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Sono Morta Anche Io



TEATRO TORDINONA 7 - 12 MAGGIO 2013 “SONO MORTA ANCHE IO” Testamento turchino di una Fetocchia d'eccezione (Morte seconda) una produzione ATTO NOMADE. di e con Marzia Ercolani. “Tutto l’amore che si era conquistato con tanta fatica a prezzo di rinunciare ad esprimere se stesso non riguardava affatto l’individuo che era in realtà. L’ammirazione per la sua bellezza e per le sue brillanti prestazioni era tributata alla bellezza e alle prestazioni, non al bambino reale”Alice Miller “Il seme che siamo è l’unico valore di fede. Se tutti fossimo credenti, non ci sarebbero più croci.” Si nasce strappando le viscere segrete della propria madre oppure ancor prima? Prima di avere occhi, naso, bocca e gambe, ancor prima di essere generati, scolpiti, pronti ad assumere il proprio ruolo? Non si può tirar su un bambino. Non è un edificio. Piuttosto è come un albero. Si può preparare il terreno, annaffiarlo, controllare che il sole raggiunga la pianta per poi lasciare che la natura faccia il suo corso. L’educazione sociale invece crea giardini labirinto e uccide voracemente foreste. Come riconoscere, ritrovare e proteggere il seme originario così come era prima che venisse piantato, eco lontana del primo vagito? Forse svegliandomi nei sogni, ripercorrendo a ritroso antichi respiri intravedo dall’altra parte dello specchio un riflesso. In un pianeta del prima, del mai, del sempre, in un luogo dell’altrove, nel tempo immobile delle fiabe, appare un'anima lunare sospesa in solitaria non morte. In acque poetiche ritrovo gli esseri della favola di Italia, abbraccio l’eroe iniziatico delle infanzie dei nonni e dei padri di questo bel paese, carezzo il seme con le mani di Turchina stanca di eterno e di verginità, tocco quella buffa bambola che ero nella mia infanzia, deposta sulla sedia dalla bambina per bene disciplinata al quarto comandamento. In un tempo appeso, in un mondo rovesciato, accolgo le voci intime, il copione sotterraneo, ultraterreno, sacro di profano, il sussurro di una reliquia che non muore mai, di una personale Fetocchia, legnosa lotta per difendere l’essenza selvaggia, perché ogni seme possa fiorire e dare frutti saporiti, non divenire quell’albero morto che è la croce.
27.6.13
 

Pass/ages



Pass/ages al Teatro Argot Studio di Roma
REDAZIONE 6 GIUGNO 2013

Compagnia Teatrincorso a Argot Off
Rassegna di Drammaturgia Contemporanea

Compagnia Teatrincorso
PASS/AGES

Roma / Teatro Argot Studio
martedì 11 e mercoledì 12 giugno, ore 21.00

regia e drammaturgia Elena R. Marino
con Silvia Furlan
coprodotto da Teatrincorso e da Provincia Autonoma di Trento all’interno del progetto biennale ‘RITI di PASSAGGIO/This is the box’ in collaborazione con Centrale Fies per la residenza artistica con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Comune di Trento, C.U.C. Trento

Dopo il debutto a Trento a marzo scorso, approda a Roma per la Rassegna Argot Off, in due serate – 11e 12 giugno - PASS/AGES, tappa di RITI DI PASSAGGIO/This is the box, progetto biennale della Compagnia trentina Teatrincorso. Il progetto RITI DI PASSAGGIO/This is the box, coprodotto dalla Provincia Autonoma di Trento, prevede la produzione di uno spettacolo originale (con debutto nel dicembre 2013) intorno alle tematiche del vissuto temporale e della codifica sociale e politica delle età dell’essere umano e del cittadino, con particolare attenzione all’invecchiamento. Cosa fa di un essere umano un essere corrispondente al tempo che sta vivendo? La sua età? I suoi pensieri? I riti di passaggio che lo hanno disseminato di senso nuovo e diverso ad ogni ulteriore fase della vita? Esistono ancora e quali sono i riti di passaggio nella società contemporanea? E’ questo il fulcro del lavoro che la Compagnia Teatrincorso svolge e rivolge a un pubblico trasversale, ma soprattutto alla parte attiva della popolazione, con l’obiettivo di esploraregli stereotipi legati alla differenza tra uomo e donna nell’ambito delle diverse età biologiche. Spettacolo, ma anche incontri e collaborazioni con istituzioni quali il Museo delle Scienze di Trento, le Cooperative Sociali, l’Assessorato alle Pari Opportunità, le Università: ognuno di questi soggetti apporta il proprio contributo per avviare un network permanente di discussione e di proposte sociali e politiche concrete. Al progetto RITI DI PASSAGGIO lavorano sia maestranze che artisti nel campo teatrale, performativo visivo, di animazione digitale.

PASS/AGES indaga il passaggio di testimone tra vecchio e giovane, scruta il dramma dell’io fra consumismo e egocentrismo, ma anche solo come necessità di salvarsi dal naufragio, di trovare spazi nel muro temporale e generazionale. In scena un’attrice che si muove tra luoghi comuni sull’età quali ostacoli a un sereno e costruttivo passaggio attraverso le fasi naturali della vita. Un testo franto, multifaccia, che mostra un individuo forzatamente e continuamente spostato tra ruoli e significati del sé, un testo privo di personaggio e al tempo stesso intessuto di personaggi incarnazione di un desiderio, varianti di pensiero. Dignità umana a scadenza, invisibilità programmata, manipolazione costante del senso d’identità a fini utilitaristici e commerciali. E’ soprattutto la donna a trovarsi sotto il tiro della doppia discriminazione sessista e dell’età.E soprattutto la donna – in particolare in Italia – dopo una certa età, diventa invisibileper i media, o si trasforma inbersaglio di atteggiamenti denigratori e umilianti. Pass/ages è uno spettacolo dedicato a questo tema, che coinvolge certo i “vecchi”, ma anche i giovani, manipolati e usati come vessillo per un ricambio generazionale che in realtà non avviene o se avviene istiga a uno sterile odio tra generazioni a beneficio dei ‘ sempre potenti’.
27.6.13
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