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Belli - La mi’ Musa è de casa Miseroschi

Teatro Argentina dal 23 gennaio al 22 maggio 2013 “Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte” coordinamento e cura Marcello Teodonio Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. Nel centocinquantesimo della morte di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un ciclo di letture/spettacolo. Il ciclo ripropone quella schema di evento (di cui il teatro Argentina è stato iniziatore) che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti stagioni teatrali, e cioè la presentazione, affidata ai massimi studiosi e ai migliori interpreti, dei sonetti in dialetto, e in generale della produzione letteraria, di Belli. Gli incontri costituiscono l’occasione per una conoscenza corretta e non pedante, e al tempo stesso di sicuro impatto spettacolare, dei testi, delle opere e della personalità di un poeta affascinante e complesso come Belli, il quale doveva fare i conti con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia.



20 febbraio, ore 17.00 “La mi’ Musa è de casa Miseroschi”. Belli e la Russia da Gogol’ a Solonovic a cura di Claudio Costa e Rita Giuliani con Angelo Maggi e Marina Tagliaferri
7.3.13
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Terra terra - Ecologia di scena

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.



1 Marzo 2013 “TERRATERRA – ECOLOGIA DI SCENA” con Maria Elisa Carzedda, Maria Elena Curzi, Silvia Franci, Chiara Pacioni, coreografie: Luogocomune. Lo spettacolo riflette (letteralmente facendo da specchio) la barbarie dell’esistenza contemporanea, stordita dagli spot pubblicitari, ridotta a una volgare, balbuziente e inebetita sopravvivenza animalesca. Nella prima parte lo spot pubblicitario, colonna sonora della vita quotidiana, nella sua ossessiva presenza è diventato quasi impercettibile. Nella seconda, un personaggio metaforico incarna di volta in volta i simboli del potere e della cultura dominante.
7.3.13
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