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La parrucchiera dell'imperatrice ossia La vera storia della principessa Sissi

Teatro Tordinona 3 Febbraio 32016
La parrucchiera dell'imperatrice ossia La vera storia della principessa Sissi
di Franca De Angelis
regia Anna Cianca
con Tiziana Sensi
Sissi e Fanny. La principessa e la parrucchiera. La padrona e la serva. Due donne diverse nel destino e nelle ambizioni, ma accomunate da una stessa condizione esistenziale di infelicità, si raccontano attraverso la voce di un’unica attrice, in un gioco di specchi in cui di volta in volta si scambiano i ruoli di vittima e carnefice, fino all’epilogo in cui una delle due soccomberà. Ma quale delle due, non è scontato. L’imperatrice d’Austria costretta fin dall’età di 15 anni a rivestire un ruolo che non voleva, alla ricerca di una libertà che non le era concessa, l’unica cosa che riusciva a gestire era il suo corpo, la sua bellezza che le era diventata una ossessione e la sua umile ma ambiziosa parrucchiera, incastrata in una vita che non la rendeva felice, desiderosa di viverne una diversa, quella della sua imperatrice, si rivelano entrambe vittime di un mondo dominato dagli uomini, in cui a loro, donne, è consentito solo di vagheggiare il destino che vorrebbero, e non di costruirlo. Entrambe alla ricerca di una felicità esterna rappresentata dalla libertà per la prima, e dal potere per la seconda.
Accanto a Tiziana Sensi in scena nel ruolo delle ombre: Alessandro Cimarelli, Elisabetta Gentili, Sara Ticconi e Stefania Urbani. Qualche anno fa a Franca De Angelis, autrice di questo monologo e ad alcuni suoi colleghi fu commissionato di scrivere un film per la televisione su Elisabetta d’Austria; la principessa Sissi. Mettendosi a studiare scoprirono una donna molto diversa dall’immagine popolare e sentimentale tramandaci attraverso i film con Romy Schneider. Sissi era stata una donna inquieta, tormentata, infelice, per alcuni versi anticipatrice di un disagio novecentesco, crepuscolare. Proposero di raccontare “la vera storia della principessa Sissi”. Ma i committenti ebbero paura e preferirono ripiegare sulla vecchia finzione romantica. Così, a Franca De Angelis restò il desiderio di raccontare “la Sissi vera”. Raccogliendo la documentazione, al tempo della scrittura del film, l’aveva colpita un piccolo personaggio: Fanny Angerer, la parrucchiera di corte, che era stata al fianco dell’imperatrice – ossessionata dalla cura dei propri capelli – per decenni. Un testimone dell’epoca, forse l’unico da cui abbiamo notizie di Fanny, scrisse di lei che aveva uno sguardo di profondo rancore, di cui era difficile comprendere il motivo.
Da lì Franca De Angelis è partita: dall’immaginare cosa potesse aver provocato quello sguardo. 
7.2.16
 

Figli senza volto

Teatro India 16 gennaio 2016
FIGLI SENZA VOLTO
di Ida Farè
regia Aldo Cassano
con Natascia Curci
assistente regia e suoni Antonio Spitaleri
video Semira Belkhir, Marco Burzoni, Stefano Stefani, Federico Tinelli
scenografia Valentina Tescari
luci Giuseppe Sordi
costumi Lucia Lapolla
Produzione Animanera / CRT Milano
Siamo negli anni settanta, in un quartiere di periferia di una città del Nord, un casermone dell’edilizia popolare, un appartamento uguale a tanti altri. Attraverso il filo dei pensieri osserviamo la vita quotidiana di un uomo e di una donna, una coppia simile a tante altre. Ma dietro i gesti e le azioni della normalità – i piatti della cena nel lavandino, la sveglia del mattino, il caffè sul fuoco – si svela l’esistenza di due terroristi in clandestinità, e con essa i sentimenti di disperazione che possono alimentare la scelta estrema della lotta armata: la dimensione di una vita consumata nell’ombra, l’ansia di riuscire a mimetizzarsi, la paura di essere riconosciuti, l’ascolto dei passi e il controllo ossessivo dei vicini, nella speranza che tutto vada come deve andare.
L’esito della vicenda è noto, ma l’interesse sta nell’entrare nella mente e nella psicologia di quei figli della società della crescita economica e del benessere diffuso che hanno scelto di muovere guerra a un sistema capace di garantire soltanto quella pallida esistenza – la tragedia di una generazione che ha tentato l’ “assalto al cielo”.
Il testo è un adattamento teatrale del racconto di Ida Faré Come voi, pubblicato in Il pozzo segreto. Cinquanta scrittrici italiane (Giunti, 1993). L’autrice del testo, ai tempi giornalista del Manifesto, ha pubblicato anche Mara e le altre. Le donne e la lotta armata: storie, interviste, riflessioni (Feltrinelli, 1979).
7.2.16
 
 
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