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Vieni più vicino

Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

11 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Gaetano Bruno – “Vieni più vicino”
In “Vieni più vicino” Ci sono due personaggi. Ci sono due mondi. Ci sono due tempi. C’è un incontro. Il primo personaggio vive dentro un vaso, da sempre; e non si è mai chiesto il perché.
15.3.15
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La patetica

Carrozzerie n.o.t 7 marzo 2015
 Compagnia Marabutti e Associazione Culturale Nahìa presentano
LA PATETICA
Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov
Testo di Lorenzo De Liberato
Regia di Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Con Benedetta Corà, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Chiara Poletti, Mario Russo e Paolo Zaccaria La vicenda parte da un pretesto metateatrale: cosa succederebbe se alcuni dei personaggi de “Il Gabbiano” di Cechov si riunissero per allestire proprio “Il Gabbiano”?
Una sgangherata compagnia di giovani attori, all’interno di un trasandato teatrino di provincia, è alle prese con le prove per un nuovo, ennesimo, allestimento de “Il Gabbiano”. Attriti, litigi, delusioni amorose, noia e sbornie moleste, interrompono continuamente le prove, mettendo violentemente i protagonisti di fronte allo specchio del loro fallimento.
In questo stallo tra grandi speranze e assenza di slancio, abbiamo visto tanto della generazione dei trentenni di oggi. Della nostra generazione. E come tanti piccoli Kostantin, siamo alla ricerca di forme nuove, di nuove modalità per inserirci in un mondo che fa di tutto per impedirci di diventare adulti. Ma proprio come Konstantin, non abbiamo il coraggio di fare veramente qualcosa. Ci fermiamo all'anelito, tutt’al più al tentativo. In modo che se dovessimo fallire, e in fondo sentiamo che nella società in cui siamo costretti a vivere non possiamo far altro che fallire, non cadremo davvero. Così come il nostro tentativo, anche il nostro fallimento sarà un fallimento a metà.
Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
15.3.15
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Edipus

Teatro dell’Orologio 6 Marzo 2015 Allegri/Muscato
EDIPUS
di Giovanni Testori
uno spettacolo di Leo Muscato
con Eugenio Allegri
una produzione Pierfrancesco Pisani, NidodiRagno, OffRome
in collaborazione con Infinito s.r.l
“La Trilogia degli Scarrozzanti” è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Lo scrittore Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato. Tra queste c’è la storia di Edipo.
15.3.15
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Il grande W.C.

Teatro de' Servi 8 Marzo 2015
IL GRANDE W.C.
La vera storia di Washington Cruciani
scritto e diretto da Pierpaolo Palladino, con Fabrizio Giannini
musiche e arrangiamenti originali di Vittorio Giannelli eseguite in scena da:
Vittorio Giannelli voce, chitarra e pianoforte
Fabiola Torresi voce, percussioni e basso
Washington Cruciani, l'artista che sognava Broadway e si esibiva a Torvajanica, Washington Cruciani, il sognatore con l’incubo del cassonetto. Washington Cruciani, il cantante neomelodico, l'artista incompreso, il poeta maledetto...da sè.
Washington Cruciani, per gli amici W.C. un nome e un destino...in fondo a destra.
15.3.15
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Kostja

Teatro Tordinona 7 Marzo 2015
 Territorio Straniero Interno
KOSTJA
Di e con Riccardo Raffaele Bozano
Regia Lara Franceschetti
Aiuto alla regia Francesca Pedrazzi
Violoncello Chiara Alberti
Il punto di partenza dell’autore è Kostantin Gavrilovic Treplev, il protagonista de “Il Gabbiano” di A. Cechov e la sua domanda "Chi sono io?": figlio, uomo, artista incompiuto, alla ricerca del suo posto nel mondo.
Le inquietudini di Kostja sono tematiche presenti ancora oggi: la solitudine, la precarietà e l'inadeguatezza. Il rapporto morboso con la madre e l'evaporazione della figura paterna. Le sue paure, i sogni, le vocazioni, le pulsioni di morte, i desideri di libertà.
Questi temi sono esplorati utilizzando un linguaggio dove la parola cessa di dominare la scena, ridiventa gesto, movimento ed azione.
15.3.15
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La tredicesima notte

Teatro SalaUno 16 FEBBRAIO 2015
8 personaggi in fuga… l’unico linguaggio che conoscono è quello proveniente dalle loro tragedie e l’unica cosa che hanno in comune è il loro creatore: William Shakespeare
CST Centro Spettacoli Teatrali e Klesidra
presentano
La tredicesima notte
testo tratto dalle opere di Shakespeare
regia di Imogen Kusch
Re Lear: Raffaella d’Avella
Iago: Paolo De Giorgio
Gonerill: Maria Borgese
Riccardo III: Marta Iacopini
Ermione: Silvia Mazzotta
Macbeth: Giorgio Santangelo
Rosalinda: Francesca Olivi
Amleto: Beniamino Zannoni
Musiche originali composte ed eseguite da:
Sergio Ferrari/Andrea Mieli/Valentina Criscimanni
Scenografia: Ilaria Sadun
Alba e tramonto: Fabrizio Cicero
“La tredicesima notte” nasce dall’esigenza di raccontare una condizione umana che in ogni secolo si ripete e si ripropone in mille forme e manifestazioni: il rifugiato, il profugo, colui che lascia il suo ambiente naturale e familiare per causa di forza maggiore ed è costretto ad entrare in un limbo dove il passato non c’è più, è stato spazzato via, e il futuro è solo un’idea alquanto sfocata.
Mettere in questa condizione 8 personaggi di Shakespeare è una scelta fatta per amore.
I personaggi di Shakespeare sono sempre pronti a capovolgere il bene e il male e a disorientare l’animo che ha già fatto le sue scelte etico-morali. E così diventano umani e contemporanei proprio per la loro infinita capacità di indagare la propria psiche e diventare filosofi per necessità.
Durante il nostro lavoro di prove e ricerca ci è diventato sempre più chiaro che stavamo raccontando anche la nostra storia, quella di un gruppo di teatranti che sentono di non avere più uno spazio in questo mondo e che culturalmente e socialmente vivono, se non da rifugiati, comunque da emarginati.
L’esserci autoimposti di usare solo le parole di Shakespeare ci ha permesso di fare un lavoro di comprensione profonda, mirata comunque sempre alla performance di quelle parole.
Solo noi stessi siamo in grado di illuminarci… è per questo che lo spettacolo è interamente illuminato da dentro: sono i personaggi che danno luce al sogno/incubo notturno di un gruppo di attori e di una regista innamorata di Shakespeare e, malgrado tutto, del teatro. (Imogen Kusch)
15.3.15
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Il paziente

Carrozzerie N.O.T. 29 Gennaio 2015
 IL PAZIENTE
sceneggiatura Madame Rebiné
con Andrea Brunetto, Massimo Pederzoli e Alessio Pollutri
sguardo esteriore Didier Pons e Ferruccio Merisi
realizzazione delle illusioni magiche Jérôme e Gregory Montealegre [Animagie]
costumi Ines Artusi
scenografia Sarah Aillet
videoproiezioni Alessandro Martinello
luci centro teatrale MaMiMò
visual Laura Fanelli
partners Mix Art Mirys Toulouse, La conserverie Beaumont de Lomagne, La Grainerie Toulouse, Region Midi-Pyrenée, Envie d’agir, Scuola sperimentale dell’attore Pordenone, Animagie Toulouse, Centre des arts du cirque Balthazar Montpellier, centro teatrale MaMiMò, Tam teatro. Nell'ospedale di un piccolo paese italiano il vecchio Claude muove le sue ultime mosse per far scacco alla malattia. Attorno allo stesso letto le mani alacri del Dottor Centi volano a 120 battiti al minuto per somministrargli la miglior cura.
Nei corridoi echeggia il canto dell'infermiaria Jhenny e sul ritmo dei suoi tacchi a spillo barcollano i drammi personali.
Uno spettacolo in cui il circo, la danza, la musica ed il teatro si mescolano intorno ad un grande tema affrontandolo con l'ironia e la poesia dei giullari di un tempo. Un universo surreale con personaggi grotteschi e divertenti che donano emozioni che sfumano in sorriso.
15.3.15
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