Ultimi Video

ROMEO L’ULTRÀ E GIULIETTA L’IRRIDUCIBILE


Teatro Sala Umberto 2 Maggio 2019
ROMEO L’ULTRÀ E GIULIETTA L’IRRIDUCIBILE
Storia d’amore e tifo con Tragedia finale
Con (in ordine alfabetico)
| Alessio D’amico | Giulia Fiume | Edoardo Frullini Federico Maria Galante | Federico Le Pera Daniele Locci | Matteo Milani | Luca Paniconi Simone Pulcini | Luna Romani | Kabir Tavani | Daniele Trombetti
con la partecipazione straordinaria di Stefano Ambrogi E Marco Prosperini
aiuto regia Claudia Genolini | assistente alla regia Lucia Clementi
scene Carlo De Marino | costumi Mara Gentile | foto di scena Pino Le Pera disegno luci Giuseppe Filipponio
scritto e diretto da Gianni Clementi
Regia di Gianni Clementi
Produzione di Società per attori e Ginevra Media prod srl
Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile. Un titolo che prende solo a prestito i due appellativi Ultrà e Irriducibile (come fece Shakespeare con i Montecchi e Capuleti) per indicare due fazioni opposte, annebbiate da un odio reciproco talmente radicato ed insensato, da sconfiggere la purezza e l’amore di due ragazzi.
Un testo in versi, che segue le linee guida del classico shakespeariano ma usa un linguaggio decisamente popolare, in fin dei conti una storia “coatta”, che vive in una Roma popolare, periferica, dove i ragazzi guardano alla domenica calcistica, alla loro fede sportiva, come il fine ultimo della loro esistenza. Un’esistenza che si consuma stancamente fra lavoretti rimediati, pasticche per sballare, amori improvvisati, emozioni da inventare e finalmente la Domenica! Sì, la Domenica, per gridare l’umano desiderio di appartenenza a un simbolo, un ideale! Ma anche per manifestare il disagio di ragazzi che faticano a trovare un “loro luogo” in questa Società cinica e ingiusta. In genere il termine Ultrà (o Irriducibile che sia) evoca nell’immaginario collettivo scenari di distruzione e violenza, eppure quegli stessi Ultràs e Irriducibili sono capaci di slanci di grande generosità (vedi il loro importante contributo in termini di aiuti umanitari durante il recente e tragico terremoto abruzzese). Perché i ragazzi, al di là delle fedi politiche o sportive che siano, hanno bisogno di amare, lottare, credere! E quando la politica abdica al suo ruolo di educatrice della collettività e non è più capace di appassionare le persone, né tantomeno i giovani, allora ecco che le Curve dell’Olimpico, di San Siro o del San Paolo diventano il luogo dell’appartenenza. La Curva vista come microcosmo di una Società, che tende a negare il futuro a generazioni di ragazzi, esposti, come la Storia insegna, alle colpevoli influenze di adulti frustrati.
Nato dal desiderio di scrivere un’opera antiviolenza sul Mondo del calcio, questo spettacolo ha l’ambizione di divenire una riflessione importante sulla degenerazione del Tifo, che purtroppo nel corso degli ultimi anni ha provocato lutti dolorosi e inconcepibili. I Paparelli, gli Spagnolo, i Currò, i Sandri, gli Esposito, i morti dell’Heysel, degli stadi sudamericani non possono essere che un tragico ossimoro, se uniti alla parola “Sport”. È in questo scenario che Romeo, tifoso giallorosso, figlio de Er Murena, e Giulietta, appassionata biancoazzurra, figlia de Er Catena, che si affaccia ogni mattina dal suo balcone delle case popolari di Valle Aurelia, sognando il suo principe azzurro, si innamoreranno e andranno incontro, loro malgrado, al tragico finale. Un inno all’amore, questo e solo questo vuole essere “Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile”. Gianni Clementi
9.3.10
 

Il Censore

Logical Space design 16 Gennaio 2018
IL CENSORE
Di Anthony Neilson
Regia Imogen Kusch
Con Alessandra Roca e Paolo Giovannucci
Musiche originali: Andrea Mieli e Sergio Ferrari

grande successo del Censore di Anthony Neilson, in scena nel nostro showroom con Klesidra, compagnia teatrale che da diversi anni propone l'Home Theatre, un modo diverso di godere del talento degli autori e di chi con passione li rappresenta e ce li fà conoscere ed apprezzare.
9.3.10
 

Vocazione

Teatro La pelanda 3 Settembre 2015 Short Theatre X
Vocazione
ideazione e regia Danio Manfredini
con Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete
assistente alla regia Vincenzo Del Prete
progetto musicale Danio Manfredini, Cristina Pavarotti, Massimo Neri
disegno luci Lucia Manghi, Luigi Biondi
collaborazione ai video Stefano Muti
sarta Nuvia Valestri
produzione La Corte Ospitale
un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto attraverso la campagna di crowdfunding, in particolare ai “coproduttori” Sotto-Controllo, Elsinor Teatro Stabile di Innovazione, Associazione Versiliadanza, Collettivo di Ricerca Teatrale - Vittorio Veneto
anteprima nazionale: giovedì 3 luglio 2014, Teatro Herberia, Rubiera (RE)
debutto: Santarcangelo, Supercinema, 11 e 12 luglio 2014
Vocazione è il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere. L’artista prende ispirazione da frammenti di opere teatrali dove protagonisti sono gli attori di teatro e da frammenti del suo stesso repertorio di autore.
Nel microcosmo del palcoscenico, ritrova nella condizione di altri attori che prima di lui hanno preso la strada del teatro, l’inquietudine dell’uomo: paura del fallimento, della follia, desiderio di evasione, domande sulla propria motivazione, vocazione, paura di perdersi nelle dinamiche relazionali umane, buttare uno sguardo verso il momento del proprio tramonto e il momento dell’addio alla propria passione.
Con lui sulla scena un attore fa da partner all’artista e incarna di frequente il ruolo della ragionevolezza, del tentativo di richiamare alla sobrietà un mestiere che l’artista tende a portare verso direzioni più estreme, tuttavia lo segue. "Mi apro ad un percorso di lavoro che verte sul tema dell’artista di teatro.
Metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di quest’arte e di conseguenza dell’attore-autore-regista teatrale, figura che sembra in disuso. Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, sarebbe comunque un privilegio dare luce al tramonto." Danio Manfredini
8.3.10
 

La civiltà del lavoro

Teatro Tordinona 21 Febbraio 2018
LA CIVILTÀ DEL LAVORO
Testo e regia di Antonio Sanna
con
Maria Giulia Ciucci
Gianfranco Miranda
Giulio Pierotti
Antonio Sanna
Serena Ventrella
Cinque attori, o meglio cinque esseri umani, viaggiano a ritroso nel tempo a cercare il senso di questa parola, LAVORO, che oggi viene detta, invocata ed evocata come non mai prima. E' un viaggio alla ricerca del concetto di lavoro, del quale non siamo forse molto consapevoli...
2.3.10
 
 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger