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Robe dell’altro mondo



Teatro Palladium 28 Aprile 2013 “Robe dell’altro mondo” drammaturgia: Gabriele Di Luca regia: Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo interpreti: Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo musiche originali: Massimiliano Setti luci: Diego Sacchi, costumi: Nicole Marsano e Giovanna Ferrara disegni e locandina: Giacomo Trivellini, organizzazione: Luisa Supino, prodotto da: Carrozzeria Orfeo con il sostegno produttivo di: Residenza Idra in collaborazione con: Teatro Excelsior di Reggello, Benevento Città Spettacolo, La Corte Ospitale, Teatro Stabile di Napoli e Napoli Teatro Festival Italia con il contributo di Fondazione Cariplo. In un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e umana, dove ogni via d’uscita sembra ormai perduta, l’unica speranza di salvezza è rappresentata dagli Alieni, da qualche tempo sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi più gravi. Inizialmente percepiti come un miracolo vengono poi demonizzati, strumentalizzati ed eliminati da chi detiene un potere costituito privo di alcun interesse al cambiamento. I notiziari in sottofondo accompagnano la trama, raccontando le contraddizioni e le distorsioni del nostro tempo, specchio di una società ridicola e invasiva, nella quale il fatto diventa notizia, la notizia pettegolezzo, il pettegolezzo verità. Diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, Massimiliano Setti, Gabriele Di Luca e Luisa Supino costituiscono nel 2007 la compagnia Carrozzeria Orfeo. Nel 2007 debutta Nuvole Barocche che ha ricevuto la Menzione Speciale al Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” e la Menzione Speciale al Premio Nuove Sensibilità del Festival Teatro Italia. Seguiranno: Gioco di Mano (2008) e Sul Confine (2009), vincitore della quinta edizione del Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti”, Tre Brevi Istanti Tragicomici (2010), vincitore del Premio alle Arti “Lidia Petroni”, Idoli (2011), finalista al Premio Hystrio per la Drammaturgia e vincitore della Rassegna Autogestito al Teatro Quirino di Roma, Robe dell’altro mondo (2012). Nel 2012 alla Compagnia viene assegnato il Premio Nazionale della Critica da parte dell’ANCT.

link: www.carrozzeriaorfeo.it
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Grattati e Vinci



Teatro Palladium 25 Aprile 2013 “Grattati e vinci” 3° episodio della Trilogia dell’inesistente esercizi di condizione umana di e con: Roberto Scappin e Paola Vannoni, produzione: quotidiana.com con il contributo di: Provincia di Rimini, in collaborazione con: l’Arboreto - Teatro Dimora, Mondaino. Le due figure si affrontano in un dialogo privo di melò, tagliente, cinico, dalla comicità livida e inaspettata. L’orgoglio dell’inettitudine e del tedio domestico contro l’affanno merceologico. I temi si oppongono all’idealismo, scalano la caducità della vita umana e la truffa diacronica dei rapporti intimi. I loro sono discorsi da notte fonda, i movimenti schematici, geometrici ed essenziali e le luci che rimandano al bagliore del frigorifero in una cucina buia, stanno già definendo un piccolo universo di segni. Con svagati accenni demenziali, capaci di giochi di parole e vortici drammaturgici, impongono la chiarezza della logica e della loro visione: lo sgomento di come siamo. Duo riminese fondato nel 2003 da Roberto Scappin e Paola Vannoni, quotidiana. com porta nel nome il rovello dell’indagine che è al centro della “Trilogia dell’Inesistente”: indagare attraverso piccoli spostamenti del linguaggio la banalità e il male che l’accompagna. Uno stile che nasce da dinamiche quotidiane rimodulate in scena per denunciare la stortura dei comportamenti, l’ipocrisia con cui trattiamo anche noi stessi. I primi due episodi della Trilogia sono: Tragedia tutta esteriore (2008) e Sembra ma non soffro (2010).
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Religions



Teatro Palladium 26 Aprile 2013 “Religions” di: Gianmarco Busetto, con: Alessia Barbiero, Debora Slanzi, Enrico Tavella, Gianmarco Busetto, luci: Giorgia Cabianca regia: Gianmarco Busetto/Carola Minincleri, produzione: Farmacia Zoo:È/Lavanderia Nordest. 1° Studio Religions è il risultato di una ricerca sui condizionamenti, in particolare quelli genitoriali, sociali e territoriali, che ci allontanano da noi stessi, facendoci dimenticare la nostra vera natura. Lo spettacolo è nato raccogliendo testimonianze reali di vita di giovani italiani, e ripercorre quattro storie di vita vissuta (religio deriva dal latino relegere, “ripercorrere” o “rileggere”, ma anche “eseguire scrupolosamente un atto”) che si uniscono per scorrere, di fatto, in un unico fiume. Sono storie legate al mondo della famiglia, del lavoro, delle interazioni sociali e dei rapporti di coppia, a tutte quelle dinamiche dell’appartenenza che, in qualche modo, per ritualità, regole e culti - cuius regio, eius religio - possono essere paragonate a vere e proprie religioni (in tal caso dal latino religare, “legare”, “unire assieme”, “vincolare”). Farmacia Zoo:E’ nasce a Marghera (VE) nel 2006. Fondata da Gianmarco Busetto e Carola Minincleri, la compagnia, libera da mode e tendenze, attraverso la performance teatrale, video e letteraria in ogni suo lavoro indaga i temi di una contemporaneità in perenne divenire.
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Breathless



Fonderie Digitali Mandrione29 Aprile 2013 “Breathless” voce e visual: Valentina Fanigliulo (Mushy) suoni: Alessandro Adriani. I live di Mushy sono un'esperienza extrasensoriale in cui i synth suonati e programmati da Alessandro Adriani si mescolano con le oniriche voci di Valentina Fanigliulo (Mushy) e il tutto accompagnato da visual editati dall’artista stessa. Mushy, attiva sin dal 2003, è un’artista della scena underground italiana, giovane e talentuosa eroina dei synth che ha da poco pubblicato il suo secondo lavoro, ‘Breathless’. Il nuovo disco di Mushy, sempre sulla fida Mannequin Records, è uno dei più interessanti lavori elettronici del 2013, capace grazie al suo minimalismo e alla carica oscura di venire insignito del titolo di album del mese a Gennaio 2013 dalla mitica catena di negozi inglese Rough Trade. Mushy si esprime in modo singolare, unico per il nostro paese, è capace di colpire per il suono delle sue produzioni vicine alla synth wave e al manierismo minimale elettronico ed ambient che ha contraddistinto negli ultimi due anni le produzioni di Zola Jesus e Julianna Barwick. La voce di Mushy è una costante dal valore unico, fulgido esempio di classicismo accostato alle dilatazioni analogiche dei synth programmati da Alessandro Adriani. Con ‘Breathless’ ha elaborato il progetto esposto sul suo debutto ‘Faded Heart’ e lo ha sospinto fino ad un hd analogico, un’esperienza profonda e suggestiva, un ascolto coinvolgente che avviluppa l’ascoltatore e lo porta contemporaneamente all’incoscienza e all’estasi. Il seguito di Mushy sta crescendo di giorno in giorno, e anche gli apprezzamenti della critica. Mushy ha suonato in tutta Europa, dall’Inghilterra, passando per Spagna e Germania, e l’album ha ricevuto recensioni entusiastiche da parte della stampa specializzata.
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CHI MI METTO STASERA?



Caffè Latino 9 Maggio 2013 “CHI MI METTO STASERA?” di e con Marco Giandomenico e Marco Maracci (musicista). Lo spettacolo nasce dall’esigenza, “di chi”? Forse vi chiederete voi. E “che ne so”? Vi rispondo io. Comunque: è uno spettacolo nello spettacolo con sketch (o sketches?), monologhi, imitazioni, balli di gruppo, e chi più ne ha più ne metta. E quando finisco, metto pure tutto a posto". "Chi Mi Metto Stasera?" è uno spettacolo brillante e giovane che alterna sketch comici, pezzi di cabaret, canzoni, imitazioni e immaginarie querelle tra due amici artisti sulla scena e nella vita. Brani inediti e riadattamenti musicali e teatrali, si susseguono a ritmo leggero ma incalzante, come pezzi di LEGO incastrati tra loro con la sottile grazia di una comicità “romanesca ma non troppo” e un desiderio elegante e mordace di “non prendersi troppo sul serio”.
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Canti Misterici - 18 Maggio 2013



Basilica Di San Giorgio Al Velabro, Roma 18 Maggio 2013 “CANTI MISTERICI” concerto di Apertura: Mauro Tiberi e Kairos ensamble Un rito cantato che apre le porte dell’ascolto di una vocalità aurea; in cui il suono della voce diventa materia illuminante e respiro purificatorio. Un viaggio nell’archetipo della musica e nella sua funzione magica. I canti misterici sono un’esperienza dell’ascolto unica e irripetibile; una forma estatica di meditazione che unisce le persone nel fare e nell’ascoltare una musica che risiede nelle parti più profonde dell’anima, un suono di cui tutti sentiamo l’eco.
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