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Batacoto



Città dell’altra economia – CAE, Ex Mattatoio Testaccio 10 Maggio 2013 “BATACOTO” Nel 1992 il musicista stabiese Carlo Todisco, prematuramente scomparso, fondò il gruppo musicale di sole percussioni denominato “G.R.E.S. Unidos do Batacoto”, che si ispira ai più noti ritmi brasiliani (samba batucada, samba reggae…..) inclusi quelli noti e famosi del carnevale di Rio de Janeiro.Il GRUPPO con lo studio dei suoi direttori artistici e l’impegno e la determinazione di tutti i suoi componenti, uniti alla versatilità e adattabilità delle agenzie richiedenti ha permesso di costruire negli anni un curriculum importante e di tutto rispetto.La prima SCUOLA di Samba del sud Italia, costituisce oggi nel panorama artistico musicale nazionale, un’importante realtà e un momento di aggregazione per i giovani che attraverso lo studio e l’apprendimento delle tecniche delle percussioni appartenenti alla tradizione della musica brasiliana, possono acquisire quei positivi valori della vita necessari alla loro crescita artistica ma soprattutto umana, conferendo alla scuola una funzione educativa di base importantissima nel contesto sociale dove opera.
22.5.13
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Not here, not now



Teatro Palladium 25 aprile 2013 “Not here, not now” di e con: Andrea Cosentino regia: Andrea Virgilio Franceschi, video: Tommaso Abatescianni, produzione: Pierfrancesco Pisani in collaborazione con: Kilowatt Festival / Litta_Produzioni / associazione Olinda / Infinito srl / Teatro Forsennato con il sostegno di: Progetto Perdutamente del Teatro di Roma. Un incontro / scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l’arte sono limitate, essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza bisogna viverla. “Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” Il resoconto di un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto polifonico. Un assolo da stand up comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente. Attore, autore, comico e studioso di teatro. Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce, il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati nel libro Andrea Cosentino l’apocalisse comica, a cura di Carla Romana Antolini, Roma, Editoria e spettacolo, 2008) e Primi passi sulla luna, tutti realizzati con la collaborazione registica di Andrea Virgilio Franceschi. Il suo ultimo progetto teatrale è Esercizi di rianimazione, in tandem con Francesco Picciotti. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serialdemenziale recitata da bambole di plastica. È promotore del format televisivo autarchico TELEMOMO’. Lo spettacolo Not Here Not Now debutterà a giugno al E45 Napoli Fringe Festival.
22.5.13
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La Società



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Palladium 23 Aprile 2013 “La Società” PRIMA NAZIONALE, scritto e diretto da: Lino Musella e Paolo Mazzarelli con: Fabio Monti, Lino Musella, Paolo Mazzarelli, Laura Graziosi, scene: Elisabetta Salvatori costumi: Stefania Cempini, luci: Mauro Marasà. Dopo Due Cani, Figlidiunbruttodio, Crack Machine, trilogia di meccanismi teatrali costruiti a misura sul gioco 2 attori/4 personaggi, la Compagnia MusellaMazzarelli decide con LA SOCIETA’ di affrontare un modello più classico, più ambizioso, più libero: una commedia in tre atti scritta e pensata per 4 attori e 4 personaggi. Protagonisti della vicenda sono tre amici ed una donna straniera, che si trovano a dover gestire, in SOCIETÁ, un locale lasciato loro in eredità. I migliori ideali, l’amicizia, il sogno di una gestione condivisa, non basteranno però ad evitare che LA SOCIETÁ finisca nel peggiore dei modi, assieme ai rapporti e agli ideali coltivati dai quattro per l’intera vita. L’aspetto tragico e quello comico saranno, come nei precedenti lavori del gruppo, in costante equilibrio fra loro, e sveleranno il volto infido e beffardo di un nemico intimo e invisibile, quel seme della discordia che si nasconde in ogni tentativo di SOCIETÁ, e prima ancora in ogni uomo che dica “io”.
22.5.13
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Rumore austero



Forte Fanfulla, giardino21 Aprile 2013 “RUMORE AUSTERO” con: ALESSANDRO CARBUCCI (battiti/elettronica), MARCO CARCASI (legno/metalli/ cocci), GIORDANO GIORGI (corde/effetti).Performance Sonora Modulare. Tre segmenti impro/elettroacustici per tre musicisti. Esplorazioni audio, proposte tramite un gioco combinatorio di montaggio/ smontaggio, spesso al limite del performativo. Un benvenuto per il pubblico, che i musicisti offriranno, ponendosi nello spazio all’aria aperta del locale. Il trio Carcasi/Giorgi/Calbucci è una scatola sonora che pratica improvvisazioni strutturate. La tensione fisica nell’attimo-esposizione diviene performance. Un approccio stratiforme che comprende rigide linee guida ed eventi non preannunciati. Campo aperto ad incidenti illuminanti. Inclini ad un santo silenzio. Quando nulla si ha da dir, si tace. Imparare è dimenticare. Si parte da un sapore per definire un colore. Pietra contro pietra, spesso solo un respiro. Il suono di una crepa che si allarga. Legni, cocci e metalli, con qualche circuito stampato nel mezzo ed un’accozzaglia di microfoni ad amplificar il vuoto. Il desiderio ci attrae perché risiede nel mezzo di un percorso. I radar di frontiera sono a caccia di flebili segnali d’amplificare e diffondere. Esperienza come formazione. Complici, nella produzione di segnali elettroacustici eterodossi, tecnologie a basso consumo e strumenti musicali canonici. Molti amplificatori.
22.5.13
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Appunti per un novissimo bestiario #9



Forte Fanfulla, sala teatro 21 aprile 2013 “APPUNTI PER UN NOVISSIMO BESTIARIO #09” progetto di: Fedra Boscaro e Tommaso Arosio.ospiti di Appunto #09, arti visive: Karin Andersen, Sonia Marcolin, suono: Valentino Corvino e Roberta Giallo. Novissimo Bestiario è un progetto di ricerca che intende censire gli “esseri immaginari” del contemporaneo. La serie performativa degli Appunti è da intendersi come un’indagine preparatoria al Bestiario, focalizzata sul rapporto “essere immaginario – essere umano”. Gli appunti dispari fanno uso di video body mapping e di una creazione partecipata. I singoli appunti risultano essere la stratificazione dei contributi di artisti-ospiti, invitati a rimodellare le immagini-corpo secondo la propria ricerca poetica. Fedra Boscaro e Tommaso Arosio compongono una intelligente riflessione critica sulla percezione (e sull’uso) del corpo, surfando l’immaginario pop occidentale. Nel loro bestiario vengono rappresentati ed evidenziati gli aspetti più stereotipati di ciò che si cerca e si chiede alla fisicità femminile; questi stessi aspetti vengono poi decomposti, corrotti in modo da suggerire quanto infinite possano diventare le vie della bellezza. Gli Appunti si delineano così come ongoing project arricchito da continui contributi di provenienza eterogenea. Il lavoro, grazie alla sovrapposizione fra corpo reale e corpo virtuale, mostra lo scarto fra le due dimensioni, confutando la relazione indicale supposta fra oggetto fisico e sua rappresentazione bidimensionale (F.Patti)
22.5.13
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Zodiaco Elettronico



Forte Fanfulla, sala concerti 21 Aprile 2013 “ZODIACO ELETTRICO” Aidoru performs Karlheinz Stockausen’s Tierkreis con: Mirko Abbondanza, Michele Bertoni, Dario Giovannini, Diego Sapignoli. Zodiaco Elettrico è un lavoro che si muove tra musica jazz, rock e composizione contemporanea, che prende il la da una delle partiture più famose di Karlheinz Stockhausen: il Tierkreis (in tedesco Zodiaco), formato da 12 melodie ognuna rappresentante un segno zodiacale fu scritto originariamente per carillon come parte di un’opera teatrale per bambini e si caratterizza come lavoro autonomo che può essere interpretato da qualsiasi strumento. Infatti, dalla data della sua composizione a oggi, sono stati tantissimi gli ensemble, i musicisti e le orchestre che si sono cimentati nella propria versione di Tierkreis, ma è la prima volta che la composizione viene riproposta in chiave rock. La sfida raccolta dagli Aidoru non consiste nella semplice rilettura dell’opera, ma ha un valore aggiunto soprattutto come tentativo di dialogo costruttivo tra il mondo della musica “colta” e quello della musica “popular”: si vuole gettare un ponte tra i due mondi. Nati nei primi anni 90 a Cesena con il nome di Konfettura, gli Aidoru, inizialmente band di influenza punk-rock con una certa visibilità, hanno poi sviluppato uno stile proprio nel quale approdano echi di generi molto diversi tra loro, dal post-rock al jazz, dalla classica al pop. Nel tempo l’ambito di ricerca si allarga portando il gruppo a confrontarsi con diverse forme artistiche, dal teatro alla performance, dalla poesia alla video-arte.
22.5.13
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Musica da cinecamera in super 8



Forte Fanfulla, bistrot 21 Aprile “MUSICA DA CINECAMERA IN SUPER 8” Progetto di Andrea Faccioli polistrumentarista /compositore veronese, con all’attivo due album pubblicati da Tannen Records / Audioglobe. Strumenti convenzionali come Chitarra elettrica e Lap Steel, e strumenti / giocattolo d’epoca come Ukelin, Bell Harp e Stylophone fanno da colonna sonora a vecchi filmati in Super 8. Il risultato è una sequenza di ambientazioni sonore e paesaggi, dal Mississippi al Marocco, dal post rock al blues, dalla musica da camera all’elettronica minimale. Dopo molti concerti in tutta Italia, il 16 febbraio 2013 Cabeki approda a Radio Tre Rai, ospite del programma Piazza Verdi, per un’intervista e un breve concerto. Con tre brani partecipa alla colonna sonora del documentario del regista Angelo Poli I Core, My Climbing Family, un documentario sul climber e pluricam- pione di boulder Christian Core.
www.shuffle-mag.com “Cabeki – aka Andrea Faccioli – dopo lo stupefacente Il montaggio delle attrazioni (2011) dà prova del suo straordinario talento con Una Macchina Celibe, un lavoro che farà saltare tutti gli equilibri e le convenzioni dell’amorfo panorama musicale nostrano”.
Susanna Buffa
Una Macchina Celibe (2012 Tannen Records / Audioglobe)
Il Montaggio Delle Attrazioni (2011 Tannen Records / Audioglobe)
22.5.13
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The Giant Dwarf



Forte Fanfulla, sala concerti21 aprile 2013 “THE GIANT DWARF” produzione: Vina Records/Moscow Mule, musiche: Mui (Stefano D’Incecco e Fabrizio Tropeano). In natura l’ibrido, l’incrocio, è sempre più forte della specie pura. Questo principio evolutivo ha validità universale e può essere applicato ad ogni dominio. The Giant Dwarf è un gigante nano, un ossimoro che racchiude sensi giocosi e inquietanti allo stesso tempo. Si tratta di un lavoro sull’armonizzazione dei contrari in una forma-canzone di carattere evocativo e cinematico in cui gli strumenti elettronici e quelli analogici interagiscono valorizzandosi gli uni con gli altri. I Mui nascono nell’anno 2000 come duo strumentale formato da Stefano D’Incecco (sintetizzatori e campionatori) e Fabrizio Tropeano (chitarra e basso). Il progetto è in continua evoluzione e si avvale della collaborazione di molti altri musicisti che ruotano attorno alla band in base alla performance. La loro ricerca musicale cerca di abbattere i limiti determinati dal genere attingendo indiscriminatamente da tutti i generi per creare una forma autonoma di linguaggio. Sono spesso accostati alle correnti post-rock ed elettronica, in realtà la fusione di stili come jazz, funk, dub, rock, etnica ed elettronica è il principio stesso che muove le loro composizioni.
Omonimo (2003 Keplar Records)
Inside a moving machine (2005 Keplar Records)
The Giant Dwarf (2011 Vina Records)
22.5.13
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Las Vegas



Teatro Palladium 23 Aprile 2013 “Las Vegas” testo di: Tobia Rossi lettura scenica a cura di: Biancofango con: Andrea Trapani e Paolo Leccisotto regia di: Francesca Macrì Hi-kari produzioni. Las Vegas di Tobia Rossi è il testo vincitore del Bando Urgenze V edizione. Attraverso un percorso di residenze creative, cinque autori emergenti, selezionati su base nazionale, hanno prodotto altrettanti testi inediti, scritti sotto la sapiente guida di uno dei più conosciuti e stimati autori italiani: Giuseppe Manfridi. «Las Vegas è un testo dolente e leggero che coinvolge, diverte e strazia cavando il meglio da una trama essenziale da cui fioriscono due personaggi accesi da un’abbagliante vitalità. Un uomo e un ragazzo (così definiti nella didascalia di apertura). Il primo, addestrato ai meandri a cielo aperto di un cascame urbano ridotto a terra di nessuno… L’altro, il ragazzo, è in realtà un vagabondo che va alla ricerca del padre, e nell’immolarsi alla sua impresa esprime un senso di innocenza assoluta… Il dialogo che si sviluppa rappresenta l’avvenire di una comunicazione autentica e di un affetto che commuove.» Giuseppe Manfridi NdN-Network drammaturgia nuova, rete composta da Residenza IDRA, triangolo scaleno teatro/Teatri di Vetro e Campo Teatrale, prendendo le mosse dal Bando Urgenze promosso da residenza IDRA, persegue la finalità di creare uno spazio protetto di creazione e di interscambio per gli autori emergenti italiani in modo da valorizzare il processo di elaborazione delle idee e trovare nuove forme produttive capaci di superare l’attuale stagnazione produttiva. In collaborazione con Campo Teatrale, Residenze Idra, Teatro inverso, Titivillus Edizioni.
22.5.13
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La bicicletta rossa



Teatro ValleOccupato 11 Maggio 2013 Principio Attivo Teatro “LA BICICLETTA ROSSA” di Giuseppe Semeraro con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semerano. regia di GIUSEPPE SEMERARO. “La bicicletta rossa” nasce da una forte necessità di raccontare e tradurre per la scena la storia di una famiglia capace di parlare dell’oggi.A tenere il filo della narrazione c’è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia.Le vicende di cui Marta ci parla appartengono al nostro tempo pur essendo incastonate in un’epoca indefinita e lontana rendendo quasi fantastiche e surreali le azioni.La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare qualcosa a BanKomat.
22.5.13
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