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Hamlet

Teatro Argentina 26 Settembre 2014
 HAMLET
un progetto di Andrea Baracco, Biancofango, Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre)
regia Andrea Baracco
dramaturgia Francesca Macrì
impianto scenico, disegno luci, costumi Luca Brinchi e Roberta Zanardo
progetto video Luca Brinchi, Roberta Zanardo, Daniele Spanò
collaborazione al disegno luci Javier delle Monache
collaborazione ai costumi Marta Genovese
direzione tecnica Javier delle Monache
direzione di produzione Alessia Esposito
personaggi e interpreti
Amleto – Lino Musella | Gertrude – Eva Cambiale
Claudio – Paolo Mazzarelli | Orazio, Guilderstern – Michele Sinisi
Polonio, Prete, Osric – Andrea Trapani | Laerte, Rosencrantz, Attore – Woody Neri
Ofelia – Livia Castiglioni | Spettro – Gabriele Lavia (in audio e video)
produzione Teatro di Roma, Romaeuropa Festival, 369gradi
una co-produzione Festival Internacional de Teatro Clásico de Almagro
in collaborazione con Tfddal – Teatro Franco Parenti, La Corte Ospitale, AT CL Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio, Kollatino Underground
con il sostegno di Carrozzerie|n.o.t, Claudio Angelini (Città di Ebla), Link Academy
Amleto torna sulla scena come non ce lo aspetteremmo, in uno spettacolo che di questo personaggio dai mille volti offre una decifrazione contemporanea, per la regia di Andrea Baracco, con Biancofango e le scenografie multimediali di Luca Brinchi e Roberta Zanardo. Creata da William Shakespeare tra il 1598 e il 1602, “The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark” è una icona del teatro mondiale. Il motivo probabilmente risiede nel fatto che rompendo una aurea regola del teatro classico secondo cui il dramma è centrato sulla azione, Shakespeare sposta il peso della drammaturgia sul personaggio principale, il pallido principe danese. Così, in poco più di quattro secoli, Amleto è divenuto un caleidoscopio, da eroe a inetto, da fine intellettuale a cronico indeciso, dubbioso, oppure malinconico, perfino affetto dal complesso di Edipo, secondo una lettura psicanalitica: interpretazioni queste che nel tempo si sono stratificate sul testo restando ancorate all’epoca in cui hanno visto la luce. Regista con all’attivo spettacoli di autori classici e contemporanei, in particolare britannici, come nel suo precedente “Giulio Cesare” Baracco rimaneggia la drammaturgia con Francesca Macrì dei Biancofango in uno sforzo che vuole superare la parola, scrostare le sedimentazioni, restituire la complessità dell’opera. Un “Hamlet” in bilico e sul punto di cadere, come «l’uomo di oggi fragile e compromesso, che si trova costantemente a ruzzolare a terra inciampando nelle trappole che qualcuno ha depositato». Dieci personaggi, i principali della tragedia di Shakespeare che ne conta una trentina, prenderanno vita dentro la scenografia curata da Zanardo e Brinchi del collettivo Santasangre, fatta di schermi a varie dimensioni, con proiezioni e video talvolta sovrapposti, per rendere attraverso un segno minimalista la cifra liquida, ambigua, sfuggente di Amleto.
9.10.14
 

That's it

Teatro Fassino, Avigliana 20 Settembre 2014
 Sandman (Belgio)
THAT’S IT
Concept, choreography and performance: Sabine Molenaar
Music: Emilian Gatsov
Light design: Filip Timmerman
Dramaturgy: Gina Șerbănescu
Coproduced by: Workspace Brussels
Supported by: 4Culture Association (Bucharest), Ultima Vez, workspacebrussels
(Belgium), Jardin d’Europe, Culture Programme of the European Union, Joji inc
Thanks to: Workspace Brussels, Artpotheek, Festival Cement
Dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
In questo suo nuovo assolo di danza, Sabine Molenaar si spinge verso la deriva della realtà, recupera i suoi incubi onirici, trasforma le creature nascoste negli oscuri recessi della mente in un sogno che modifica il corpo, il tempo e lo spazio.
Un ottovolante di memorie che attraversa senza logica paesaggi onirici, storie e immagini. Con i suoi movimenti la danzatrice Molenaar seduce lo spettatore fino a condurlo faccia a faccia con la sua più grande paura: che nulla è come sembra.
Attraverso il “disagio” lo spettatore s’imbatte nello “stato” privo di controllo della danzatrice, arrivando così a scontrarsi con una bruciante domanda: dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
Sabine Molenaar (1985, Olanda) si trasferisce ad Amsterdam nel 2003 per studiare Modern Theatre Dance. Nel 2006 lavora con Ann van den Broek per la performance “E19 the way to San José” e più tardi diventa co-fondatrice della compagnia olandese 'Instant Collective'. Nel 2008 torna a Bruxelles e lavora a livello internazionale per più di 2 anni con la compagnia 'Peeping Tom'. Nel 2012 crea il suo primo solo “That's it” con il sostegno della sua nuova compagnia Sandman. Lo spettacolo vince il primo premio all' ACT festival di Bilbao e il premio 'Strongest female talent' nel Theater Aan Zee' di Oostende, Belgio.
9.10.14
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The d’autore – La mia casa è poesia

Casa di C.R. Avigliana 19 settembre 2014
The d’autore – La mia casa è poesia
Piccola Compagnia della Magnolia (Italia)
Autore raccontato: Dino Campana.
a casa di quattro cittadini aviglianesi 17-19 e 21 / 9
Quattro cittadini volontari per il festival apriranno la loro casa agli spettatori, e naturalmente alla compagnie straniere ospiti del festival. Convivialmente - sorseggiando un tè - si ascolteranno la presentazione e la lettura dei brani di un poeta/autore rappresentativo per ciascuno dei cinque paesi rappresentati al Festival. A seguire, un atelier pratico di scrittura/improvvisazione poetica sullo stile dell'autore proposto. Concluderà l'incontro una conversazione sul tema: TEMPO EFFIMERO: incroci tra teatro e letteratura. Autori: Dino Campana, Wisława Szymborska, Angelica Liddell, Tove Janson, Hugo Claus.
Questa attività rientra nel programma "C.ReS.co. Comunità Creative", ideata da C.ReS.co. Coordinamento nazionale della Scena Contemporanea, di cui Piccola Compagnia della Magnolia è socio promotore.
9.10.14
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