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Rzeczy / Cose



Opificio Telecom Italia, Roma 3|4|5 aprile 2013 “RZECZY/COSE” ideazione e performance Daria Deflorian e Antonio Tagliarini a partire dal reportage di Mariusz Szczygieł REALITY, traduzione di Marzena Borejczuk, Nottetempo 2011, disegno luci Gianni Staropoli, collaborazione Fernanda Pessolano, organizzazione e comunicazione Filipe Viegas in collaborazione con la casa editrice Nottetempo ringraziamenti Marzena Borejczuk una produzione Planet3/Dreamachine, ZTL-Pro, Festival Inequilibrio/Armunia con il contributo di Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali in collaborazione con Fondazione Romaeuropa / Palladium e Teatro di Roma debutto: Short Theatre, Teatro India, Roma Settembre 2011 Danae Festival, LachesiLab, Milano, Aprile 2012. Janina Turek, casalinga di Cracovia, aveva scelto come oggetto delle sue osservazioni proprio ciò che è quotidiano, quelle centinaia di piccole azioni che accompagnano il nostro fare. Nessun commento. Nessuna emozione. Solo l’osservazione e una minuziosa elencazione. Gli oggetti, il cibo, gli indumenti, le piccole cose di tutti i giorni sono il centro della nostra riflessione per questa installazione/performance inspirata e dedicata a Janina Turek. Le tante cose che in maniera più o meno disordinata affollano le nostre case – che siano utilizzate ogni giorno o dimenticate - sono sempre e comunque gli dei e gli spiriti del nostro quotidiano.
11.4.13
 

Revolution



Brindisi, novembre 2012 "REVOLUTION" scritto da Massimiliano Poddi e diretto e interpretato da Sara Bevilacqua, con Daniele Guarini (voce) e Daniele Bove (pianoforte). Lo sfondo è la città di Brindisi negli Anni '60 tra eco di grandi cambiamenti epocali, scoperte scientifiche, sogni e progetti a suon di musica. Una ragazza è lì, in quella provincia lontana di un Sud italiano che sembra non poter cambiare mai, sogna anche lei di volare nello spazio, ascolta i Beatles, si appassiona, aspetta che gli Anni '60 arrivino e immagina.
11.4.13
 

Quaderni di famiglia



Teatro Tordinona 5 Aprile 2013 “QUADERNI DI FAMIGLIA”di Manetti /Mitri /Cavazzoni, Compagnia/Produzione: Teatro Notato. Con: Gila Manetti, Andrea Mitri, Alfredo Cavazzoni, con musiche improvvisate e ambientazioni sonore di Ilaria Innocenti. Attori ed improvvisatori teatrali provenienti da varie esperienze, inventano sulla scena la storia di una famiglia, utilizzando dei quaderni su cui gli spettatori prima dell’inizio hanno lasciato brevi ricordi familiari: un personaggio particolare, un luogo caro, una frase ripetuta spesso. Le musiche improvvisate accompagneranno attori e pubblico lungo l’arco di un secolo alla ricerca delle storie comiche e poetiche di una famiglia che esisterà per la sola durata dello spettacolo.
11.4.13
 

'77 La rivoluzione è finita, abbiamo vinto



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Tordinona 4 Aprile 2013 “'77 LA RIVOLUZIONE È FINITA. ABBIAMO VINTO” di Francesca Pirani con la collaborazione di Francesca Angeli, attori: Ugo Benni, Elvira Berarducci, Bernardo Casertano, Michele di Vito, Sebastiano Gavasso, Irene Maiorino, Francesca P. Pastanella, Adriano Saleri, F. Veleriano Solfiti. Costumi: Francesca Micheletti. Scene: Mirco Murgia. Regia: Francesca Pirani, Eugenia Scotti. Lo spettacolo nasce per raccontare un movimento giovanile che genera l'idea o forse l'illusione di una rivoluzione in atto, che non riesce a svilupparsi: all'euforia subentra la rabbia e con essa la disperazione, per un fallimento inevitabile. La rivolta nasce e muore nell'arco di pochi mesi, stroncata da un killer invisibile, virus mutante nascosto nei pensieri, nelle parole, nei gesti, di quei giovanissimi protagonisti del '77. In uno spazio scenico nudo, una messa in scena che non insegue la ricostruzione storica, 9 giovani attori mettendosi sulle tracce di quella generazione impigliata nel passato ipotizzano un possibile confronto con i propri padri e madri, riecheggiano la loro emotività irrisolta, i loro slanci, tradimenti, delusioni, per cercare di ridisegnarli e strapparli al gas incolore e inodore che li aveva attraversati stravolgendo i loro vent'anni, rendendoli per sempre irriconoscibili. Il '77 è un cerino che brucia da due parti: nell'arco di pochi mesi si propaga in tutta Italia un movimento giovanile che genera l'idea o piuttosto l'illusione di una trasformazione in atto, che poi non riesce a svilupparsi e crolla sotto il peso di ciò che non si compie: all'euforia subentra la rabbia e con essa la disperazione, per un fallimento avvertito come incipiente. Attraverso incursioni oniriche e momenti corali, la drammaturgia frammenta e ricrea continuamente il filo aneddotico su quei giovanissimi protagonisti del '77, che nella loro emotività irrisolta, con i loro slanci, tradimenti, delusioni, le loro fragilità e cecità, trovano il punto di contatto con le generazioni presenti. Riecheggiando storie e personaggi di Turgenev, Camus e Dostoevskij, il testo sul Movimento del '77 propone una doppia lettura di eventi simili, con tutti i relativi interrogativi rimasti irrisolti.
11.4.13
 

“DEMAIN IL FERA JOUR”



Festival Internazionale Bellone Brigittines “DEMAIN IL FERA JOUR” : “Promesse come questa” (2001), “Il mondo ti prende come tu ti dai”(2002). Immagini e suoni di Michel Jakar, montaggio Anne Lombard, mixage Bertrand Leroy. Ci sono immagini che mantengono una memoria vivente espressa in momenti. Un caleidoscopio di immagini e suoni assemblati in maniera trasversale con grande fluidità. Jakar vuole restituire gli stati di essere e sentire, combinandoli in modo libero e creativo rivela una certa coerenza soprattutto quando penetra il mondo attraverso una sensibilità molto singolare.
10.4.13
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Angeli…il volo dell’amore



Teatro Furio Camillo 28-31 marzo 2013 “Angeli…il volo dell’amore” scritto e diretto da Paolo Lombardo e Raffaele Pandolfi, con: Nico Di Crescenzo, Stefania Fratepietro, Valeria Monetti, Raffaele Pandolfi, e Sara Telch. Musiche dal vivo eseguite da Emiliano Begni (direttore musicale dello spettacolo) al piano, Ermanno Dodaro al contrabbasso e con la direzione vocale di Davide Misiano. “Angeli…il volo dell’amore” è un “non luogo” in cui immergersi. E’ un’atmosfera dal gusto swing/jazz che avvolge, è un viaggio di note e parole da iniziare. Tre personaggi, tre psicologie, semplicemente tre passioni, che raccontano ciò che rende la vita degna di essere vissuta, il tutto raccontato da una scrittrice/sibilla che accompagna lo spettatore ad immedesimarsi in tre travolgenti storie. La pièce prende vita grazie ad un mix di monologhi, musica, danza e agli interpreti che danno vita all’agire scenico. “Angeli” racconta tre “tipi d’amore”: il sentimento che vince su tutto e gode del proprio lieto fine, il desiderio e la passione per conquistare un amore – mai nato e mai finito – e la malattia d’amore che cieca si accontenta dell’illusione. Peccato, piacere, gioia, paure e segreti, questo è ciò che caratterizza uno spettacolo tanto intenso quanto intimo. Un grande viaggio nel sentimento che, meglio di qualsiasi altro, definisce la felicità e l’infelicità di ognuno di noi.
10.4.13
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Ex moglie si innamora "Da morire" di ex moglie (allegra barbarie)



Teatro Lo Spazio dal 2 al 6 aprile 2013 “EX MOGLIE SI INNAMORA "DA MORIRE" DI EX MOGLIE (ALLEGRA BARBARIE)” di Betta Cianchini, regia Laura Jacobbi, con Francesca Romana Miceli Picardi. Con il Patrocinio della Cooperativa Sociale Befree (contro la violenza sulle donne)con il patrocino del Digayproject e Imma Battaglia. Un monologo ironico e divertente, quasi un "one woman show" che ci farà sorridere di una etero alle prese con la scoperta del mondo femminile a lei così vicino ma che ora le sembra improvvisamente sensuale ed entusiasmante... diventa un noir. Una ex moglie si innamora di una ex moglie. Le due si incontrano, si scoprono, si innamorano e diventano una nuova coppia. Sono felici. Ma l’ex marito di Maria non ci sta. Inizia a diventare sempre più pesante, da stalker diventa carnefice. Il cornuto - la felicità della sua ex - non la vuole vedere "nemmeno su cartolina". Tanta ironia e alla fine tanto disorientamento. Perché così è la vita bastarda di tante "femmine" uccise. Alcune di loro vivevano una vita normale. Alcune erano felici. Se l’urgenza di parlare di una donna omosessuale è vivamente sentita da una donna etero, allora una rete "diversa che mira all’unione" è possibile. E’ la società tutta, la società civile, insomma noi donne e uomini etero che dobbiamo "sentire VIVA sulla nostra pelle" l’onta della vergogna per certe brutte storie di cronaca... Non nel mio nome, non col mio silenzio/assenso. Questa è l’urgenza che ha dato vita a questo testo/inchiesta. Si parte dalla scoperta dell’omosessualità di una ex moglie per arrivare al femminicidio. Perché? Perché in Italia essere una donna lesbica non è facile, ma è ancor più difficile se la decisione è avvenuta dopo un matrimonio. Ed ecco che l’uomo di questo Spettacolo – un maschio italiano - non solo si sente "cornuto" ma l’idea che la propria moglie se la faccia con un’altra donna ed abbia trovato la SUA FELICITA’ provoca in lui un "fastidio costante e frustrante". Ed un pensiero maligno e beffardo lo scuote. "Con una donna no. Non è nella casistica... non può essere".
10.4.13
 

Sign of Sound



Mercoledi 3 aprile,alla Casa del Jazz, “Sign of Sound”, seminario di interazione tra le Arti a cura di Fabiana Yvonne Lugli Music ENTROPIA live electronics & John B. Arnold Electonic drum, con Claudia Marcelli, Barbara Lunetti, Valentina Buffone, Antonio Marino, Clelia Borino, Martina Tavella, Santina La Macchia.In collaborazione con Accademia Belle Arti Roma. SignofSound è un’esperienza multisensoriale. Il risultato di una serie di interazioni fondata sull’ improvvisazione. Uno spettacolo progettato per far interagire i vari linguaggi artistici che si compenetrano attraverso la profonda conoscenza delle varie arti che, grazie ad una ricerca in movimento rendono possibile la creazione di dimensioni emotive. Il segno-colore, e con esso la possibilità di rappresentare immagini, è il punto d’arrivo di un libero, armonico movimento nello spazio e nel tempo. L’intento, attraverso l’utilizzo non convenzionale della pittura ad olio è quello di tradurre la musica in movimento ed il movimento in segno luminoso; è la musica che si fa scrittura, graffio nella materia. Pittura non come solo linguaggio della mano capace di trascrive forme belle e corrette, ma come mezzo d’espressione di tutto il “corpo”, il quale, attraverso un movimento danzato, giunge a dare forma visibile alle immagini delle proprie emozioni. I pittori danzatori si muovono nel buio dello spazio scenico secondo una coreografia e tracciano, su grandi pannelli retroilluminati, i primi segni di un racconto “per suoni e colori” dove la musica si compenetra nella pittura e viceversa. Le dinamiche musicali che vengono tracciate attraverso i movimenti del corpo del paint-performer, produrranno come effetto unico una vera e propria scenografia che invade e trasforma l’ambiente attraverso il colore.
10.4.13
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Prove Aperte di Civiltà III Trame leggere, solide resistenze



Teatro Palladium 3 aprile 2013 “Prove Aperte di Civiltà III Trame leggere, solide resistenze” terza edizione, tessitura drammaturgica Chiara Casarico e Tiziana Scrocca. Con Chiara Casarico, Tiziana Scrocca, la maestra di tamburi giapponesi Rita Superbi con Catia Castagna e Marilena Bisceglia, i filmmakers Rossella Lamina e Nicola Di Lecce, Jonas Aregay e Danilo Turnaturi della Piccola Compagnia Laboratorio Piero Gabrielli, i musici Simone Perra e Enrico Venturini, la voce di Tiziana De Angelis, il flamenco di Giorgia Celli, il laboratorio teatrale V.A.T. a cura di Catia Castagna. Tecnico: Andrea Treccia D’Amico, Staff organizzativo: Laura Gentile, Stefano Romanelli, Paola Canepa, Tania Cipolla, Skin, Francesca Peroni, Red, Lule. Compagnia Il NaufragarMèDolce con il sostegno di ROMA CAPITALE Municipio XI Assessorato alle Politiche Culturali. Prove aperte di civiltà è uno spazio culturale aperto, un intreccio di teatro e musica. È una giornata libera in cui artisti e linguaggi si incontrano, in uno spazio dedicato alla creatività indipendente, per proporsi al pubblico senza mediazioni. Prove aperte di civiltà nasce come bisogno primario di cultura, bene collettivo che deve opporsi alla disgregazione sociale e costruire identità, percorsi e possibilità di liberazione. Questa terza edizione vuole individuare nelle Resistenze, fissate in episodi di vita, di lavoro, di sogno, stimoli ed esempi per dare un senso alle realtà di oggi e a quelle di domani, da costruire. Verrà proiettata una versione breve del documentario “Dear Mr. Ken Loach”, di Rossella Lamina e Nicola Di Lecce (Mondi Visuali), che racconta il rifiuto da parte di Ken Loach del premio alla carriera attribuitogli dal Torino Film Festival in solidarietà con i lavoratori precari licenziati da una cooperativa appaltatrice del Museo Nazionale del Cinema.
10.4.13
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Groppi d'amore nella scuraglia



Forte Fanfulla 28 e 29 marzo 2013 Rassegna Parabole tra i Sanpietrini “GROPPI D'AMORE NELLA SCURAGLIA” di Tiziano Scarpa, con Silvio Barbiero, scene di Paolo Bandiera, costumi di Anna Cavaliere, musiche di Sergio Marchesini e Debora Petrina, regia di Marco Caldiron, produzione Carichi Sospesi. Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l'originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con pennellate severe e marcate.
5.4.13
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Diario insentimentale



Contesta Rock Hair al Pigneto 13 marzo 2013 Offrome e Contesta Rock Hair presentano PARABOLE FRA I SANPIETRINI Vs CONTESTAROCKHAIR “DIARIO INSENTIMENTALE” di Nolan Gender. Messa in voce a cura di Ambra Quaranta, regia Emil Caruso , sound Maria Mucci. Diario insentimentale è un romanzetto inedito di Klaus Mondrian. In questo testo: Il cinismo estetico/erotico si contrappone a pagine di una contraria e sfrenata passione sentimentalistica, una educazione al sentimento impossibile a realizzarsi se non nella scrittura. Le passioni, carnali sempre eccessive; è il troppo vivere, il troppo desiderare, il troppo morirsi. Un testo violento e struggente, ora porno post modernista ora epistolare ottocentesco. Elenchi, incontri, consumi sessuali di una società dove anche il corpo è merce scaduta. Ma anche un frasario amoroso pieno di poesia. Il protagonista vive in parallelo tra la sessualità senza pensiero, l'ingordigia per la carne, e la sensualità romantica dove il pensiero è tutto. Una vita sospesa continuamente tra sesso e amore, dove il vissuto si esprime attraverso la ricerca continua del desiderio. È la storia di una lenta trasformazione. E' un reading teatrale dove la parola fredda e distante diventa partecipata, sentita, per poi vomitare tutta l’emozione trattenuta.

blog: parabolefraisanpietrini.blogspot.it/
5.4.13
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Hansel e Gretel



Teatro Vascello 18-19-20 MARZO 2013 La fabbrica in collaborazione con TSI la Fabbrica dell’Attore e il patrocinio del Goethe Institut “HANSEL E GRETEL. Il giorno dopo 3°capitolo della Trilogia dell’attesa” drammaturgia scenica a cura di Francisco Espejo, regia: Fabiana Iacozzilli, con: Elisa Bongiovanni, Marta Meneghetti e Giada Parlanti, scene di: Matteo Zenardi, costumi: Gianmaria Sposito, effetti speciali: Riccardo Morucci, disegno luci: Davood Kheradmand, vocal coach: Valeria Benedetti Michelangeli, regista assistente: Ramona Nardò, assistente alla regia: Andrea Standardi, organizzazione: Flaminia Salvemini, ufficio stampa e promozione: 369 gradi, distribuzione: offrome. Il progetto parte dal desiderio di reinterpretare alcune delle più importanti favole di tutti i tempi mettendo al centro dell’analisi il mondo infantile come luogo di solitudine e di mancanza di risposte. In scena ci sono Hansel e Gretel adulti; sono talmente grassi da aver piegato sotto il loro peso le piccole sedie sulle quali siedono. Hanno mangiato quasi tutta la casa di marzapane e ignorano il grido di una strega che chiede aiuto senza ricevere alcuna risposta. I celebri fratelli protagonisti della storia sono adulti che non riescono ad emanciparsi, incapaci di sollevarsi dallo stallo dell’attesa, mangiano e aspettano, condizione che li accomuna ai personaggi di tutta la trilogia. Il lavoro che la compagnia porta avanti è un’indagine sugli inetti, gli incapaci, su chi non vive una volontà di crescita o un desiderio di evoluzione. L’attesa, condizione che permette di rimanere immobili è il leit motiv del percorso drammaturgico e di ricerca, è l’alibi che permette di non affrontare, è il rifugio sicuro di chi teme il cambiamento ma accetta la trasformazione, inesorabile ed in questo caso degenerante, che l’obesità causa. L’allestimento è essenziale, con pochi elementi scenici e estro nei costumi; la regia pone l’accento sulla drammaturgia scenica e dosa con sapienza il comico e il drammatico creando un’immagine grottesca dal forte impatto visivo da cui emergono irriconoscibili le tre attrici al pieno delle loro possibilità espressive.
5.4.13
 

Concerto di esordio dei "Baisers volès”



CIP 28 Marzo 2013 GIOVEDIAMOCI AL CIP Concerto di esordio dei "Baisers volès” Peppe D’Argenzio : sassofoni e clarinetti, Davide Conte : tamburi a cornice, percussioni e voce, Marco Rufo : organetto, harmonium, Mario Saccucci : contrabasso Baci rubati come i fugaci incontri che hanno dato avvio a questa nuova formazione che debutterà al CIP. Quattro musicisti di estrazione molto diversa ed eterogenea, con strumenti semplici, acustici ed eco sostenibili. Per un idea di musica che parli di strada, di radici, di musiche dal mondo. Temi cantabili e ballabili che si intrecciano con l’improvvisazione e l’imprevisto!

link: www.cipeventi.it
3.4.13
 

Atheatrecycle

TEATRO VALLE OCCUPATO 27 marzo 2013 “A THEATRE CYCLE”
Claude-Samuel Lévine, Theremin concert
Ulla von Brandenburg, Fü-fü-fü-fü-fünf
Julien Discrit | Thomas Dupouy | Claude-Samuel Lévine | Laurent Montaron | Ulla von Brandenburg | Parfums Pourpres du Soleil des Pôles
Laurent Montaron, Artillery
A Theatre Cycle riflette sulle reciproche influenze, somiglianze e differenze tra arti visive e teatro, Il progetto è stato interamente costruito come una piattaforma partecipata e nasce dalla collaborazione tra Nomas Foundation, gli artisti, e tutto il collettivo del Teatro Valle Occupato.

Olivier Messiaen (1908-1992)
Fête des belles eaux (1937)
L’eau a son maximum de hauteur
Solo con theremin
7 min
Eseguito da Claude-Samuel Lévine

Ulla von Brandenburg
Fü- fü- fü- fü- fünf
5 min
Courtesy l’artista; Art: Concept, Paris; Pilar Corrias Gallery, Londra.
Attori: Marcello Fonte, Luca Franco.

Ulla von Brandenburg, Julien Discrit, Thomas Dupouy, Claude-Samuel Lévine, Laurent Montaron, Parfums pourpres du soleil des pôles
50min

Laurent Montaron
Artillery
4 min
Courtesy l’artista e Schleicher/Lange, Berlin
Attori: Guido Bertorelli, Emiliano Campagnola, Francesco Ferrieri, Valerio Gatto

link: www.teatrovalleoccupato.it
3.4.13
 

Ladyvette



Teatro Lo Spazio 30 Marzo 2013 “Ladyvette” Voices: Teresa Federico, Vera Dragone, Valentina Ruggeri. Ladyvette sono Pepper, Sugar e Cherry, un trio swing anni ’50. Mescolando lo charme delle dive d’altri tempi e un’ironia spiazzante tutta al femminile, Ladyvette creano un nuovo stile di varietà fatto di classici della musica pop anni ’80 e ’90 reinterpretati in chiave swing, pezzi inediti in pieno stile Trio Lescano e intermezzi teatrali che giocano con la figura della donna di un tempo e di adesso. Imparando dagli anni ’50, momento di forte rinascita creativa in opposizione alla guerra, tre attrici/cantanti, in questo periodo così traballante, hanno deciso di ridere in faccia alla crisi diventando quello che avrebbero sempre voluto essere: tre Dive. Bè, Divette!

link: www.ladyvette.it
3.4.13
 

Cernobyl Tour

Teatro Tordinona 25 e 26 marzo 2013 “ROMA R.I.P.ARTE” L’ ambizioso progetto che mette in risalto la drammaturgia indipendente, ponendo l’accento sulle opere di artisti che sperimentano il linguaggio del teatro canzone e/o del teatro politico giunge alla seconda tappa romana. La manifestazione, ideata dal giornalista Paolo Fusi, assume i contorni di un evento di dimensione nazionale con il coinvolgimento di Trieste, Bologna, Cesena, Milano e Cagliari (future tappe della manifestazione) e l’idea dell’appello rivolto alle compagnie italiane ‘per un nuovo teatro politico’. “Oltre cento artisti di tutta Italia si battono per cambiare le leggi sull’istruzione e la cultura con proposte chiare, sensate, studiate al dettaglio, senza costi per la Pubblica Amministrazione, rimettendo l’Università al centro della cultura italiana. Oltre cento artisti che si battono per salvare duemila anni di miracolo culturale, filosofico e giuridico”, dichiara Paolo Fusi, ideatore e direttore artistico del Festival.

26 marzo 2013 “Cernobyl Tour” da un’idea di Sara Allevi e Dominic De Cia liberamente tratto da Preghiera per Cernobyl’ di Svetlana Aleksievic. Drammaturgia scenica di Marco Adda. 26 aprile 1986. All’una, ventitré minuti e cinquantotto secondi il reattore numero quattro della centrale nucleare di Cernobyl’ esplode. Nessuno sa minimamente ciò che sta accadendo. Nessuno può lontanamente immaginare ciò che Cernobyl’ sarebbe diventato: il più grande incidente nucleare della storia. I vigili del fuoco della vicina città di Pripyat’ sono i primi ad intervenire: raggiungono velocemente il luogo dell’incidente senza indossare alcuna tuta protettiva. Nessuno li avverte della pericolosità dell’accaduto. Lo spettacolo è ispirato alla prima testimonianza di Ljudmilla Ignatenko (Ljusja), moglie del defunto vigile del fuoco Vasilij Ignatenko (Vasja), riportata dalla giornalista Svetlana Aleksievic in “Preghiera per Cernobyl’”.

link: www.romariparte.it
3.4.13
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