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'A Ragna- I movimento



Teatro Tordinona dall'8 al 10 marzo 2013 “'A Ragna- I movimento” un progetto di Franca Battaglia per la regia di Ilaria Migliaccio. In scena Valentina Carbonara. Costumi Arianna Pioppi. ‘A Ragna è una madre vedova, che eredita il potere del marito. Madre per amore e per dovere, è una donna-bestia. Cresce i suoi figli borghesi e inconsapevoli destinati per volontà del padre ad arruolarsi nel sistema guerra infinita, senza speranza, della città di N. ‘A Ragna parla un’altra lingua, viscerale e sporca che per farsi ascoltare sceglie la violenza, e i figli, educati al francese e all’inglese, non la capiscono. La sua tela va dipanandosi e costruendo una trappola sempre più fitta. Nella città di N. nessuno muore più di fame, né di freddo, tutti hanno il superfluo e ne vogliono di più, per ottenerlo devono uccidersi tra loro. Nella città di N. si muore per un colpo di pistola. In questa guerra eterna la donna, nuova Lisistrata, potrebbe essere la salvezza, invece ne è parte integrante e subisce una metamorfosi graduale. La sua voce si fa più scura, il suo corpo perde la sinuosità per diventare un corpo da combattimento, che lotta prima di tutto per la propria sopravvivenza. ‘A Ragna porta una macchia rossa tra cuore e ventre che è la sua corazza, indurita dal tempo. É una donna-madre e assassina, capace di fare e disfare il destino di chi le è accanto.
link: www.auerteatro.com
14.3.13
 

La donna perfetta

Teatro Argot Studio, dal 5 al 24 marzo 2013 Festival TEATRO donne - La Scena Sensibile 2013 a cura di Serena Grandicelli “Eco di donne”, torna la rassegna di teatro e letteratura al femminile, quest’anno alla sua diciannovesima edizione. Nonostante le difficoltà e il vuoto politico-istituzionale, l’immancabile appuntamento di Scena Sensibile continuerà. Trovando altre vie di sostegno. La Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma è stata di fatto l’ultima sostenitrice. Tema di quest’anno è giocato sulla “differenza”. “Differenza donna, intesa come espressione di sè …per esplorare sé stesse e le proprie relazioni e sentimenti amorosi, scoprire fantasmi e fantasie… ma anche un modo diverso per combattere l’ingiustizia, la violenza e la morte con il potere del racconto”. Evento di apertura di scena sensibile è una particolare ricerca sul mito della Dea-Madre che viene dedicato alla scena sensibile e agli anni di studio sui miti al femminile. Ringrazio per questo Tiziano Panici, Ilaria Drago, Marco Guidi, Andrea Giansanti.



8-10 Marzo “LA DONNA PERFETTA” tratto da "La Voce Umana" di Jean Cocteau e "A Telephone Call" di Dorothy Parker, drammaturgia di Vincenzo Tripodo e Mariella Lo Sardo con Mariella Lo Sardor, Regia Vincenzo Tripodo, Musiche di Ralph Towner, Scene di Cristina Ipsaro Passione, Costumi di Maison Studio by Letteria Pispisa, Assistente alla regia Cecilia Foti, Produzione di Gigi Spedale per Querelle. Una donna, sola in casa, attende una telefonata che non accenna ad arrivare. Il tempo scenico si dipana tra flashback di una conversazione telefonica col suo uomo e il presente del telefono che non squilla. Le fanno compagnia una bambola di pezza che utilizza come ventriloquo, una canzone di Billie Holiday, un nastro da tagliuzzare, un libro che apre e non legge e un uomo che il pubblico non sente ma che avverte attraverso le sue parole e i suoi gesti sull'altro filo del telefono. Shakerando "La Voce Umana" di Jean Cocteau con "A Telephone Call" di Dorothy Parker abbiamo investigato le sinapsi di una “Bimbo”, ossia quel tipo di donna che non arriva mai a completa maturazione. Per intenderci, quelle che ancora prediligono il rosa, collezionano bambole, parlano con le vocine e si “fanno” di botulino.
link: WWW.TEATROARGOTSTUDIO.COM
mail: info@teatroargotstudio.com
14.3.13
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...E cadde addormentata



Centrale Preneste 10 Marzo 2013 “...E CADDE ADDORMENTATA” tratto dalla fiaba La bella addormentata nel bosco. drammaturgia e regia Giovanna Facciolo, scene Massimiliano Pinto, costumi Giovanna Napolitano, luci Paco Summonte, audio Alessandro Messina, con: Adele Amato de Serpis, Valeria Luchetti, Melania Balsamo. Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa offrire. Dodici sono le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di regalare doti, qualità e fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e desiderare. Ma la perfezione non esiste nemmeno nelle favole ed ecco che ciò che non è desiderato è in agguato: l’ombra non si può lasciare fuori dalla porta e anche se non la si invita, si presenta lo stesso, proprio come la tredicesima fata, portatrice di male e di oscurità.Terribile è la vendetta della vecchia fata dimenticata, che col suo malèfico dono riporta il dolore al centro della tavola imbandita. Ma c’è un rimedio, che la dodicesima fata, tenutasi opportunamente in disparte, può offrire come ultimo prezioso dono in grado di trasformare il crudele destino. Un sonno protettore, lungo cent’anni, che allontana la morte e il dolore. Una sospensione infinita che protegge dal male…. ma allontana la vita. Forse anche nella realtà c’è il desiderio di evitare ai nostri figli la parte più spiacevole della vita, dalle piccole frustrazioni ai grandi dolori, eliminando possibilmente tutto ciò che rappresenta un rischio, un’incognita, un pericolo, una possibile sofferenza o una rinuncia. E come nella favola a volte si vorrebbe creare un nido incantato che tenga fuori il male, che sospenda il dolore. Ma per crescere è necessario saper accettare e affrontare anche le ombre, le piccole e grandi ferite che ogni esistenza porta con sé e che non possiamo allontanare se non rinunciando allo scorrere della vita stessa, come avviene col sonno incantato della Bella Addormentata. Questo è quello che la fiaba a noi ha raccontato e questo è quello che vogliamo raccontare, attraverso tre fate, un po’ ansiose e divertenti, guardiane del lungo sonno e voce del sentire più spontaneo e naturale di madri e di padri. Ma alla fine, allo scadere degli anni, la principessa si risveglierà: le fitte trame di quel nido incantato si disferanno docilmente al passaggio di un cavaliere, che porterà con sé l’amore e la vita con le sue ombre e le sue luci.
14.3.13
 
 
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