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Riendu Tout



Teatro Valle Occupato 23 maggio 2013 “A Theatre Cycle”
Clemens von Wedemeyer & Maya Schweizer, Rien du Tout.

Nell’arco di tre mesi A Theatre Cycle riflette sulle reciproche influenze, somiglianze e differenze tra arti visive e teatro, attraverso il lavoro di una selezione di artisti la cui ricerca si focalizza sulla specificità del linguaggio teatrale nelle sue diverse sfumature. Drammaturgia, coreografia, composizione, rappresentazione, pantomima, dialogo, intermezzo, voce, corpo sono alcuni dei temi articolati dagli interventi degli artisti; ciascuno, nella sua specificità, sottolinea il rapporto con il palcoscenico come spazio espositivo, la relazione con il pubblico, e l’esperienza del lavoro dal vivo. A Theatre Cycle è un progetto sviluppato in collaborazione con Nomas Foundation, e rappresenta sia il luogo fisico in cui le performance hanno luogo, sia un contesto specifico come spazio culturale restituito alla cittadinanza attraverso l’occupazione e l’impegno di una comunità di lavoratori dello spettacolo. A Theatre Cycle vuole essere una riflessione sul dialogo tra vocabolari e linguaggi diversi, un’indagine sul rapporto e sulla condivisione tra campi e ricerche, e la testimonianza di uno scambio autentico tra figure, voci e professioni. Il progetto è stato interamente costruito come una piattaforma partecipata e nasce dalla collaborazione tra Nomas Foundation, gli artisti, e tutto il collettivo del Teatro Valle Occupato.

link: www.nomasfoundation.com
4.6.13
 

Show Real Drama



Teatro Valle Occupato 23 maggio 2013 “A Theatre Cycle”
Keren Cytter, Show Real Drama

Nell’arco di tre mesi A Theatre Cycle riflette sulle reciproche influenze, somiglianze e differenze tra arti visive e teatro, attraverso il lavoro di una selezione di artisti la cui ricerca si focalizza sulla specificità del linguaggio teatrale nelle sue diverse sfumature. Drammaturgia, coreografia, composizione, rappresentazione, pantomima, dialogo, intermezzo, voce, corpo sono alcuni dei temi articolati dagli interventi degli artisti; ciascuno, nella sua specificità, sottolinea il rapporto con il palcoscenico come spazio espositivo, la relazione con il pubblico, e l’esperienza del lavoro dal vivo. A Theatre Cycle è un progetto sviluppato in collaborazione con Nomas Foundation, e rappresenta sia il luogo fisico in cui le performance hanno luogo, sia un contesto specifico come spazio culturale restituito alla cittadinanza attraverso l’occupazione e l’impegno di una comunità di lavoratori dello spettacolo. A Theatre Cycle vuole essere una riflessione sul dialogo tra vocabolari e linguaggi diversi, un’indagine sul rapporto e sulla condivisione tra campi e ricerche, e la testimonianza di uno scambio autentico tra figure, voci e professioni. Il progetto è stato interamente costruito come una piattaforma partecipata e nasce dalla collaborazione tra Nomas Foundation, gli artisti, e tutto il collettivo del Teatro Valle Occupato.

link: www.nomasfoundation.com
4.6.13
 

C’è bisogno



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica
Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta

FORTE FANFULLA 24 - 25 Maggio 2013 PARABOLE FRA I SANPIETRINI “C’è bisogno” Festival di teatro da Roma in fuori II Edizione "GabbiaNo" ovvero “Dell’Amar per Noia” da Anton Cechov un dis-adattamento di Woody Neri con Woody Neri, Massimo Boncompagni, Liliana Laera, Stefana Medri, Mimmo Padrone, Gioia Salvatori, Marta Pizzigallo, Loris Dogana, compagnia Vanaclù. "GabbiaNo” è una riscrittura de “Il Gabbiano” di Anton Cechov. Tutto ruota intorno a una piscina gonfiabile, reminescenza di fanciullesche vacanze da cortile. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere. Confinati in questo non-luogo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia. Condannati a una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile a essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa. Konstantin (o ci che ne rimane) è un disadattato, imprigionato in una farsa di periferia circondato da un teatrino che non condivide, da persone che non lo vedono, o meglio non lo leggono, lo inchiodano a una quotidianità che lo uccide lentamente, ingabbiato più degli altri è imprigionato, poiché della propria Gabbia sembra l’unico ad avvertire le strette sbarre. Una Gabbia. Una vasca per pesci. Uno spazio finito, reso curvo dai rintocchi della noia. Nessuna via d’uscita. Solo un rincorrersi inutile in un girotondo che sa di trenino da villaggio vacanze, dove ognuno è preda inseguitrice. Lo chiamano “Amore”. L'Assenza stessa, questa è l'unica cosa viva. L’impasse, l’imbarazzo, il malessere. L’umorismo è tragedia in vacanza. Risate di barzellette a un funerale. Woody Neri
4.6.13
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Il testimonio delle orecchie



22 maggio, ore 17.00 “Il testimonio delle orecchie”. Leggere Belli a cura di Marcello Teodonio con Gianni Bonagura, Anna Lisa Di Nola, Angelo Maggi, Stefano Messina, Paola Minaccioni, Maurizio Mosetti, Marina Tagliaferri
4.6.13
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Living Truthfully Under Imaginary Circumstances



Teatro Valle Occupato 23 maggio 2013 “A Theatre Cycle”
Anja Kirschner & David Panos, Living Truthfully Under Imaginary Circumstances.

Nell’arco di tre mesi A Theatre Cycle riflette sulle reciproche influenze, somiglianze e differenze tra arti visive e teatro, attraverso il lavoro di una selezione di artisti la cui ricerca si focalizza sulla specificità del linguaggio teatrale nelle sue diverse sfumature. Drammaturgia, coreografia, composizione, rappresentazione, pantomima, dialogo, intermezzo, voce, corpo sono alcuni dei temi articolati dagli interventi degli artisti; ciascuno, nella sua specificità, sottolinea il rapporto con il palcoscenico come spazio espositivo, la relazione con il pubblico, e l’esperienza del lavoro dal vivo. A Theatre Cycle è un progetto sviluppato in collaborazione con Nomas Foundation, e rappresenta sia il luogo fisico in cui le performance hanno luogo, sia un contesto specifico come spazio culturale restituito alla cittadinanza attraverso l’occupazione e l’impegno di una comunità di lavoratori dello spettacolo. A Theatre Cycle vuole essere una riflessione sul dialogo tra vocabolari e linguaggi diversi, un’indagine sul rapporto e sulla condivisione tra campi e ricerche, e la testimonianza di uno scambio autentico tra figure, voci e professioni. Il progetto è stato interamente costruito come una piattaforma partecipata e nasce dalla collaborazione tra Nomas Foundation, gli artisti, e tutto il collettivo del Teatro Valle Occupato.

link: www.nomasfoundation.com
4.6.13
 
 
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