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Tong men-g 铜门同梦

Teatro Brancaccio 22 settembre 2014 SHI YANG SHI
Tong men-g 铜门同梦
Porta di bronzo: stesso sogno
di CRISTINA PEZZOLI
e SHI YANG SHI
Clown Coach ROSA MASCIOPINTO
Coreografie KE ZHOUJUN
scene e costumi ROSANNA MONTI
aiuto regia LUCA ORSINI
assistente scene e costumi ANNA MUGNAI
press Office SILVIA BACCI
comunicazione cinese HU YING per CYGOOD, ANGELO HU, ALESSIA PAN, MALIA ZHENG, ZHANG XIAO MIN, CARLO REGGIORI
regia CRISTINA PEZZOLI
TONG MEN‐G racconta la storia di Yang.
Yang è nato a Jinan, nel Nord della Cina, nel 1979.
A 11 anni è arrivato in Italia insieme alla madre: è stato lavapiatti, venditore ambulante di erbe e unguenti cinesi sulle spiagge, studente bocconiano, traduttore simultaneo per ministri, imprenditori e registi internazionali di cinema; attore di teatro, tv e cinema, e recentemente, inviato speciale de “Le Iene”.
Yang è un cinese alto: 189 cm. Yang è un cinese bello. Yang non sa chi è.
Come molti ragazzi di seconda generazione conosce poco sia la storia della sua ' vecchia patria' che della nuova; è abitato da brandelli e macerie di identità e culture, ma obbligato a trovare nuovi equilibri e sintesi tra la cultura del luogo in cui è nato e quella di dove è cresciuto.
Sono cinese perché sono nato in Cina o italiano perché sono cresciuto in Italia?
Attraverso le vite dei suoi antenati, Yang ha fatto un viaggio alla ricerca delle sue origini e ha avuto modo di conoscere da vicino alcuni momenti della grande storia del suo paese d'origine,
Grazie alle memorie raccolte direttamente dai parenti che vivono ancora in Cina, registrate e tradotte, ha preso corpo il 'Libro degli Antenati': la trisavola materna, i bisnonni paterni, il nonno materno e il padre, ne sono i protagonisti.
Le loro vite attraversano la guerra civile in Cina tra nazionalisti e comunisti, l’invasione giapponese, la rivoluzione culturale di Mao. fino ad arrivare agli anni Ottanta con la morte di Zhang Cheng – ‘Sincerità’ – lo zio materno down che chiude la prima parte della storia. Nella seconda parte, lo spettacolo racconta la “riprogrammazione culturale” di Yang avvenuta a partire dal 1990, quando a 11 anni arriva in Italia, insieme alla madre, mostrando le contraddizioni, le possibilità, il precario equilibrio della condizione di uomo orientale/occidentale che vive in Italia da oltre 20 anni e che dal 2006 è cittadino italiano.
L'ultimo capitolo di Tong Men-g prende inizio da un video e da una data: 1 dicembre 2013, giorno in cui a Prato scoppia un incendio in una fabbrica cinese e 7 operai che ci dormivano dentro, muoiono carbonizzati.
Da anni Yang insieme ad altri artisti del Compost, realtà di produzione indipendente che ha sede a Prato, crea azioni di arte sociale che hanno l'obbiettivo di favorire il dialogo tra la comunitá cinese e quella italiana; da dicembre ad oggi, il Compost é stato coinvolto in una difficile opera di mediazione culturale tra le due comunitá e Yang spesso si è trovato e si trova a fare da interprete in situazioni reali dove il conflitto e la tensione tra italiani e cinesi sono altissimi: la trasfigurazione teatrale mette in scena una di queste situazioni con un registro tragicomico. Italia vs Cina: Yang -Arlecchino traduttore e traditore di due padroni, a chi dà ragione? Da che parte sta? E come si esce da un conflitto che sembra non poter essere conciliato, come in ogni tragedia degna di questo nome?
Produzione Compost Prato.
Si ringraziano gli amici imprenditori cinesi di Prato, Roberto Muzzetta, Gianni Zhang, Li Dan e TECNOMOVIE e la Provincia di Prato.
30.9.14
 
 
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