Ultimi Video

Le belle notti

Teatro della Cometa 30 Marzo 2016
Le belle notti
di Gianni Clementi 
regia Claudio Boccaccini
con Grace Ambrose, Sergio Andrei, Lucia Clementi, Federica Di Lodovico, Mariachiara Di Mitri, Benedetta Fasano, Leonardo Ghini, Eugenia Iorio, Filippo Laganà, Federico Lepera, Luca Paniconi, Paolo Roca Rey, FrancescoSarmiento, Tiziano Scrocca, Camilla Tedeschi, Filippo Tirabassi, DianaZagarella
Il 12 dicembre 1969, in pieno fermento ‘sessantottino’, diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano.  Un reparto della celere, prontamente allertato dal preside, circonda l’istituto dove i ragazzi si sono barricati. Le ansie, le paure, gli innamoramenti, uniti all’eccitazione crescente per l’atto di ribellione che li vede protagonisti, a mano a mano cementano il gruppo. Nonostante le evidenti differenze di carattere e di estrazione sociale, i giovani occupanti matureranno con il passare delle ore un senso di unità e di appartenenza, che sfocerà in una vera e propria presa di coscienza collettiva che regalerà loro l’emozione indelebile di essersi sentiti – per una volta nella vita - artefici e protagonisti di un momento storico.
5.4.16
 

Little is left to tell

Martedì 7 aprile 2015 a Roma, nella Sala Crociera del Museo di Archeologia e Storia dell’Arte, alle ore 19, Vita Accardi debutta con il nuovo lavoro teatrale, da lei diretto e interpretato, che si articola in due momenti di spettacolo accompagnati dalle installazioni visive di Nunzio e Giuseppe Salvatori e dalle musiche originali di Alvin Curran.
Lo stesso giorno si inaugura l’esposizione “In scena con gli artisti” realizzata con materiali ed installazioni provenienti dagli spettacoli messi in scena da Vita Accardi tra il 1979 e il 2015, in collaborazione con Carla Accardi, Alighiero Boetti, Nunzio, Luigi Ontani, Jorge Peris, Giuseppe Salvatori, Riccardo Caporossi, corredata da diverse testimonianze fotografiche tra cui quelle di Claudio Abate e Rodolfo Fiorenza.
Little is left to tell è tratto da Ohio Impromptu: le figure di un Lettore e un Ascoltatore, che nella pièce originale sono visivamente uguali, componendo l’immagine di uno sdoppiamento simbolico, in questa versione vengono rappresentate in un contrappunto linguistico dei testi, inglese e italiano. L’interprete in scena, con un alter ego di sola voce, racconta la storia di un mistero notturno e lo smarrimento per la mancanza di un altro essere umano, compagno di un lungo tempo trascorso insieme. Nel teatro della mente, identità e linguaggio sono implicati in una dinamica interiore diretta a raggiungere una meta ‘inesprimibile’.
Alla pièce beckettiana segue Endimione di Claudio Damiani, sempre per la regia di Vita Accardi. Per Damiani quello di Endimione è un rapporto a distanza, sorta di amore via radio, scoperta e ascolto di una presenza dietro le presenze, di un respiro segreto nel cuore del silenzio. È ricerca, desiderio reciproco tra umano e divino, come se la caducità riguardasse entrambi, e così l’eternità. E questo amore ipnotico e senza corpi, forte però e capace di scardinare tempo e spazio, come nell’Entanglement quantistico, si articola nel rincorrersi di un canto a due voci, vive nella forma dell’arte, è l’arte.
5.4.16
 
 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger