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NORMOPATHIE D’UNE MIGRATION PSYCHIQUE

Théâtre Poème Bruxelles 27 Giugno 2014 DSM 5.2:
NORMOPATHIE D’UNE MIGRATION PSYCHIQUE
Le Poème 2 accueille La Troupe du Possible. est un spectacle avec :
Laurie Aerts, Sarah Cavenaile, Sebastien Caramello, Guilhem Culot, Christine Dessomme, Benjamin Philippe Ectors, Assiya El Mayer, Anne Sophie Fostier, Pierre Guerrier, Céline Jacobs, Noémie Lannoy, Laura Mas Sauri, Dereck Moloughney, Flora Seigle, Natacha Schrouben,Thierry Snoy, Claude Uyttenhove, Benoit Vandersteen, Christel Verlent
Texte de la Troupe du Possible
Assistante à chorégraphie : Laura Mas Sauri
Assistante à la mise en scène : Flora Seigle
Scénographie : Maude Piette
Regard extérieur : Sandro Mabellini
Mise en scène et chorégraphie : Farid Ousamgane
DSM 5.2 : Normopathie d’Une Migration Psychique est une coproduction de La Troupe du Possible et de l’Espace Magh
En 2010 La Troupe du Possible a créé la première mouture de sa série « DSM », cette sorte de dictionnaire psychiatrique qui transforme la moindre humeur en pathologie mentale (sic). Il y eut, en 2010 l’aventure « DSM IV Normopathie d’une Société bien Rangée » créé au Théâtre de Poche et repris à l’Espace Magh la même année. Trois ans plus tard, la Troupe revient sur le sujet, plus que jamais d’actualité (voir la sortie du DSM V qui fait encore plus fort dans la pathologisation… tout bénéfice pour l’industrie pharmaceutique et médicale). Avec son nouveau spectacle « DSM 5.2 : Normopathie d’Une Migration Psychique » la Troupe revient sur des questions qui lui sont chères : où, quand et comment sommes-nous normaux ? Mais aussi, tout particulièrement ici, le propos se penchera sur les notions d’ « étrange », d’ « étranger » et d’ « étrangeté ». Et c’est en les traitant de manière universelle que ce spectacle tentera de dégager ce qui « fait » étrange – unheimlich – au-delà d’une histoire particulière et/ou individuelle.
Suite à son succès lors de sa création à l’Espace Magh, la Troupe du Possible reprend ce spectacle dans le cadre plus intime du Poème 2 pour le réadapter en une nouvelle « performance », une
« installation » exploitant les particularités d’un autre lieu.
30.6.14
 

Hamlet travestie

Incontro con la compagnia



Teatro Sybaris 1 Giugno 2014 HAMLET TRAVESTIE
PUNTA CORSARA/369 GRADI
di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella
con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Carmine Paternoster, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
dramaturg Marina Dammacco
disegno luci Giuseppe Di Lorenzo
collaborazione artistica Mirko Calemme
organizzazione Marina Dammacco
aiuto regia Gianni Vastarella
regia e spazio scenico Emanuele Valenti
in coproduzione con Fondazione Pier Lombardo / Teatro Franco Parenti
e con il sostegno di Armunia /Inequilibrio Festival, Fuori Luogo – La Spezia, Olinda
Partendo da Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole, passando per Don Fausto di Antonio Petito, la storia di una famiglia napoletana a noi contemporanea, i Barilotto, in un quadro di sopravvivenza quotidiana: il lavoro, la casa, i debiti, i figli. Ognuno vincolato al legame con l’altro, in una stasi violenta in nome dell’unità. Dissociato, se ne sta Amleto, il figlio senza padre, ad alimentare un conflitto di dubbi e paure. Intorno a lui, la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un’improbabile tragedia redentiva, una fallimentare distribuzione di ruoli e di pesi, in una famiglia “fuori di sesto”. Una farsa amara e divertente che rielabora la tradizione napoletana senza tradire minimamente le suggestioni del testo originale.
30.6.14
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Piccoli suicidi in ottva rima - Vol 1 e Vol. 2

Incontro con la compagnaia



Sala 14, Castrovillari 2 Giugno 2014
 PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA – VOL. 1 E VOL. 2
I SACCHI DI SABBIA
ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
regia Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Dario Marconcini
consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini
consulenza al canto Andrea Bacci e Enrico Baschieri
in co-produzione con Armunia e Festival Orizzonti 2014
con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri/ Compagnia Lombardi-Tiezzi/ Teatro di Buti / Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” con il sostegno di Regione Toscana.
Un divertente viaggio nella tradizione dei Maggi Toscani. Una raccolta di episodi, recitati in ottava rima e in quartine di ottonari. Avventura, western, fantascienza sono gli ingredienti di piccole allegorie di genere, riformulate secondo quest’antica tecnica popolare.
Una tappa decisiva nell’indagine sulla parodia intesa come “fuori posto”, come rottura del nesso naturale fra musica e linguaggio. Ecco il cuore di quest’avventura.
Ricalcare e abitare una forma arcaica – quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria – diventa la chiave per condividere un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e/o straniarlo.
30.6.14
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Thanks for vasellina

Incontro con la compagnaia



Teatro Sybaris Castrovillari 2 Giugno 2014
THANKS FOR VASELINA
 CARROZZERIA ORFEO
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
interpreti Gabriele Di Luca , Massimiliano Setti, Beatrice Schiros (Lucia), Alessandro Tedeschi, Francesca Turrini
musiche originali Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi
costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
disegni e locandina Giacomo Trivellini
organizzazione Luisa Supino
ufficio stampa leStaffette
in coproduzione con Fondazione Pontedera Teatro
in collaborazione con La Corte Ospitale/ Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria
Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, decidono di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.
Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire l’ andamento del mercato della marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Ai due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una trentenne obesa e insicura e Lucia, madre di Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventato nel frattempo una transessuale. Thanks for Vaselina è la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. E’ il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento.
30.6.14
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Va' pensiero che io ancora ti copro le spalle

Incontro con la compagnia


Teatro Sybaris 1 Giugno 2014 VA’ PENSIERO CHE IO ANCORA TI COPRO LE SPALLE SCENA VERTICALE ATTO UNICO IN 6 QUADRI E CANZONI di Giuseppe Vincenzi collaborazione alla drammaturgia Dario De Luca con Dario De Luca alle tastiere Paolo Chiaia costumi, oggetti di scena e assistenza Rita Zangari audio, montaggio video e immagini Gennaro Dolce programmatore esecutore video e luci Gaetano Bonofiglio organizzazione e distribuzione Settimio Pisano segreteria Rosy Chiaravalle regia Dario De Luca produzione Scena Verticale, Progetto More Scena Verticale Attiva dal 1992, la compagnia per il suo lavoro artistico e progettuale ha ricevuto alcuni dei maggiori riconoscimenti teatrali nazionali e i suoi spettacoli sono stati rappresentati in molti paesi stranieri. “La Trilogia del Fallimento” pensata da De Luca/Vincenzi, di cui “Va pensiero che io ancora ti copro le spalle” è il secondo capitolo, rientra in quel solco profondo scavato dal teatro-canzone inventato da Gaber/Luporini, dal quale prende le rispettose ma dovute distanze e prova a trovare una sua personale cifra stilistica; convinti, oggi più che mai, che il “genere” possa avere ancora tanto da dire con modalità nuove e nuovi autori. Un omino entra in scena raccontando i propri fallimenti. Senza volerlo, parlando e cantando, con le sue cronache così profondamente e tragicamente comiche, inventa una morale, che evidenzia bisogni e desideri di una società oramai in mutande e oltretutto sporche. Parla con ironia del mondo di cui fa parte, del quale non è protagonista ma semplice figurante. Racconta di un paese fondato sul reality; di individui che hanno rapporti virtuali; di uomini e donne che esprimono al meglio le loro emozioni solo con le faccine nei messaggi su WhatsApp. Fortunato progetto musicale di Giuseppe Vincenzi, lo spettacolo rinasce oggi remixato grazie alla complicità di Dario De Luca, per consolidare, innanzitutto, un sodalizio artistico che si è manifestato al pubblico con lo spettacolo Morir sì giovane e in andropausa; ma anche per segnare il primo movimento, una sorta di prequel, di un progetto più vasto che vede i due impegnati nel rinnovamento del genere teatro-canzone. Almeno nelle intenzioni.
30.6.14
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La drammaturgia di Vincenzo Ziccarelli

PROTOCONVENTO 1 Giugno 2014
LA DRAMMATURGIA DI VINCENZO ZICCARELLI
Un ricordo dell’autore a cura di Carlo Fanelli.
Letture, interventi, testimonianze di Adriana Toman, Marco Silani, Giovanni Turco.
Vincenzo Ziccarelli è autore calabrese di importanti opere teatrali, fra le più belle scritte in Italia, come riteneva Diego Fabbri. Il suo teatro, raccolto in buona parte dalle edizioni “Sipario”, comprende, fra gli altri, Un caso di morte apparente, Sogno d’ubriaco, Francesco e il Re, Signori, la Mafia!, Volevo conoscerti meglio, La casa di pietra, La coppia scoppia. In collaborazione con Saverio Strati ha scritto e rappresentato il dramma, di forte sapore classico, Il ritorno del soldato.
Cristina ‘a spedesa, vista negli anni ’70 al Rendano di Cosenza da oltre 50.000 spettatori, replicato nel 1974 per una settimana al Piccolo Eliseo, è il primo lavoro in dialetto calabrese rappresentato a Roma.
30.6.14
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Elena di Sparta o Della Guerra

Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

9 GIUGNO – TEATRO DELL’OROLOGIO

SantaRita Teatro / Elena Arvigo – “Elena di Sparta o Della Guerra”
“Elena di Sparta” o Della Guerra e’ il racconto di un viaggio che Elena compie incessantemente per ritrovare la ragazza di Sparta e rinnovare la coscienza di cio’ che fu. Viaggiare nel senso di cercare e ripercorrere gli accadimenti ridefinendone sempre i confini e il significato. Chi e’ Elena? Come si fa a raccontare un ricordo senza tradirlo ? Che cos’e la guerra di Troia? E perche’ ci fu la guerra di Troia? La guerra non si fa forse sempre per un illusione ? Chi sono gli eroi? E dopo la guerra, cosa rimane ? In questo viaggio ogni nuovo pensiero mette in discussione il precedente e forse questo e’ l’unico vero modo di ricordare : continuare a porsi domande.
30.6.14
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Valdrada

Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
 Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani. Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro. 

VALDRADA
 nasce dall’incontro di numerosi talenti e di numerose competenze, formatesi attraverso il medesimo percorso accademico-formativo e affacciatesi insieme al professionismo dopo un periodo di ricerca e sperimentazione individuale nei più diversi ambiti dell’arte performativa, lavorando attivamente per la gestione del Teatro del Lido di Ostia.
30.6.14
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Una nuvola passeggera

Teatro Tordinona 6 Giugno 2014 L’Associazione per lo Spettacolo presenta Serata D’onore Elio Pandolfi in UNA NUVOLA PASSEGGERA a cura di Paolo Silvestrini. Organizzazione Elisa Carucci.
30.6.14
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Eros e Kairos - 7 giugno

Ninfeo di Villa Giulia, Roma 7 giugno 2014 EROS E KAIROS
 Evento per dare voce alla poesia delle donne. Non solo: un momento in cui bellezza e storia si fondono insieme per un attimo fuggevole e magnifico.
Questo è EROS E KAIROS, primo Festival Internazionale di poesia femminile promosso dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia in Roma e prodotto con il sostegno delle Fondazioni CariCiv, CariVit e in collaborazione con MACHAS creative consultancy di Londra. Un happening di parole, musica, canto che percorrerà luoghi antichi ed evocativi: nella suggestiva cornice del Ninfeo di Villa Giulia con poesia, musica, danza e arte digitale, ma anche al Palazzo Brugiotti di Viterbo con poesia e ambiente, e nello scenario archeologico delle Terme Taurine a Civitavecchia, con la poesia performativa.
Il programma di EROS E KAIROS, ideato e diretto artisticamente dalle poetesse Dona Amati e Monica Maggi, comprende personaggi di spicco e nomi di altissimo rilievo culturale internazionale: Marcia Theophilo (scrittrice brasiliana, con la sua poesia civile per l'ambiente, candidata Nobel per la letteratura), Joumana Haddad (scrittrice libanese, tra le prime a dar voce all'erotismo delle donne arabe), Maram Al Masri (voce poetica e civile siriana, da tempo esule a Parigi), Dushka Vhorac (scrittrice e giornalista di lingua serba, attiva per i diritti delle donne). Illustre anche il “cast” poetico delle voci poetiche italiane: Gabriella Sica, Rosaria Lorusso, Maria Grazia Calandrone, Tiziana Cera Rosco, Letizia Leone, e molti altri nomi di spicco.
Anche le presenze maschili sono di tutto rispetto: tra gli altri Lello Voce, dal 2001 ideatore del primo Poetry Slam nazionale, Marco Cinque e il suo gruppo poeticomusicale, Dante Maffia, candidato al Premio Nobel per la letteratura, Carlo Bordini e il giornalista Rai Ennio Cavalli.
Sabato 8 giugno, a dare il benvenuto a Roma alle voci internazionali, vi sarà Serena Dandini.
Il fotografo Dino Ignani inaugurerà la mostra Scrivere con la luce: ritratti di poete, omaggio alle protagoniste della poesia contemporanea.
Il Festival EROS E KAIROS sarà anche aperto alle case editrici, che domenica 8 giugno esporranno nello spazio di Villa Giulia, e ospiterà un premio letterario rivolto al pubblico. È stato contestualmente bandito, infatti, il concorso poetico EROS E KAIROS (http://www.fusibilia.it/?p=2659) destinato ai nuovi talenti poetici femminili. Sarà Beppe Costa, poeta e sostenitore della Legge Bacchelli, a consegnare il premio alle vincitrici (una pubblicazione edita da FusibiliaLibri).


EROS E KAIROS
IL PROGRAMMA


Roma, 7 giugno 2014
Ninfeo di Villa Giulia ore 20,00 – 24,00
20,00 Apertura della manifestazione e stand case editrici
20,10 Saluti istituzionali
20,20 Inaugurazione mostra fotografica di Dino Ignani
Scrivere con la luce: ritratti di poete
20,40 Poesia e impegno: adiacenze poetiche
Joumana Haddad (Libano)
Gabriella Sica
Rosaria Lo Russo
Dante Maffia
Carlo Bordini
21,30 Poesia e vocalità
Tomaso Binga
Pilar Castel
22,10 Live performance
Leonardoworx
Interactive art
22,25 Danza e poesia
Marialuisa Sales e Neriene
Poesia su Danza Sacra dell'India Bharata Natyam
22,40 Poesia della musica
Giuliana De Donno
arpista
22,55 Poesia intermodale
Laura Cingolani
Sonata n.2 per Graphemium, poesia sonora digitata.
23,10 Poesia scenica
Nina Maroccolo
Giunse lo raggio - Canto per voce nuda
23,25 Canto armonico
Mauro Tiberi
Canto armonico e difonico
20,00-24,00 Letture diffuse
da Saffo e le altre, voce di Marzia Spinelli
Degustazione offerta da Associazione Nazionale Donne del Vino - Delegazione del Lazio
20.6.14
 

BRECHTSKABARET

Teatro del Quarticciolo 28 Maggio 2014
 BRECHTSKABARET
con Sarah Biacchi e Davide Strava
violoncello Giovanna Famulari
pianoforte Ivano Guagnelli
regia Davide Strava
Un viaggio musicale attraverso le maggiori canzoni di Kurt Weill. L'attualità dei testi di Brecht è oggi potente motivo di riflessione sulla nostra situazione civile, ma vengono proposti in uno sfolgorante tempo musicale che ricorda gli anni '30 e '40 della Germania. Repertorio frequentato da Ute Lemper, Milva e Giorgio Strehler Brechtskabaret è una rilettura testuale che al brillante ritmo dello swing ci fa riflettere e domandare cosa sia realmente cambiato. Jenny dei pirati, Maria Sanders, la canzone di Salomone, Surabaya Johnny, e mille altri personaggi dell'opera da tre soldi sono inseriti in una pungente critica sociale che i quattro interpreti portano avanti con ironia e leggerezza.
19.6.14
 

Collettivo Internoenki

Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
 Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani. Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.


COLLETTIVO INTERNOENKI
Un collettivo autogestito e indipendente, diretto da Terry Paternoster. Una drammaturgia inedita, che non insegue regole conclamate. Un teatro dissacrante e 'politico' che parla di 'fatti': Un teatro ignorante, scortese, rinnovato e 'in-civile'. Vincitore del Premio Scenario per Ustica 2012.
18.6.14
 

La prima cena

Incontro con la compagnia



Castrovillari, Teatro Sybaris 29 Maggio 2014 LA PRIMA CENA
 TEATRINO DEI FONDI
di Michele Santeramo
regia Michele Sinisi
con Mauro Barbiero, Silvia Benvenuto, Anna Dimaggio, Matias Endrek, Alberto Ierardi e Silvia Rubes
scenografie Federico Biancalani
costumi Anna Dimaggio
tecnica Angelo Italiano
assistente alla regia Rosa Iacopini
organizzazione Serena Genero
comunicazione e grafica Cristiano Minelli e Gabriel Storher
direttore di produzione Enrico Falaschi
con il sostegno della Regione Toscana
L’incontro tra due fratelli e una sorella un mese dopo il funerale del proprio padre. Si incontrano nella casa in cui il padre ha vissuto sino agli ultimi giorni di vita, per conoscere l’eredità che spetta loro. Arrivando in compagnia delle proprie mogli e mariti per condividere la scoperta, verranno a conoscenza di un’altra eredità fatta di storie personali mai condivise, ora troppo ingombranti in un tempo che non sorride più.
La consuetudine ad aspettare i momenti migliori per tirare tutto fuori ha logorato gli anni migliori che ora, nella casa, si riprendono il resto che gli spetta: quello delle confessioni intime, dei desideri non espressi e del coraggio scomparso. L’unica possibilità per i protagonisti sarà quella della fortuna che il padre sembra abbia voluto lasciare come ultima possibilità di riscatto in un presente in cui fuori gli fa eco la guerra, quella di cui ogni giorno sentiamo vicino l’inizio
18.6.14
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NAMUR (O DELLA GUERRA E DELL’AMORE)

Incontro con la compagnia


Castrovillari, Sala 14, 29 Maggio 2014
NAMUR (O DELLA GUERRA E DELL’AMORE)
TEATRO KISMET OPERA
di Antonio Tarantino
regia Teresa Ludovico
con Teresa Ludovico e Roberto Corradino
spazio scenico e luci Vincent Lounguemare
costumi Luigi Spezzacatene - realizzazione Artelier
collaborazione al movimento Elisabetta Di Terlizzi
assistente alla drammaturgia Loreta Guario
tecnico suono e luci Gianvito Marasciulo
distribuzione Anna Maria Giannone
La storia di una donna che sceglie di rinunciare alla tranquilla finzione della vita domestica per seguire una libertà che paga a caro prezzo. Un affresco visionario che evoca paura, coraggio, ribellione, sottomissione, verità, violenza, tenerezza, odio, amore e la guerra con il suo odore, i suoi colori, le sue battaglie, la sua geografia che demolisce ogni costruzione, ogni ordine, ogni grado, ogni certezza.
E’ il 19 giugno 1815. L’armata francese è in rotta. Napoleone fugge verso Parigi. Namur, ormai un paese di retrovia, è percorso dalla soldataglia inglese e prussiana che, casa per casa, cerca i nemici. È notte. In una capanna fuori Namur, Marta, una vivandiera imperiale non più giovane, sta facendo l’amore con Lucien, un imberbe fantaccino che alle pressanti richieste di conferma d’amore da parte della donna cercherà di fuggire con imbarazzo. I loro dialoghi crudeli con la loro bruciante universalità, travalicano la capanna di Namur e risuonano nell’immensità della notte che si popola di Storia.
18.6.14
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Discorso celeste

Incontro con la compagnia



Teatro Sybaris Castrovillari 30 Maggio 2014 DISCORSO CELESTE
 E/FANNY & ALEXANDER/LORENZO GLEIJSES/MIRTO BALIANI
ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani
drammaturgia e costumi Chiara Lagani
musiche Mirto Baliani
immagini video ZAPRUDERfilmmakersgroup
regia, scene e luci Luigi De Angelis
con Lorenzo Gleijeses
e con la voce di Geppy Gleijeses
movimenti di scena Marco Cavalcoli
realizzazione scenotecnica Nicola Fagnani, Giancarlo Bianchini
promozione e ufficio stampa Paola Granato
logistica Fabio Sbaraglia
amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza
produzione E / Fanny & Alexander
si ringraziano Geppy Gleijeses e Rachele Giovannetti
«Siccome respiriamo tutti, tutto il tempo, è sbalorditivo quando qualcuno ti indica come e quando devi respirare. Non è come dormire. Né la sua voce si modifica o sembra ritirarsi. È lì, parla con calma, e anche tu»
(David Foster Wallace)
«Beati coloro che senza aver visto hanno creduto»
(Vangelo secondo Giovanni)
Discorso Celeste mette in scena un dialogo surreale e impossibile tra figlio e padre, atleta e allenatore, giocatore e voce guida del gioco. A partire da una logica da videogame giocata sulla retorica del discorso sportivo e costruita su piú livelli, Lorenzo Gleijeses incarna qui un avatar composito alle prese con una paradossale domanda sulla fede. Nell’epoca dell’ “evaporazione del padre” è ancora possibile credere? Sospeso tra mondi virtuali, Patrie perdute e Paradisi artificiali il figlio offre al padre la sua misteriosa risposta.
Il testo dello spettacolo contiene una citazione da Visioni di Gesù con Afrodite di Giuliano Scabia, messo in scena da Geppy Gleijeses nel 2006. In scena era il figlio Lorenzo nei panni di Gesù. Si ringrazia Scabia per la gentile concessione.

fannyalexander.org
e-production.org
18.6.14
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Tutto è bene quello che finisce

Incontro



Sala 14, Castrovillari 31 Maggio 2014 TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE
(tre capitoli per una buona morte)
Capitolo uno – L’anarchico non è fotogenico
QUOTIDIANA. COM
di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna
In collaborazione con Armunia/Festival Inequilibrio La Corte Ospitale-progetto residenziale
Due cow-boy, due improbabili danzatori, o forse solo due esseri in bilico ai limiti del paradosso che pronunciano il loro bà-sta ! Un’esclamazione forte che traccia il confine dell’opportunità o della sopportazione e genera una cesura fra presente e futuro.
Due figure che attraversano ciò che necessita di essere ripensato, dal rapporto con la morte a quello con la bellezza, dal senso del teatro alla sua relazione con lo spettatore. Dove si colloca oggi il teatro contemporaneo, in quale organo del corpo sociale? Nella mente o nello stomaco, in attesa di essere digerito? O tenta acrobaticamente una sintesi che appaghi l’una e l’altra istanza?
Un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.Uno spettacolo che sfiora il surreale per far risaltare il reale, che tenta di distruggere le vecchie strutture e di realizzare nuove combinazioni, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo,
18.6.14
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Due tempi_Studio Secondo

Protoconvento Castrovillari 31 Maggio 2014 DUE TEMPI_STUDIO SECONDO
 a cura di Three Minutes Ago
La percezione instabile e sensibile dello spettatore nei confronti di uno spazio, di un oggetto, di un materiale: l’oggetto in considerazione è il corpo di due performers nascosto tra gli strati di materiale. Lo spazio in questione richiama quel momento temporale che c’è tra gli ultimi attimi di buio nella notte e le prime luci e bagliori del mattino. Che cosa è disposto ad osservare lo spettatore? Cosa il suo occhio è in grado di percepire?
18.6.14
 

Very Smart

Teatro Tordinona 3 giugno 2014
VERY SMART
spettacolo KataLAB 2014
con:
Giovanni Di Prizito, Sonia Fiorentini, Sabina Marianelli,
Laura Mariottini, Eleonora Paris, Laura Toro
drammaturgia e regia: Elvira Frosini
in collaborazione con Daniele Timpano
Il tempo come elemento che sfugge e materia prima della vita che manca, unità di misura ormai deformata della vita. Il “tempo reale” come condizione che congela la vita ad un istante ossessivo.
Sul palcoscenico, un luogo di per sé privo di tempo, o meglio un luogo in cui viene creato un altro tempo, i sei performer incarnano ritmi di vita ossessivamente costretta entro una velocità che non dà tregua, alla costante ricerca di “esistenza”, nel costante tentativo di dare senso ad una realtà confusa, sovraffollata, sfuggente, in cui conta essere presenti e soprattutto “rappresentarsi”. Una vita ridotta un po’ alla “fiction” di se stessa, in cui è difficile riconoscere che forse si è lanciati ossessivamente verso un precipizio.
“Noi arriviamo prima, la vita accade dopo”
16.6.14
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Demix

Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.
Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.

DEMIX
DeMix nasce nel 2008 dall’iniziativa di due fratelli, Paolo e Roberto Di Maio, l’uno drammaturgo e creativo pubblicitario, l’altro attore di teatro e tv. I lavori DeMix sono commistione naturale di diverse arti, dalla video arte alla musica, dalla psicologia all’arte contemporanea.
16.6.14
 

La valigia con le scarpe

Teatro Biblioteca Quarticciolo 29 maggio 2014 La valigia con le scarpe "Rassegne in viaggio 2013/14" Casa dei Teatri Teatro canzone “Musica e parole” di e con Cassandra Raffaele e con Giovanni Arezzo, Antonello Giordano, Massimiliano Coria Leave srl Uno spettacolo dall’animo viandante, tutto da ascoltare e vedere, che racconta di transizioni emotive tratte dall’album omonimo di debutto di Cassandra, tra suoni indie-folk, contaminati da swing, carillon, e atmosfere cangianti, a tratti energiche ed ironiche, a tratti intime e naif. I testi, alcuni sognanti e leggeri, omaggiano la bellezza dell’arte valorizzandone il potere d’immortalità, altri enunciano e sdrammatizzano, con ironia, i malesseri di una società di finti superuomini e super donne, dove l’amore traspare in tutta la sua debolezza e insicurezza. Sul palco, accanto a Cassandra, ci saranno il giovane cantattore Soulcè e gli Swing The Blues.
16.6.14
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Testaccio spara

Teatro Due 2 Maggio 2014 “TESTACCIO SPARA”
 di Massimo Mirani
Regia Sandro Torella
con Massimo Mirani, Sandro Torella e Aurora Kostova
Aiuto regia Ludovica Ottaviani Max e Walter. Due uomini di due generazioni diverse che hanno come comune denominatore i film poliziotteschi degli anni 70 dove Franco Nero e Maurizio Merli ripulivano le città da tutti i malviventi in un susseguirsi interminabile di stragi, inseguimenti su Alfette e rapine a mano armata..
Max è un vecchio che ha sul volto le rughe di mille battaglie: quelle finte dei set e quelle vere della lotta armata. Dalle luci di Cinecittà alle vacanze in Irlanda ad imparare dai combattenti dell’IRA le basi della guerriglia urbana. Questo il suo percorso. Incrocia sulla sua strada Walter, un giovane appassionato proprio di quel genere di film e che vede Tomas Milian come un idolo. Il confronto tra di loro sarà aspro proiettando gli spettatori in una non epoca a cavallo tra gli anni 70 ed oggi. Ad esaltare l’aspetto onirico giova la presenza femminile di Katia, madre di Walter ed ex amante di Max. Una figura femminile particolare, sexy ma volutamente svampita, come lo erano spesso le protagoniste di quel genere di cinema.
16.6.14
 

La più grande storia d'amore mai raccontata

Teatro Belli 1 giugno 2014
LA PIU’ GRANDE STORIA D’AMORE MAI RACCONTATA
DA “LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA” DI S. ZWEIG
adattamento e regia di Marco Maltauro
con Cristian Giammarini
Un amore assoluto, illimitato, irraggiungibile. Una donna che per anni e anni, fino alla fine, dedica il suo amore a un unico uomo senza che lui lo sappia mai. Os-sessione, delirio, isteria, ma anche qualcosa di molto vicino a noi, molto comune e conosciuto: di-struggimento per amore impossibile. In questa versione teatrale chi narra è un attore che sostanzialmente “non crede” alla storia, che la giudica eccessiva, e però, poco a poco, finisce per caderci dentro, travolto dall’emozione. Da qui la possibilità che il racconto di Zweig ci coinvolga, ci commuova, ci spaventi, perché se d’amore non sempre si muore, ci si può comunque ammalare gravemente.
Una produzione Officina Concordia e a.Artisti Associati Gorizia
10.6.14
 

ART18COMMA1

Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani. Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro. 

ART18COMMA1
 Nasce nel 2009 a Roma da un gruppo di giovani tra i 20 e i 26 anni diplomati alla Scuola Internazionale di teatro di Roma e conducono una ricerca sul teatro d’immagine, partendo dalle possibilità e potenzialità dell’oggetto in rapporto all’attore cercando di creare suggestioni poetiche.
10.6.14
 

Luigi Fontanella

Biblioteca Rispoli 26 maggio 2014 Luigi Fontanella
 per la rassegna Bibliopoesie, un ciclo di incontri dedicati ai poeti contemporanei e agli amanti della poesia, il poeta Luigi Fontanella legge e discute il suo libro recente Disunita Ombra (Archinto,RCS, 2013). Presentazione di Filippo La Porta. Coordinamento di Roberto Piperno.
6.6.14
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Ginkgo

GINKGO, un progetto di Resilienza Artistica

All’interno della programmazione di Q44 - 70° Commemorazione del Rastrellamento del Quadraro (1944-2014) il progetto Ginkgo ha disseminato in spazi sia pubblici che privati del quartiere i lavori di quattordici artisti: Paolo Assenza, Arianna Bonamore, Paolo Dore, Luca Grechi, Marta Mancini, Anahi Angela Mariotti, Tommaso Medugno, Franco Ottavianelli, Gino Piacentini, Julie Poulain, Nicola Rotiroti, Germano Serafini, Simone Tso, Daniele Villa. Un gruppo nato da incontri, amicizie e conoscenze sedimentate: la maggior parte di loro vive o ha radicato il proprio studio d’artista tra il Quadraro e Torpignattara, creando atelier condivisi come Off1c1na e Studio 54. I Ginkgo Biloba (o Ginkgo) sono alberi molto rari da incontrare in Italia quanto straordinari per le loro caratteristiche: riconosciuti come fossili viventi, unici sopravvissuti della famiglia dei Ginkgoinae, risalgono a oltre 250 milioni di anni fa, prima della comparsa dell’Uomo sulla Terra. Pressoché sconosciuti in Europa fino al XVIII secolo, in Cina e Giappone sono considerati invece da secoli alberi sacri simbolo di forza e longevità, capaci di sopravvivere nel 1945 allo scoppio della bomba atomica di Hiroshima, rigermogliando poco tempo dopo. All’interno del Quadraro ne sorgono numerosi esemplari lungo un intero viale, via dei Lentuli, che resistono al tempo e all’incuria. Partire dal Ginkgo Biloba significa cercare di confrontarsi in maniera poetica e stratificata – ma non per questo meno concreta – con il tema della Resistenza, colonna portante di Q44: una rassegna simbolo di un quartiere che da anni mantiene viva non soltanto la sua memoria, ma anche la propria ricettività culturale. La capacità del Ginkgo Biloba di sopportare eventi traumatici esterni, riadattandosi al contesto in tempi rapidi (e migliorando la propria condizione), ha portato la definizione del progetto Ginkgo verso il concetto di ‘resilienza’. Un termine denso e stratificato (con declinazioni che vanno dalla psicologia alla fisica, spaziando per l’ecologia e l’informatica) che, forse più di resistenza, riesce a racchiudere una riflessione che parte dalla memoria storica per approdare alle necessità dell’oggi, all’emergenza del quotidiano, con particolare attenzione al rapporto tra Arte e contesto urbano. Quella che potrebbe definirsi ‘attitudine resiliente’ concentra le proprie energie sul fare e sulle potenzialità delle possibili soluzioni pratiche, sul qui e ora, sulla collaborazione creativa di tutti i soggetti all’interno di una data comunità.* I lavori dei quattordici artisti coinvolti in Ginkgo – interventi estemporanei o semipermanenti che abbracciano varie definizioni: site-specific, partecipativi, community-oriented – si allacciano alla memoria storica del quartiere, alla Resistenza e in particolare intorno ai drammatici fatti del 17 aprile 1944, quando quasi mille uomini tra i 16 e i 55 anni furono catturati da alcune truppe militari tedesche e deportati nei campi di concentramento. La loro resilienza sta nella capacità di adattarsi in maniera attiva, creativa, sostenibile e concreta al territorio; ma soprattutto risiede nel loro essere frutto di un incontro, del confronto e della collaborazione con tutte le parti coinvolte, in primis con le realtà associative e gli abitanti del quartiere.
6.6.14
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Parlami d'amore

Teatro dell’Orologio 20 maggio 2014
Quinta Parete (Reggio Emilia) presenta
Parlami d’amore
di Francesca Gerli
regia Fadia Bassmaji
con Enrico Lombardi, Elisabetta Mossa
cast tecnico Fadia Bassmaji
Prendendo in prestito parole letterarie da Shakespeare, spunti cinematografici da Woody Allen e spartiti musicali di Guccini, in un mosaico di citazioni popolarmente note, talvolta ricercate, una coppia di amanti si atteggia ad archetipo, cavalcando le epoche. Eppure essa rimane composta dai volti di comuni ragazzi d’oggi, e le parole iniziali alla «Tanto gentile e tanto onesta pare» non possono reggere gli slanci danteschi, risultando a tratti smielate, anche inverosimili per descrivere un incontro casuale per strada. O forse davanti a questo sentimento si diventa tutti un po’ poeti. Per lo meno all’inizio.
6.6.14
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Le monologhe

Teatro Agorà 23 Maggio 2014 “LE MONOLOGHE”
di e con Angela Calefato.
Alle luci Erika Barresi.
Un facile exploit di risate per un’ora di buon teatro cabarettistico. Tre monologhi per tre celebrità: la delirante Lory, balzata sulle pagine della cronaca mondiale tanti anni fa per un bizzarro e crudele atto di follia femminista che le è valso per sempre il titolo di eroina da emulare L’irriverente Trudy, reale personaggio romanzesco che ha reso piccante uno dei più famosi testi scolastici della letteratura italiana La genuina Concetta, musa ispiratrice di una famosissima canzone d’autore e al centro, da oltre 50 anni, di contrastanti opinioni sulla presunta identità. Cosa accomuna questi importanti personaggi che hanno lasciato un segno nella storia? Perché hanno la necessità di salire sul palco? Si sentono forse vittime di un' immaginario collettivo e di un ruolo attribuito che non hanno scelto? Una cosa è certa. Lory, Trudy e Concetta attireranno l'attenzione e il sorriso del pubblico nel tentativo di riproporsi nelle vesti di nuove muse.....
5.6.14
 

Il dolce mondo vuoto

Teatro Tordinona 23 Maggio 2014 "IL DOLCE MONDO VUOTO"
 testo e regia Francesca Staasch
con Lino Guanciale
"Avete mai voluto essere invisibili?
Vi siete mai domandati di cosa muoiano gli animali selvatici?
Avete mai pensato a come sarebbe andata la semifinale di coppa del mondo Italia – Polonia del 1982 se Boniek non si fosse fatto squalificare?
In scena un uomo col dono dell’invisibilità e un bambino che cerca di rimettere a posto i pezzi dell’ultima estate della sua infanzia. In un unico corpo si anima una storia così assurda che forse è proprio vera.
Siamo all’inizio degli anni 80 e dentro le dinamiche di una strana famiglia.
Ma siamo anche al di fuori del tempo e dello spazio, nei luoghi dove solo l’uomo invisibile può addentrarsi."
5.6.14
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Pensare lo spettacolo. Michele Galdieri tra Eduardo e Totò di Guido Di Palma

Casa dei Teatri, Villino Corsini 25 maggio 2014 presentazione del libro “Pensare lo spettacolo. Michele Galdieri tra Eduardo e Totò di Guido Di Palma” una ricostruzione attenta e partecipe in cui l'autore "racconta" una stagione straordinaria, quella del teatro leggero italiano. Attraverso i documenti, le lettere, i copioni, gli appunti, i disegni e le fotografie dell'archivio di Michele Galdieri, il più rappresentativo autore italiano di riviste tra le due guerre, si configura un paesaggio di invenzioni sceniche e modelli produttivi in continua metamorfosi incontrando, tra le altre, le figure di Totò, Eduardo, Anna Magnani, Wanda Osiris. Con l'autore sono presenti: Antonio Audino, critico teatrale; Roberto Ciancarelli, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; Ferruccio Marotti, Prof. Emerito Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; il gruppo Interno Enki con una partitura sonora per coro elaborata a partire da un monologo in latino maccheronico di Michele Galdieri scritto per Eduardo De Filippo, modera Paolo Ruffini.
5.6.14
 

Tortuga

Teatro Cometa Off 22 Maggio 2014 LISA -
Libere Iniziative Speciali Azzardate presenta
“TORTUGA”
 di Lorenzo Gioielli
regia Virginia Franchi
con Lorenzo Gioielli e Andrea Monno
Elaborazioni sonore Gianni Salinetti
Scenografia Claudia Cosenza
Costumi Alessandro Fusco
Disegno luci Alessio Pascale
Ufficio stampa OFF ROME Giulia Taglientie Tiziana Cusmà
Foto di locandina Fabio Ciarrocchi
Video e foto di scena Elisabetta di Salvo
Organizzazione Giorgia Mordanini e Anna Veronica Vinciguerra
“Ne lo tempo che era o chello ca verà remanerà n'ommo e na tortuga. Ca si loquano 'ndosso de recipro pe scoprì a significanza de la vita de chelli e de omnia, le luci in de cielo e de ommi e anime su la tera. E a significanza, quanno che lo racco se sfinisce, la troveno”. Bra. TORTUGA è la storia dell'ultimo uomo sulla terra, Marcus, e dell'ultima tartaruga mutante, Tortuga. Tutte le altre creature viventi sono morte, di noia. L'antidoto alla morte è per loro il racconto, continuo e incessante. Si conoscono e si ridefiniscono, nell' essere distanti, ma complementari. Cercano i loro simili, ma trovano la Donna che vola, il Gigante e il Microbo, bizzarre creature con cui non riescono a interagire, ma che devono affrontare, come prove di un gioco da superare, verso il traguardo. Tortuga e Marcus coabitano uno spazio surreale, intricato, groviglio di malinconia e speranza. È un mondo estinto, che sopravvive attraverso le loro misere vicende, ora eccezionali perché la loro narrazione è rimedio alla morte stessa. Così come eccezionali sono loro due, eroi del nulla, del parlarsi addosso, dell'oltrepassare ogni sorta di pudore comunicativo, dell'essere gli ultimi rimasti, e della grandezza del destino che li attende. Il sentiero di racconti intessuto da Tortuga e Marcus è un'esplorazione del linguaggio, attraverso la lingua stessa, una riflessione sulla parola e sul teatro che su essa si fonda. Dalla parola l'immagine, in uno sviluppo dell'immaginazione, più che nel riconoscimento di segni della scena.
La storia di TORTUGA è una possibilità, un viaggio attraverso aneddoti e ripetizioni emotive, tra ricordi che si rincorrono e che nella ciclicità del continuo manifestarsi tracciano una direzione di significato dell'esistenza.
5.6.14
 

Mandy Nebraska

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

Mandy Nebraska
di Flaminia Chizzola
regia Roberta Guccione
con Roberta Guccione
cast tecnico Flaminia Chizzola
Ciao splendore come stai?
Mandy è una donna di mezza età. E' una bimba. E' un' immensa solitudine. E' il disperato bisogno di esserci. Il personaggio appare come il cliché della donna rifatta, in competizione con il mondo, sempre migliore, più grande e più scintillante di lei piccola e invisibile; un mondo che non esita a lasciarla indietro. Ho provato ad esplorare ed ironizzare sull'idea di femminilità partendo da quella che, forse per me, è una prima chiave di accesso: il gioco. Si andava delineando così, attraverso l' uso iperespressivo del corpo e della voce, un personaggio grottesco, al limite del clown. Mandy è sempre a posto, strabordante e perfetta, comica e patetica nei suoi ostinati tentativi di attirare l’attenzione degli altri puntando tutto sul suo aspetto fisico. Durante il lavoro è stato materiale da aprire e trasformare: le ripetizioni del testo e i colori, le metafore e i continui richiami alla carrozzeria di un’auto da corsa che non può fermarsi, o di una donna che col suo "Bruum" deve scaldare di continuo il motore della propria femminilità per potersi percepire. Quello che all'inizio appare come un gioco man mano si consuma sino ad esaurirsi lasciando la miseria e il dramma di una donna che come una bimba incapace di arrivare a toccare i pedali di un' auto, non arriva a toccare il motore della propria esistenza.
5.6.14
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Le canzoni di Pasolini

Rotonda del Palazzo delle Esposizioni 17 Maggio 2014
 Le canzoni di Pasolini concerto in occasione della Notte dei Musei
con Aisha Cerami e Nuccio Siano
e con Andrea Colocci contrabbasso
Roberto Marino pianoforte e arrangiamenti
Salvatore Zambataro fisarmonica e clarinetto
aiuto regia Anna Maria Loliva
regia Nuccio Siano
una produzione Associazione Culturale e-performance
Pasolini raccontato con leggerezza, attraverso il suo amore per la musica e la parola, alta e popolare. Si può scoprire la personalità di questo immenso artista anche attraverso le sue passioni e aldilà della letteratura, del cinema e del teatro: recuperando e restituendo al pubblico la modernità e la musicalità dei suoi versi, in particolare quelli composti in forma di canzone. Le voci di Aisha Cerami e Nuccio Siano si fanno interpreti del ricco e variegato rapporto di Pasolini con la musica o, meglio, con la canzone. Canzoni scritte per il cinema, canzonette scritte tanto per divertirsi, poesie messe in musica, firmate da artisti eccellenti quali Morricone, Umiliani, Piccioni, Endrigo, Modugno, Hadjidakis, Fusco e De Carolis, oltre allo stesso Roberto Marino. Uno spettacolo appassionante con musica eseguita dal vivo a far da complemento alle parole e da contrappunto alle immagini proiettate.
5.6.14
 

Atridi/Metamorfosi del rito

Incontro con la compagnia



Castrovillari 30 Maggio 2014 ATRIDI / METAMORFOSI DEL RITO PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA ATRIDI/METAMORFOSI DEL RITO (105’) prima nazionale – prenotazione obbligatoria con Davide Giglio, Giorgia Coco, Ksenija Martinovic, Camilla Sandri, Matteo Rocchi,Virginia Ruth Cerqua. elaborazione e regia Giorgia Cerruti contributi da Hofmannsthal, Yourcenar, Eschilo, Sofocle, Euripide, Maraini, Manfridi, Giraudoux, Kane, Sartre, Pasolini. realizzazione scene e costumi Atelier Pcm – Gaia Paciello realizzazione scene e luci Atelier Pcm – Riccardo Polignieri PROGETTO 2014-2016 Il Viaggio degli Atridi in coproduzione con Europe&Cies/Festival Printemps d’ Europe-Lyon, Teatro Abitato-Teatro Comunale di Avigliana, Festival Benevento Città Spettacolo con il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia in collaborazione con Circuito Piemonte dal Vivo in partenariato con Alliance Française. Una riflessione sui rapporti familiari nell’ attimo esatto in cui degenerano, collassano, trasformano la forza proficua dell’amore in incontrollata passione; la voglia di interrogarsi sul limite che sancisce la separazione dell’Eros dai legami di sangue. Un voluminoso affresco di famiglia rappresentato dagli Atridi, nel quale è possibile scorgere la piccola e la grande storia dell’umanità e una parte di noi stessi in ogni vissuto dei protagonisti. I legami familiari tra gli Atridi sono incisi nella nostra memoria collettiva come archetipi poiché evocano amori sconfinati tra padre e figlia, lutti che la memoria non supera, segreti che le crepe dei muri a stento trattengono, solitudini imposte che gridano vendetta. Le vicende degli Atridi rivelano il dramma di tutti, con una temperatura vitale che allerta la coscienza personale e collettiva. Cuore artistico del progetto “Il viaggio degli Atridi”, un’indagine etica ed estetica sulla verità nella finzione che dichiara una teatralità ostinatamente tesa a veicolare un senso attraverso l’emozione.
4.6.14
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Pensare con la testa di un altro

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

Pensare con la testa di un altro
Nogu Teatro
scritto e diretto da Cristiano Vaccaro
con Ilaria Conti, Carlo Maria Fabrizi, Ilaria Manocchio
cast tecnico Marco Sgrò

Ti ho sempre detto che le conseguenze del pensare con la testa di un al¬tro erano fatali per l'umanità, e che l'umanità non avrebbe mai potuto liberarsi da tutto questo.
Siamo troppo abituati a pensare con la testa di un altro… A questo punto meglio iniziare ad allenarsi fin da bambini, nelle scuole! Una madre consiglia alla figlia di proporre l’esercizio a scuola: cominciare a pensare con la testa di un altro. Iniziano tutti a staccarsi la testa. Bidelli, maestre, la direttrice, gli alunni … Cosa succederà? E quando arriveranno i genitori all’uscita della scuola come la prenderanno? “Pensare con la testa di un altro” è un progetto di ricerca vocale. Prendendo spunto da alcuni brani di Rodrigo Garcia, Cristiano Vaccaro ne fa un estratto, riadattando e smembrando il testo come un impianto musicale jazzistico in cui gli attori sono veri e propri strumenti da voce. Il brano è stato mescolato, rotto e recuperato sino ad ottenere quello che potremmo definire un concerto per voci che vuole avere immagini e visioni di impatto immediato con lo spettatore. La struttura generale cerca di mantenere il profilo di rottura del pezzo originale. I tre attori in scena giocano il brano dividendolo in schegge che riacquistano senso soltanto nell’accostamento apparentemente casuale.
3.6.14
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Nessun dorma

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

Nessun dorma
scritto, diretto e interpretato da Lorena Ranieri
Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere.
Ci sono luci e ombre nel nostro mondo, molte ombre sono scomparse, altre persistono, alcune rinascono. In 68 stati nel 2014, nei sognati Usa, in Africa, India e Cina e perfino nella paradisiaca Giamaica, la pena di morte è ancora prevista dal codice penale e regolarmente utilizzata. E questo, bisogna ammetterlo, non ci fa alzare dalla sedia in preda allo stupore. “Nessun dorma” è il racconto di tante vittime di leggi e pene assurde, viste per la prima volta con verità da due donne italiane qualsiasi, nostra mamma, nostra sorella, noi. Se il teatro, infatti, è mosso dalla necessità di raccontare storie, di illuminare spazi scomodi a tutti, allora è necessario che ci ricordi le cronache tragiche di ogni giorno, che le veda assurde e straordinarie, perché noi forse siamo già abituati a vederle. Ed è ancora più urgente indagare il perché della nostra indifferenza. Davanti al solito telegiornale Rosanna e mamma Adele sorseggiano un caffè dolcissimo, parlano di amore, di matrimonio, si scontrano sulle loro differenti opinioni, poi, come spesso accade, la cronaca del tg le ammutolisce. Cosa fare dopo?
3.6.14
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Microstorie

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

Microstorie
QFC Teatro
di Manuela Moresco
regia di Daniele Marcori
con Susanna Cantelmo e Daniere Marcori
cast tecnico Manuela Moresco
Microstorie - Piccoli episodi che vale la pena raccontare.
C’è chi ama raccontare le storie ad occhi aperti, Microstorie ama giocare con le storie ad occhi chiusi per portare tutti noi dentro un mondo poco probabile e quasi impossibile.Piccoli momenti di vita quotidiana acquistano improvvisamente colori mai visti prima, linguaggi e conversazioni che si vivono dentro i sogni, sfumature magiche, ironiche, poetiche e preziose.Perché dentro una piccola storia, come dentro una piccola palla di vetro, si nascondono milioni di possibilità, reali e irreali, di mondi conosciuti o ancora da esplorare. Microstorie fa dell’improvvisazione la chiave dei vostri sogni, piccoli o grandi che siano.
3.6.14
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1970

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

1970
scritto, diretto e interpretato da Pierluigi Littera
La famiglia, Tarcisio, la galera… e un paio di stivali di pelle con il tacco che sono la fine del mondo...
La storia di un uomo, un emarginato, un ragazzo di borgata ingenuo e sognatore; un passato di violenza, passioni, rinunce ed ignoranza; un uomo che si racconta senza alcun secondo fine, nudo e crudo come la sua misera esistenza.
3.6.14
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Ivan e il Diavolo

Recensione dello spettacolo su Guffeto.it

 Teatro Belli 24 Maggio 2014 IVAN E IL DIAVOLO
 Il Mistero del Doppio nei Fratelli Karamazov
da Feodor Dostoevskij
uno spettacolo di e con
Alberto Oliva e Mino Manni
costumi: Marco Ferrara
assistenti alla regia: Silvia Marcacci e Silvia Girardi
disegno luci: Alessandro Tinelli
E’ un testo che svela un lato insolito di Dostoevskij, capace qui di unire battute di grande comicità e situazioni perfino grottesche a una riflessione profonda e spietata sulla perversione umana e l’orrore che nasce nell’uomo quando comprende che il male in sé è seducente, endemicamente parte del proprio essere. Affronta l’ ingiustizia del male rivolta verso vittime inermi come i bambini, costretti a pagare l’oscurità della natura umana.
Il giovane Ivan si confronta con il lato oscuro della propria anima, alle prese con un diavolo sorprendente e imprevedibile, in un dialogo estremo, di straordinaria potenza verbale: "Il diavolo e Dio sono sempre in lotta tra loro, e il campo di battaglia è il cuore dell'uomo".
3.6.14
 

S/Piazzato Bianco: terza edizione

Teatro Tordinona 17 Maggio 2014 S/Piazzato Bianco: terza edizione
 raccolta di monologhi di nevrosi metropolitane, di Francesca Staasch.
Monologhi, letture e cazzeggio - testi nuovi e grandi classici - con l'incursione di Giuseppe Gandini con il suo "Fiorella"
con
Linda Di Pietro
Alessandro Epifani
Giuseppe Gandini
Gianantonio Martinoni
Luisa Merloni
con la partecipazione speciale di
Draco Pittsburgh e Gianni Gitti
3.6.14
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Parole troppo lunghe

Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
 Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.

Parole troppo lunghe
Teatro dell'Osso
scritto e diretto da Mirko Di Martino
con Titti Nuzzolese, Nello Provenzano
La verità giace sul fondo.
La memoria e l'identità. Oppure, se volete, la memoria è l'identita. Emma ha perso la memoria e cerca faticosamente di ritrovare la sua identità. Oppure, se volete, ha perso l'identità e cerca faticosamente di ritrovare la memoria. Emma ha bisogno del suo psichiatra per elaborare con lui conversazioni senza senso alla disperata ricerca di un passato che le sfugge e di un futuro che non arriva mai. Emma ha bisogno di aiuto, ma il suo medico le offre una mano che lei non è disposta ad accettare. Emma e il Dottore sono i personaggi di un crudele gioco al massacro, ma sono anche i protagonisti di un dramma che hanno costruito da soli, giorno dopo giorno, e che ogni sera va in scena per il pubblico dei fantasmi che abita le loro menti. Emma e il Dottore usano le parole come armi per ferire o difendersi, parlano tanto ma non ascoltano, incapaci di comprendere che le parole che ripetono all'infinito non sono “troppo lunghe”, ma troppo vuote. Smarriti in un presente che li soffoca, brancolano nel buio dei ricordi, abbagliati dai riflessi di un passato che non riescono a ricomporre.
3.6.14
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RedReading #7

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO 18 maggio 2014
 RedReading #7
QUANDO IL BAMBINO ERA BAMBINO
sguardi dentro la terra sonora di Peter Handke
di e con Tamara Bartolini/Michele Baronio
e con la partecipazione di Renato Ciunfrini e Sebastiano Forte
e le riflessioni di Pier Paolo Di Mino/Terranullius
suono Teo Pizzolante
interventi, sguardi e pensieri di Riccardo Caporossi, Azzurra D’Agostino, Erri De Luca, Danilo De Marco, Attilio Scarpellini, Valentina Valentini e il progetto Handke Camp
produzione BARTOLINI/BARONIO
in collaborazione con 369gradi / Sycamore T Company / Terranullius Narrazioni Popolari / Carrozzerie n.o.t Peter Handke considera lo spazio teatrale come l’ultimo miracolo dove è ancora possibile l’incontro, dove è possibile fare delle domande. Il RedReading #7 QUANDO IL BAMBINO ERA BAMBINO parte da questo luogo privilegiato che più di ogni altro ha a che fare con la scoperta e con il bambino che Handke porta con sé. “Il nesso è possibile, ogni singolo istante della mia vita combacia con ogni altro – senza anelli di congiunzione. Un legame immediato esiste; basta che io lo liberi nella fantasia.”
Perché “Peter Handke è un bambino che ha saputo tutto del mondo e se ne va tra gli adulti raccontando loro qualche dettaglio.” È un bambino camminatore, che decide di voler vivere da scrittore piuttosto che fare lo scrittore. Apriamo lo spazio intimo del RedReading alla sua opera poliedrica con uno sguardo istintuale e come sempre “sentimentale” sui diversi “formati” che l’autore attraversa. Il nostro è un ritratto, un omaggio volutamente parziale, rivolto solo ad alcuni paesaggi che ci hanno parlato, che sono entrati nel nostro percorso. Suggestioni e riflessioni, piccole indagini, appunti, sguardi obliqui dentro i suoi romanzi, drammaturgie, poesie, sceneggiature. È un invito all’ascolto, al mettersi in cammino, ad attraversare la sua opera, insieme ai nostri ospiti. Per alcuni di loro Handke è materia di studio (Valentina Valentini), altri lo hanno messo in scena (Riccardo Caporossi) o incontrato in collaborazioni e corrispondenze di sguardi sul mondo (Erri De Luca), c’è chi lo ha fotografato (Danilo De Marco), tradotto e raccontato (Attilio Scarpellini), o chi parla una lingua che si nutre
degli stessi paesaggi perduti (Azzurra D’Agostino). E poi c’è chi a partire dalla sua opera ha “creato” la propria, come gli allievi dell’Handke Camp guidati da Fabrizio Arcuri, Daria Deflorian, Fiora Blasi, Caterina Inesi, Lorenzo Letizia. E c’è chi lo vuole cantare… così senza un perché come a volte fanno i bambini. E infine ci siamo noi che esploriamo la sua terra sonora.
3.6.14
 

No Lei!

Teatro dell’Orologio 15 maggio 2014 No, Lei! Rassegna “Inventaria”
Compagnia Kraken/Gli Scarti
Fuori e dentro Samuel Beckett, visioni e incursioni sonore. ispirato a "Va e vieni" di Samuel Beckett diretto e interpretato da Sara Battolla, Chiara De Carolis, Cecilia Malatesta
1.6.14
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