Tortuga - (05/06/14)


CANALE:
Teatro Cometa Off 22 Maggio 2014 LISA -
Libere Iniziative Speciali Azzardate presenta
“TORTUGA”
 di Lorenzo Gioielli
regia Virginia Franchi
con Lorenzo Gioielli e Andrea Monno
Elaborazioni sonore Gianni Salinetti
Scenografia Claudia Cosenza
Costumi Alessandro Fusco
Disegno luci Alessio Pascale
Ufficio stampa OFF ROME Giulia Taglientie Tiziana Cusmà
Foto di locandina Fabio Ciarrocchi
Video e foto di scena Elisabetta di Salvo
Organizzazione Giorgia Mordanini e Anna Veronica Vinciguerra
“Ne lo tempo che era o chello ca verà remanerà n'ommo e na tortuga. Ca si loquano 'ndosso de recipro pe scoprì a significanza de la vita de chelli e de omnia, le luci in de cielo e de ommi e anime su la tera. E a significanza, quanno che lo racco se sfinisce, la troveno”. Bra. TORTUGA è la storia dell'ultimo uomo sulla terra, Marcus, e dell'ultima tartaruga mutante, Tortuga. Tutte le altre creature viventi sono morte, di noia. L'antidoto alla morte è per loro il racconto, continuo e incessante. Si conoscono e si ridefiniscono, nell' essere distanti, ma complementari. Cercano i loro simili, ma trovano la Donna che vola, il Gigante e il Microbo, bizzarre creature con cui non riescono a interagire, ma che devono affrontare, come prove di un gioco da superare, verso il traguardo. Tortuga e Marcus coabitano uno spazio surreale, intricato, groviglio di malinconia e speranza. È un mondo estinto, che sopravvive attraverso le loro misere vicende, ora eccezionali perché la loro narrazione è rimedio alla morte stessa. Così come eccezionali sono loro due, eroi del nulla, del parlarsi addosso, dell'oltrepassare ogni sorta di pudore comunicativo, dell'essere gli ultimi rimasti, e della grandezza del destino che li attende. Il sentiero di racconti intessuto da Tortuga e Marcus è un'esplorazione del linguaggio, attraverso la lingua stessa, una riflessione sulla parola e sul teatro che su essa si fonda. Dalla parola l'immagine, in uno sviluppo dell'immaginazione, più che nel riconoscimento di segni della scena.
La storia di TORTUGA è una possibilità, un viaggio attraverso aneddoti e ripetizioni emotive, tra ricordi che si rincorrono e che nella ciclicità del continuo manifestarsi tracciano una direzione di significato dell'esistenza.
Teatro Cometa Off 22 Maggio 2014 LISA -
Libere Iniziative Speciali Azzardate presenta
“TORTUGA”
 di Lorenzo Gioielli
regia Virginia Franchi
con Lorenzo Gioielli e Andrea Monno
Elaborazioni sonore Gianni Salinetti
Scenografia Claudia Cosenza
Costumi Alessandro Fusco
Disegno luci Alessio Pascale
Ufficio stampa OFF ROME Giulia Taglientie Tiziana Cusmà
Foto di locandina Fabio Ciarrocchi
Video e foto di scena Elisabetta di Salvo
Organizzazione Giorgia Mordanini e Anna Veronica Vinciguerra
“Ne lo tempo che era o chello ca verà remanerà n'ommo e na tortuga. Ca si loquano 'ndosso de recipro pe scoprì a significanza de la vita de chelli e de omnia, le luci in de cielo e de ommi e anime su la tera. E a significanza, quanno che lo racco se sfinisce, la troveno”. Bra. TORTUGA è la storia dell'ultimo uomo sulla terra, Marcus, e dell'ultima tartaruga mutante, Tortuga. Tutte le altre creature viventi sono morte, di noia. L'antidoto alla morte è per loro il racconto, continuo e incessante. Si conoscono e si ridefiniscono, nell' essere distanti, ma complementari. Cercano i loro simili, ma trovano la Donna che vola, il Gigante e il Microbo, bizzarre creature con cui non riescono a interagire, ma che devono affrontare, come prove di un gioco da superare, verso il traguardo. Tortuga e Marcus coabitano uno spazio surreale, intricato, groviglio di malinconia e speranza. È un mondo estinto, che sopravvive attraverso le loro misere vicende, ora eccezionali perché la loro narrazione è rimedio alla morte stessa. Così come eccezionali sono loro due, eroi del nulla, del parlarsi addosso, dell'oltrepassare ogni sorta di pudore comunicativo, dell'essere gli ultimi rimasti, e della grandezza del destino che li attende. Il sentiero di racconti intessuto da Tortuga e Marcus è un'esplorazione del linguaggio, attraverso la lingua stessa, una riflessione sulla parola e sul teatro che su essa si fonda. Dalla parola l'immagine, in uno sviluppo dell'immaginazione, più che nel riconoscimento di segni della scena.
La storia di TORTUGA è una possibilità, un viaggio attraverso aneddoti e ripetizioni emotive, tra ricordi che si rincorrono e che nella ciclicità del continuo manifestarsi tracciano una direzione di significato dell'esistenza.
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