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La donna alata

Teatro Due 13 Febbraio 2016
FEDERICA RESTANI
in
LA DONNA ALATA
liberamente ispirato al romanzo “Notti al Circo” di Angela Carter
Regia Raffaele La Tagliata
Un’intensa ed appassionata performance liberamente ispirata al romanzo cult della più stravagante e visionaria scrittrice inglese, uno degli emblemi della letteratura femminile del nostro secolo: Angela Carter. E’ l’anno del Signore 1899! Mentre il XIX secolo, con il suo carico di drammi e conquiste, ormai non è che un mozzicone semispento in procinto di essere schiacciato nel posacenere della storia, un nome è sulla bocca di tutti, dalle duchesse ai venditori ambulanti: Fevvers, la donna alata, l’attrazione di tutte le Capitali d’Europa, la più grande trapezista del suo tempo, in grado di librarsi nell’aria con le sue strabilianti ali che travalicano l’umano ed eseguire al rallentatore un fantomatico triplo salto mortale.
5.3.16
 

Lourdes

Teatro Orologio 20 febbraio 2016
CAPOTRAVE
LOURDES
libero adattamento dall'omonimo libro di Rosa Matteucci (Adelphi, 1998)
adattamento e regia Luca Ricci
collaborazione alla scrittura scenica Andrea Cosentino
con Andrea Cosentino
musiche originali eseguite dal vivo da Danila Massimi
coproduzione Kilowatt Festival - Pierfrancesco Pisani / Infinito srl
con il sostengo di Regione Toscana - Federgat / I Teatri del Sacro
residenza creativa Teatro dell'Orologio
All'interno della programmazione di Dominio Pubblico, rassegna della scena contemporanea, va in scena al Teatro dell'Orologio lo spettacolo Lourdes, ultimo lavoro della compagnia CapoTrave, in collaborazione con Andrea Cosentino, co-prodotto da Pierfrancesco Pisani e Kilowatt Festival. Lo spettacolo, dopo una residenza creativa al Teatro dell'Orologio, conquista la quarta edizione de I Teatri del Sacro, a giugno 2015.
Liberamente adattato dall'omonimo romanzo d'esordio di Rosa Matteucci (Adelphi, 1998), lo spettacolo diretto da Luca Ricci dà vita a un divertente carnevale di personaggi, ciascuno con le proprie aspettative e speranze, tutti in viaggio verso Lourdes, tutti in attesa di un miracolo.
Il linguaggio misto di aulico e dialettale, i numerosi coprotagonisti o anche piccole apparizioni, coralmente disegnano un'umanità così disperata da sconfinare nella più grande comicità. E' una sorta di mistero buffo contemporaneo, decisamente connotato in senso grottesco che, nell'interpretazione di Andrea Cosentino, si apre a una spettacolarizzazione al contempo popolare e virtuosistica. Lo spettacolo traccia una strada sghemba e irregolare verso quello che è tutti gli effetti un abbandono alla fede e dunque una conversione.
CapoTrave è una compagnia teatrale fondata nel 2003, e dal 2009 ha sede a Sansepolcro (Ar). Nel corso della sua attività decennale ha ideato e organizzato Kilowatt: l'energia della scena contemporanea (Premio Ubu 2010), uno dei più importanti festival italiani dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea.

www.capotrave.com
5.3.16
 

Doppio Taglio

TEATRO DUE 27 Febbraio 2016
DOPPIO TAGLIO
Testo di Cristina Gamberi | Adattamento di Marina Senesi | Regia di Lucia Vasini | Musiche originali di Tanita Tikaram | Voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni
Con il patrocinio di Pari Opportunità RAI
DOPPIO TAGLIO è uno spettacolo che affronta il tema della violenza contro le donne, distinguendosi per la scelta di uno sguardo trasversale: non il racconto della vittima, né quello di un testimone, tanto meno del carnefice, ma la rivelazione di alcuni curiosi meccanismi attraverso i quali il racconto dei media plasma e distorce la nostra percezione del fatto, trasformando anche la più sincera condanna in un'arma, appunto, a “doppio taglio". La narratrice si chiede, e ci chiede: “Una donna che si vede socialmente rappresentata così è incentivata alla denuncia? Perché mai dovrebbe fidarsi se sa che noi non stiamo dalla sua parte? Se, come nella maggior parte dei casi, l'immagine proposta dai media ritrae la vittima in soggettiva, cioè come se l'aggressore fosse di fronte a lei, noi lettori, comprese noi donne che ci dichiariamo impegnate e sensibili, che altro stiamo facendo se non guardare la vittima dalla stessa visuale del suo aggressore?”
Marina Senesi è un'attrice-autrice che si è sempre distinta per la capacità di fondere in un'unica cifra la forza dell'impegno e il gioco dell'ironia. Cristina Gamberi è dottore di ricerca in Studi di Genere all'Università di Napoli Federico II e con il Progetto Alice è ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull'educazione al genere. Dal loro incontro è nata l'idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica della Gamberi, decostruendo l'impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web, per interpretare il 'taglio' comunicativo che i media applicano (più o meno involontariamente) nel descrivere l'uccisione di una donna per mano del proprio uomo. Tutto questo, elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di interessare e sorprendere. DOPPIO TAGLIO ha anche l’importante contributo della cantautrice inglese/malese Tanita Tikaram, che regala allo spettacolo lo splendido inedito intitolato "My Enemy", e delle voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni (gli inconfondibili conduttori del programma mattutino cult di Radio2 Rai: Caterpillar AM).

NOTE DI REGIA
Quando Marina mi ha coinvolto in questo progetto ho immediatamente detto di sì per l'entusiasmo e la sincerità che la contraddistingue in ogni viaggio all'interno del teatro civile. Quando una sera dopo le prove mi ha telefonato a casa per dirmi: “Andiamo a Londra domani, a incontrare Tanita Tikaram?”, ho detto subito di sì senza pensare a nient'altro se non alla voce magica di questa grande musicista. L'incontro con Tanita è stato veloce, giusto il tempo della colazione nel centro della città. Ma in quelle due ore il tempo si è dilatato come succede durante i veri incontri... E allora le note di regia vorrei fossero proprio le parole di Tanita, formulate in un divertente italiano, attraverso una domanda diretta a Marina mentre velocemente raggiungevamo la metropolitana per il ritorno a Milano: “Marina, io non credo che il tuo racconto urli aggressivo, vero?” Ci siamo guardate e intese: “No, no!” abbiamo risposto in coro.
Lucia Vasini
5.3.16
 
 
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