descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci rendessero ancora più vicini al protagonista. Un modo poetico e umano di raccontare una tragedia immensa.

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Teatro Macondo nasce nel 2002. Fonda la sua ricerca, in particolare, sul rapporto tra teatro e letteratura e sul coinvolgimento di nuove fasce di pubblico. Il campo d’azione privilegiato dall’Associazione è quello scolastico, attraverso un’offerta di spettacoli dalla drammaturgia originale che inseriscono l’intento didattico in una cornice creativa ed emozionale. Dal 2014 la compagnia allarga le sue produzioni anche ad un pubblico adulto. Il gruppo è attualmente formato da: Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton Giulio De Guglielmo, Roberto Nisivoccia, Francesco Petti, Alessia Sorvillo.

6.3.23
 

OZ


Mattatoio - Teatro 1 , 17 Novembre 2019
OZ
Uno spettacolo di Fanny & Alexander
ideazione: Chiara Lagani e Luigi De Angelis
con: Consuelo Battiston e Chiara Lagani
drammaturgia: Chiara Lagani
illustrazioni: Mara Cerri
musiche: Mirto Baliani
regia scene e luci: Luigi De Angelis
Una produzione Accademia Perduta, Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti, E production
Fanny & Alexander si cimenta nel racconto de Il meraviglioso mago di Oz e delle storie che ne seguirono con Dorothy e i nuovi simpatici protagonisti. Il piccolo pubblico incontrerà i personaggi più bizzarri di questa saga in uno spettacolo abitato dalle due attrici Chiara Lagani e Consuelo Battiston e dalle animazioni create dall’illustratrice Mara Cerri. Nasce così un gioco avventuroso che ha la forma di un viaggio in cui grandi e bambini si troveranno a dover scegliere in prima persona le strade da percorrere, i personaggi da incontrare e quelli da evitare, riscrivendo ogni volta una fine diversa per questa famosa storia.

La compagnia Fanny & Alexander nell’arco di venticinque anni di attività ha realizzato oltre una settantina di eventi, tra spettacoli teatrali e musicali, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Tra i suoi lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nel 2018 debutta I libri di Oz, conferenza spettacolo tratta dalla omonima pubblicazione uscita del 2017 per I Millenni di Einaudi che Chiara Lagani ha tradotto e curato a partire dai testi originali e inediti in Italia di Frank Lyman Baum. Nell’ambito di oltre venticinque anni di carriera, Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui: Premio Giuseppe Bartolucci 1997, Premio Coppola Prati 1997, Premio speciale Ubu 2000, Premio di Produzione TTV 2002, Premio Lo Straniero 2002, Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado 2002, Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre 2003, Premio Speciale Ubu 2005, Premio dello Spettatore 2010/11 Teatri di Vita. Nel 2017, inoltre, la drammaturga Chiara Lagani si è aggiudicata il Premio Speciale dedicato all’Innovazione Drammaturgica assegnato nell’ambito del Premio Riccione.
4.12.19
 

La riscossa dei clown

Teatro Argot Studio 7 Marzo 2014 Madame Rebiné presenta
 LA RISCOSSA DEL CLOWN
Con: Andrea Brunetto, Max Pederzoli. Alessio Pollutri.
Dopo novant’anni di sfortuna, delusione e scivoloni un vecchio clown torna a cavallo della sua sedia a rotelle per farsi giustizia. Sarà un’impresa impossibile dove renne acrobate, giocolieri miopi e mosche assassine cercheranno di impedirglielo. A colpi di naso rosso farà occhi neri e lotterà fino all’ultimo respiro per difendere la sua dignità. Se ci riuscirà sarà solo grazie al sostegno degli spettatori.
Uno spettacolo di circo e teatro al servizio della leggerezza e del divertimento.
Un cabaret alla riscossa in un cui il clown trionfa!
Uno spettacolo comico per grandi e piccini in cui l’arte circense si mischia all’estro recitativo degli attori. Nato nel 2012 come canovaccio leggero e senza drammaturgia in cui inserire di volta in volta dei numeri e dei personaggi differenti, in soli due anni, La riscossa del Clown ha realizzato oltre 200 repliche tra Italia e Francia.
17.3.14
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Il mago riciclone

TEATRO TORDINONA 23 FEBBRAIO 2014 “IL MAGO RICICLONE”
 di Veronica Tepatti
Con V. Angelucci, C. Carpentieri, G. Cordì, M. Masiello, A. Spinelli, V. Tepatti
I quattro re Vetro, Carta, Plastica e Organico non riescon a governare poiché ognuno vuole imporsi. Il mondo così s’è riempito di spazzatura. Grazie al Mago Riciclone i quattro capiscono che collaborando, possono regnare felici e contenti. Una favola per bimbi con tematiche ecologiche per insegnare, divertendo, a rispettare la natura. Al termine dello spettacolo, i bambini, guidati dal Mago Riciclone dovranno aiutare i re a pulire il loro regno!
6.3.14
 

Il gatto con gli stivali

Teatro Valle Occupato 23 febbraio 2014
“Il gatto con gli stivali”
Spettacolo ispirato alla fiaba di Charles Perrault testo, figure, regia Gianni Franceschini, musiche Marco Remondini, scene Gianni Volpe. La fiaba tradizionale è lo stimolo per sottolineare l’azione del gatto come un “portatore di buone cose”, un personaggio-animale, perciò con caratteristiche misteriose e magiche, che aiuta un umano in difficoltà. Il giovane è tra i fratelli il più debole e maltrattato, ma l’incontro col gatto lo renderà fortunato e felice. Il valore dell’amicizia e della solidarietà sono alla base di questo accompagnatore, di questo “aiutante magico” che ha come suo compito quello di accudire e soddisfare l’avventura della vita del ragazzo. Tutti possiamo identificarci sia nel gatto che nel ragazzo, in questo caso l’adulto-gatto si propone come solidale appoggio al bambino che sta affrontando la vita, solo e timoroso.” Niente paura la vita porta con sé incontri che diventano importanti per il crescere e per la scoperta dei suoi valori.” Un singolare personaggio, un pittore, forse un mago o uno stregone, dipinge un grande quadro. E’ un’immagine di gioco, d’amore, di ottimismo e solidarietà, sono gli argomenti che questo personaggio misterioso ama, temi di tante avventure e storie, come quella di un gatto che aiuta i più deboli. La sua pittura è il pretesto per raccontare questa storia fantastica, il pittore si trasforma in narratore, racconta la storia del “Gatto con gli stivali”, aiutandosi con figure ed immagini nate dalla sua arte. Il gatto con i suoi trucchi e con le sue magiche invenzioni aiuta un giovane a superare gli ostacoli della vita, la povertà, la difficoltà di avere una propria personalità, presenze malvagie e potenti. Gli apre la strada per diventare, nel più classico finale delle fiabe, sposo della figlia del re. Alla fine gli spettatori ed ascoltatori della fiaba scoprono che lo strano pittore non è altro che il protagonista, il gatto, che ricorda una delle sue straordinarie avventure. La narrazione è alla base della relazione tra attore e spettatore. L’attore parte da una sua esperienza personale e la testimonia con l’aiuto della fiaba, diventa quasi il gatto che racconta la sua storia, il gatto di tutti, cioè l’arte e il teatro che ci permettono di rapportarci col mistero e la parte della vita che non conosciamo o non comprendiamo. L’attore perciò gioca a narrare, ad interpretare e si avvale del sostegno magico di innumerevoli figure, animate e dipinte che, come delle stregonerie, efficacemente segnano l’immaginazione dello spettatore, creando lo stupore e il fascino che sono alla base del gioco e dell’invenzione. Sono come dei giocattoli creati con materiali poveri, carta, stoffe ecc. che, animati dall’attore, diventano i protagonisti del suo raccontare, sullo sfondo di tanti quadri che appaiono come opere di un artista nel suo studio di pittura. Le musiche e la suggestione delle atmosfere create dalle luci e dagli elementi scenografici completano questo viaggio, che è una scoperta continua di immagini e personaggi che nascono e spariscono in un gioco teatrale che non può non ricordare quello dei bambini che sfogliano un libro illustrato.
24.2.14
 

Einstein s'il vous plait

2 Febbraio 2014 Produzione Terre Vivaci “EINSTEIN S’IL VOUS PLAÎT”
Bussando alla porta di Einstein di e con Adriano Saleri e Mario Migliucci. Regia di Giles Smith
Un surreale incontro tra un visitatore e Albert Einstein. Gli spettatori sono invitati a bussare alla sua porta e fargli visita affinché parli proprio a noi per capire che cosa ha da dirci oggi come ieri. “Le idee a volte si bloccano, ristagnano per secoli. In altri momenti viaggiano a velocità folle”, spiega Einstein in modo comprensibile, concreto e diretto, con un linguaggio teatrale semplice, immediato e divertente.
18.2.14
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Carezze



Castello Pasquini, Castiglioncello 7 luglio 2013 “CAREZZE” di Roberto Abbiati e Maurizio Lupinelli, assistente alla regia Elisa Pol
produzione Nerval Teatro, Benvenuti s.r.l in coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio con il sostegno di Sistema regionale dello spettacolo dal vivo Regione Toscana.
Carezze è la storia di due bambini e della loro amicizia raccontata attraverso le azioni e gli sguardi di due stralunati custodi di un vecchio istituto pieno di ricordi. È un viaggio nella memoria di due adulti che fanno ancora i conti con l’infanzia da loro vissuta. In questo percorso a ritroso s’intrecciano frammenti di vita quotidiana e immaginazione, utili per superare difficoltà e malinconie. La narrazione avviene con il disegno, con l’uso di oggetti, con rumori e suoni propri del linguaggio infantile. I personaggi e gli oggetti compongono una drammaturgia visionaria e fantastica. Solo grazie all’immaginazione antica, di cui l’infanzia è portatrice, è possibile scoprire la chiave per ritrovarsi nel filo del racconto.
29.7.13
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Joseph kids



Castello Pasquini, 7 luglio 2013 “JOSEPH_KIDS” di Alessandro Sciarroni
con Michele Di Stefano e un performer online
produzione Corpoceleste_C.C.00#
in coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio
con il sostegno di Teatro Stabile delle Marche
in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese/La Scena dei Ragazzi
Alessandro Sciarroni torna a riflettere sui meccanismi della creazione scenica ripensando Joseph, il suo primo solo, per il pubblico dell’infanzia. Joseph_kids vede in scena la presenza di un unico interprete, un uomo solo, davanti a un computer portatile. Come nella versione per il pubblico adulto, l’interprete va alla ricerca della sua immagine, che di volta in volta viene proiettata, deformata, raddoppiata e scomposta attraverso una webcam e alcuni semplici effetti video. Joseph fa le sue scelte davanti a un pubblico/testimone che riesce a seguire l’evoluzione di questo monologo fisico attraverso una grande videoproiezione che riproduce fedelmente la schermata del computer. Dapprima serio e rigoroso, il viaggio di Joseph diventa via via ironico e inaspettato.
29.7.13
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La bicicletta rossa



Teatro ValleOccupato 11 Maggio 2013 Principio Attivo Teatro “LA BICICLETTA ROSSA” di Giuseppe Semeraro con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semerano. regia di GIUSEPPE SEMERARO. “La bicicletta rossa” nasce da una forte necessità di raccontare e tradurre per la scena la storia di una famiglia capace di parlare dell’oggi.A tenere il filo della narrazione c’è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia.Le vicende di cui Marta ci parla appartengono al nostro tempo pur essendo incastonate in un’epoca indefinita e lontana rendendo quasi fantastiche e surreali le azioni.La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare qualcosa a BanKomat.
22.5.13
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A.R.E.M.



FORTE FANFULLA 26 - 27 Aprile 2013 “A.R.E.M.” rassegna PARABOLE FRA I SANPIETRINI “C’è bisogno” Festival di teatro da Roma in fuori II Edizione. Compagnia Elena Vanni. Da un’idea di Elena Vanni e Raimondo Brandi. Di e con Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni. Collaborazione artistica e drammaturgica di Raimondo Brandi. Scene mobili Silvio Motta. Costumi Alia Mirto Botticchio. Foto Laura Stramacchia. Agenzia Recupero Eventi Mancati: un’agenzia ideata e gestita da tre donne che per sopravvivere al presente offrono ai clienti la possibilità di rivivere i propri ricordi. Basta affidare loro il proprio tempo passato compilando un semplice questionario della memoria; attraverso tutto ciò il pubblico avrà l’occasione di rivivere i momenti più belli e significativi della propria vita. Il primo servizio di felicità pret-à-porter che garantisce risultati immediati e sicuri in un presente dominato da paure, incertezze e precarietà. A.R.E.M. è uno spettacolo che lavora sulla messa in scena teatrale, che s’interroga sui meccanismi che la regolano, affidandosi a un’improvvisazione che è, prima di tutto, una necessità espressiva. Attraverso la realtà quotidiana, che chiede continuamente di reinventarsi e adattarsi ai cambiamenti, le attrici si sono dotate di una struttura forte ma aperta attraverso cui, ogni sera, disegnano una storia diversa. In scena prendono vita i ricordi degli spettatori solo attraverso i corpi delle attrici, la narrazione, le immagini, il teatro d’ombre, il musical e il cabaret. Ogni evento sarà unico. A.R.E.M. è uno spettacolo, è un’agenzia, è un servizio spettacolarizzato
15.5.13
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Una lontana fedeltà



Teatro Due Roma dal 15 al 28 aprile 2013 “UNA LONTANA FEDELTA’” di Paolo Fallai, regia Alessandro Berdini con: Edoardo Siravo (Nemo), Giulia Andò (Lulu), Giulia Innocenti (Lei, Ellida), Alexandra Mogos (Salomè), Claudia Salvatore (Cassandra, Cameriera) Rossana Colace (voce) e Lucio Perotti (pianoforte). Un gioco teatrale per raccontare in musica il lungo malinconico sogno di un uomo che ricorda gli amori della sua vita attraverso le eroine della letteratura: da Ellida a Salomè, da Lulu a Cassandra, protagoniste di un mondo lontano che ritornano come visioni oniriche, apparizioni, tormenti, immagini di seduzione e sensualità, ad animare l’interno di un locale dove molti anni fa si suonava musica jazz.
26.4.13
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...E cadde addormentata



Centrale Preneste 10 Marzo 2013 “...E CADDE ADDORMENTATA” tratto dalla fiaba La bella addormentata nel bosco. drammaturgia e regia Giovanna Facciolo, scene Massimiliano Pinto, costumi Giovanna Napolitano, luci Paco Summonte, audio Alessandro Messina, con: Adele Amato de Serpis, Valeria Luchetti, Melania Balsamo. Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa offrire. Dodici sono le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di regalare doti, qualità e fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e desiderare. Ma la perfezione non esiste nemmeno nelle favole ed ecco che ciò che non è desiderato è in agguato: l’ombra non si può lasciare fuori dalla porta e anche se non la si invita, si presenta lo stesso, proprio come la tredicesima fata, portatrice di male e di oscurità.Terribile è la vendetta della vecchia fata dimenticata, che col suo malèfico dono riporta il dolore al centro della tavola imbandita. Ma c’è un rimedio, che la dodicesima fata, tenutasi opportunamente in disparte, può offrire come ultimo prezioso dono in grado di trasformare il crudele destino. Un sonno protettore, lungo cent’anni, che allontana la morte e il dolore. Una sospensione infinita che protegge dal male…. ma allontana la vita. Forse anche nella realtà c’è il desiderio di evitare ai nostri figli la parte più spiacevole della vita, dalle piccole frustrazioni ai grandi dolori, eliminando possibilmente tutto ciò che rappresenta un rischio, un’incognita, un pericolo, una possibile sofferenza o una rinuncia. E come nella favola a volte si vorrebbe creare un nido incantato che tenga fuori il male, che sospenda il dolore. Ma per crescere è necessario saper accettare e affrontare anche le ombre, le piccole e grandi ferite che ogni esistenza porta con sé e che non possiamo allontanare se non rinunciando allo scorrere della vita stessa, come avviene col sonno incantato della Bella Addormentata. Questo è quello che la fiaba a noi ha raccontato e questo è quello che vogliamo raccontare, attraverso tre fate, un po’ ansiose e divertenti, guardiane del lungo sonno e voce del sentire più spontaneo e naturale di madri e di padri. Ma alla fine, allo scadere degli anni, la principessa si risveglierà: le fitte trame di quel nido incantato si disferanno docilmente al passaggio di un cavaliere, che porterà con sé l’amore e la vita con le sue ombre e le sue luci.
14.3.13
 

Il vecchio e il mare


Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Valle occupato 12 gennaio 2013 “IL VECCHIO E IL MARE” con:Bruno Soriato, Robert McNeer, Salvatore Marci, regia, scene e luci: Michelangelo Campanale, drammaturgia: Katia Scarimbolo, assistente alla regia e costumi: Maria Pascale video: Raffaella Rivi, ricerca scenografica e oggetti di scena: Paolo Baroni, macchinista di scena: Daniele Lasorsa, Enzo Ruta, consulenza musicale: Tommaso Scarimbolo consulenza fonica: Luca Ravaioli, tecnici : Sebastiano Cascione , Carlo Quartararo. Scrivere e cercar di vivere, e attraverso una storia semplice mettere in luce le eterne questioni dell’uomo. La vita scrive le storie e l'arte ci regala la possibilità di fare esperienze che nella vita normalmente non faremmo. Abitare questa possibilità è il legame/confine tra l’arte e la vita. E allora, sulla scena tre personaggi, tre vissuti, tre età: Hemingway lo "scrittore avventuriero" e "le sue creature", Santiago il vecchio pescatore e Manolin il ragazzo. Hemingway è l'adulto nel pieno del suo vigore, stimolato e messo in crisi da una storia semplice ed emblematica allo stesso tempo, con i suoi protagonisti guardati con rispetto, amore e pietà perché compagni e testimoni in un rito di passaggio. Santiago lotta nel mare, tra le corde, il sudore, la fatica, il dolore delle mani e della sconfitta e fa un salto spirituale nell’ultimo passaggio della sua esistenza; Manolin nell’attesa si scopre importante per il vecchio e grazie all’esperienza del suo maestro si prepara a diventare uomo. Chi porta chi? Sono io che porto te o sei tu che porti me? Come in una importante partita di baseball, Hemingway fa rimbalzare la palla tra sé e i suoi personaggi, tra il vecchio e il ragazzo, tra il vecchio e il pesce, tra il mondo umano e la natura, che è sempre lì, a ricordarci che facciamo parte di un unico grande gioco, un unico grande rito, nel quale l’uomo non trionfa mai del tutto, ma che ci porta sempre … oltre.
link: www.lunanelletto.it
27.1.13
 
 
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