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ilbUCO una storia QUASI vera

Teatro Furio Camillo 3 Febbraio 2014
 ilbUCO una storia QUASI vera
Di e Con: Paolo Alessandri
Regia: Pierluigi Bevilacqua
In Memoria di Luca Alessandri scomparso nel nulla il 7 Dicembre 2011.
Una produzione Piccola Compagnia Impertinente, in collaborazione con la X Edizione del ROMATEATROFESTIVAL 2014.
Promozione Ramona Genna e Silvia Torino
Ufficio Stampa Marcella Santomassimo
Video and Web Promotion Emanuele Massaioli
Costumi Monica Raponi
Foto di Scena Fabio Barbati
Che cos’è ilbUCO, questa non meglio definibile cavità dentro cui il monologo scava?
E’ un vuoto da cui fuggire, in cui talvolta si cade per errore, oppure è Nido, Rifugio in cui accoccolarsi, al riparo da clamori e ambizioni mondane?
Insomma è un Mezzo-Vuoto, o un Mezzo-Pieno?
Di sicuro “ilbUCO” è una storia quasi vera, quasi autobiografica; quasi dolce, quasi cinica. Un monologo quasi commovente, quasi … Tanti “quasi” poiché a parlare, sul palco, troviamo un quasi-uomo: o meglio un feto adulto di Quasi 40 anni che – ben consapevole della propria assurda condizione – impugna il paradosso dell’Esistenza nel lucido tentativo di piegarlo al proprio volere: il ricongiungimento con il buco originario. L’Utero. Quell’antro caldo, morbido e accogliente dal quale fu strappato – contro la propria volontà – in una infausta notte estiva di circa quarant’anni fa.
Un thriller speculativo candidamente anti esistenziale che, tramite l’uso di una stravagante ‘Logica’, fa della Eutanasia lo scopo primario di una vita generatasi per errore del Fato.
Un percorso scandito da improbabili ‘deduzioni maieutiche’ – di eco bislaccamente Socratico – per le quali Alessandri (ben ‘spalleggiato’ da un invisibile seppur ingombrante Dottore/Demiurgo) rappresenta l’unico punto di fuga sulla Scena.
L’unica certezza, per il nostro povero antieroe, è che “…(cit.) ilbUCO lo erediti dal sangue, come una malattia; dai cromosomi, come l’intelligenza. ilbUCO è l’humus, il limo, quel fango pisciato e fertile da cui tutti nasciamo. Sta a noi, poi, nell’arco di un’esistenza, decidere se sfuggirgli, o se tentare di perpetrarlo.”
12.2.14
 

Luce nell'ombra

Audio intervista

Teatro Tordinona 14 Gennaio 2014 “Luce nell'ombra”
 Selezione Premio Scenario per Ustica 2013
Spettacolo ispirato a Etty Hillesum
Un progetto teatrale di Natasha Czertok - Obsoleta Teatro
con: Greta Marzano, Natasha Czertok, Chiara Galdiolo
partitura sonora: Ciriegi Luca
luci: Giulia Generali
con l'amichevole contributo di Roberto Cazzola (Adelphi Edizioni)
organizzazione: Cristina Zanotto
si ringrazia per la collaborazione Emilio Barone
ringraziamenti: Alfonso Santimone, Leda Piccardo, Samantha Benetti , Samantha Biferale In occasione della pubblicazione della nuova edizione delle Lettere (Novembre 2013) e del centenario della nascita di Esther "Etty" Hillesum (Gennaio 2014) Natasha Czertok/Obsoleta Teatro propone uno spettacolo che integra teatro, danza e linguaggio audiovisivo e con l'amichevole contributo di Roberto Cazzola (Adelphi Edizioni). E’ stato un lavoro di due anni di ricerca sul testo che ha permesso al gruppo di individuare i linguaggi necessari per intessere “un racconto in immagini” in cui non si tenta di dare spiegazioni né di raccontare una biografia ma di trasformare in luce, ombre, paesaggi sonori e visivi le immagini nate dall’incontro con questa testimonianza profonda e radicale, autoanalitica, a tratti mistica, sempre molto reale: “i piedi ben piantati nel fango”. in me c'è la grande immobile alba grigia, in me scorrono i fiumi e si innalzano le montagne(...)
12.2.14
 
 
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