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Memoria zero



TEATRO TORDINONA 15 aprile 2013 “MEMORIA ZERO” in concerto. Pienamente entrati nel 2000, bisognerà forse iniziare a parlare di terza generazione della musica cosiddetta "progressiva". Oramai la ricerca musicale di molti gruppi attuali, è segno evidente della metabolizzazione degli umori sonori degli ultimi trentanni. Le definizioni sono di per se poco esaustive, ma come definire la miscelazione, in proporzioni variabili di canterbury, new wave, R.I.O., jazz, rock e pop melodico?
27.4.13
 

Galleggio annego galleggio



Teatro Vascello Roma 27-28-29 MARZO 2013 Compagnia Atacama “GALLEGGIO, ANNEGO, GALLEGGIO” Ideazione, coreografia e regia: Patrizia Cavola - Ivan Truol
Con: Valeria Baresi, Anna Basti, Ilaria Bracaglia, Cristina Meloro, Marco Ubaldi
Musiche Originali: Epsilon Indi. Costumi: Medea Labate - Eva Seeber
Luci: Danila Blasi. Un discepolo dice al Maestro:“Sono uno stupido. Galleggio, annego, galleggio, annego, galleggio, annego …. Quando potrò liberarmi da questo doloroso mondo? Galleggiare, annegare, galleggiare …. Com’è difficile vivere!”.
Il Maestro non risponde. Il discepolo lo guarda a lungo, in attesa, e alla fine gli dice:
“Maestro! Non sono forse qui, davanti a lei, a farle una domanda?”.
“Dove sei adesso? Stai galleggiando o annegando?” “Fonte di ispirazione di questa creazione è il libro “Cabaret Mistico” di Alejandro Jodorowsky e la frase di Ludwig Wittgenstein “Il sapere e il riso si confondono” contenuta nel testo. Le brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane ci hanno lasciato e che Jodorowsky riporta in Cabaret Mistico, hanno guidato le improvvisazioni e la ricerca coreografica. Insieme ai danzatori i due coreografi hanno letto, abitato, ingoiato le storie e l’immaginario che evocavano, per poi dare vita ad una materia originale e personale che con naturalezza ha preso le distanze dalla fonte e attraverso un percorso di ricerca ha trovato la sua definizione. L’intenzione è di generare l’immagine a partire da quanto evoca la scrittura e dare forma, corpo, vita alla visione al di fuori delle logiche narrative. Attraverso queste storie spesso è stato possibile confrontarsi e ridere o almeno sorridere dei difetti, delle debolezze, delle contraddizioni dell’essere umano. Il progetto coreografico unisce l’elaborazione di una danza che da vita ad una poesia fisica ad un lavoro di costruzione pittorico e visionario sull’immagine, all’uso della parola e ad un lavoro di interazione con le musiche originali.“Galleggio, Annego, Galleggio è un lavoro corale incarnato da un’umanità strabordante in movimento su una pista immaginaria e sommersa, che in una continua alternanza galleggia annega galleggia…….”
27.4.13
 

Cuori di donna



Cappa Mazzoniana (stazione Termini), Roma 15 aprile 2013 Il progetto “CUORI DI DONNA” ideato da Janet De Nardis e Gloria Bellicchi, promosso dall’Associazione Culturale “Sursum Corda”, con: Michela Andreozzi, Tosca D’Aquino, Janet De Nardis, Francesca Ceci, Iaia Forte, Chiara Tomarelli, Lidia Vitale e Manuela Morabito. Monologhi originali ideati da: Franco Di Mare (giornalista e conduttore tv); Roberta Calandra (autrice e scrittrice); Gianluca Ansanelli (autore, regista, cabarettista); Anna Mittone (sceneggiatrice di serie televisive e scrittrice); Massimo Russo (autore e regista); Marco Costa (regista cinematografico); Maruska Albertazzi (scrittrice e giornalista) e Maurizio Braucci (sceneggiatore e autore), Antonio Tarallo (autore e regista), Filippo Nanni (autore attore). La regia è di Luca Gaeta. Special Guest musicale è Manuela Zanier. La pièce teatrale è accompagnata dagli interventi live della cantante Francesca Silvi con la band delle Sparklettes, la cantante Emanuela D’alterio e la musicista Nela Lucic. Lo spettacolo punta i riflettori sul valore di essere “donna” oggi, sia riguardo la vita privata che quella pubblica, sull’importanza del proprio ruolo nella società moderna, nella ricerca delle pari opportunità e della dignità personale. Da un gruppo intergenerazionale di attrici, che nel desiderio comune di ritrovarsi e promuovere tali principi, prende vita una pièce teatrale che ha come tema centrale “Il Viaggio”. Al bancone di un ideale bar di una stazione, tra partenze e arrivi di immaginarie locomotive, otto storie di donne, di diversa estrazione sociale, svelano in profondità le molteplici diversità dell’universo femminile: l’amore, la famiglia, la maternità, in un saliscendi di emozioni, tra ironia e profondità di sentimenti, donne del nord e donne del sud, interpretate da otto affermate attrici italiane. Una performance unica, attraverso storie che fanno ridere e piangere. Il progetto “Cuori di Donna” che si avvale del prestigioso patrocinio di Roma Capitale – Presidenza II Commissione Assembleare Permanente – Turismo e Moda e del sostegno morale dell’On. Alessandro Vannini Vice Presidente della Commissione Speciale Roma Capitale, intende essere anche veicolo di promozione per un’importante realtà al femminile di rilevanza nazionale: la Fondazione Risorsa Donna presieduta dalla Dott.ssa Paola Barbieri che promuove e favorisce le donne quale motore virtuoso della società e della famiglia, che si propone inoltre come soggetto per lo sviluppo della cultura del risparmio, della finanza, dell’imprenditoria delle donne, attraverso azioni specifiche nel settore del microcredito e della finanza etica.
27.4.13
 

Sonemo



Teatro Miela 12 Aprile 2013 Sonemo Dal classico suono Hip hop alla musica elettronica e perfino rock: contaminazione è la parola d’ordine dei Sonemo, quasi a rispecchiare nella loro produzione musicale il metticciaggio che da semore contraddistingue la città di Trieste. Erim, per metà turco per metà triestino, va insieme a Martin alla ricerca di nuovi spazi di esplorazione musicale. Insieme si sono trovati nel 2005 e negli ultimi tempi hanno scelto la loro mission, quella di evolvere il sound dal classico stereotipato hip hop a una forma molto più variegata, contaminata di elettronica, rock e musica black. Oggi la band, che è diventata parte della neonata casa discografica ‘Collective Records’ di Trieste, sta ultimando “Dietro le quinte”, un Ep che farà da collante tra le radici e i progetti futuri del gruppo: una chiave di volta, per non fermarsi e andare oltre.
27.4.13
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Paolo Gasparini



Teatro Miela 11 Aprile 2013 Paolo ed Iris Gasparini Una delle colonne dell’attuale Coro del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste Paolo è un artista poliedrico che, nella vita, ha spaziato dalla classica al be-bop (contrabbassista innamorato di Jaco Pastorius), dalla fotografia alla pittura, ed è riuscito, grazie alla sua passione ed al suo equilibrio, a connettere scienza pura con l’arte. Al Festival sale sul palco per parlare della “sua” Asia, ma soprattutto per avvicinarci al sono del sitar e delle sue particolari sonorità.
27.4.13
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Pietas



Teatro Miela 13 Aprile 2013 “PIETAS” contro la violenza sulle donne, performance con apparizione della Madonna Luminosa di e con Flora Contoli (progetto LUMINA) Flora Contoli, fotografa e performer ricercatrice introspettiva e artistica con una predilezione per l’universo femminile. Per il suo ultimo progetto, “Lumina”, è artigiana e performer, nella realizzazione di costumi luminosi che vengono indossati per shooting, eventi o sono protagonisti di performance e installazioni, come “PIETAS-contro la violenza sulle donne”.

link: www.florafoto.it
27.4.13
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Musiche d'altri luoghi



Teatro Miela 11 Aprile 2013 “Musiche d’altri luoghi” con Irene Brigitte e Giovanni Settimo. Il duo voce e chitarra di Irene Brigitte e Giovanni Settimo nasce, come spesso accade, per affinità. Così ha preso forma un repertorio vario sia per genere che per lingua: il sentimento della saudade si accompagna alla tensione delle melodie greche, i brani classici si integrano con le canzoni popolari dall’America Latina in un continuo scambio vicendevole… e non manca qualche pezzo originale. Un bel gioco, non resta che iniziarlo.

link: http://irenebrigitte.wordpress.com/musica/musichedaltriluoghi/
27.4.13
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Nelle mani della ribelle



Teatro Miela 11 Aprile 2013 “Nelle mani della ribelle” reading di Francesca Orelli ed Alisei Apollonio. “Era più che determinata a fargli vedere cos’era capace di fare. Ormai sapeva per esperienza che il mondo della musica era molto maschilista, e che per una donna, al fine di non esserne rigettata fuori, vigevano due regole importanti: la prima, mostrare sempre di essere una tipa in gamba, anche in quei giorni in cui era di pessimo umore per via del ciclo, la seconda, non finire mai a letto con nessuna delle persone con cui lavorava, sia che fossero colleghi di lavoro che musicisti o fans”. L’incontro fra le due scrittrici rende un quadro policromo dell’essere giovane donna fra la Svizzera e l’Italia nei primi anni di questo nuovo secolo di incertezza e di paura del futuro.
27.4.13
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