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Il rosario

 Teatro India, 13 aprile 2016
 IL ROSARIO
Una Favola nera da Federico De Roberto
progetto, drammaturgia e regia Clara Gebbia e Enrico Roccaforte
con Filippo Luna e Nenè Barini, Germana Mastropasqua, Alessandra Roca
direzione musicale e musiche originali Antonella Talamonti
costumi Grazia Materia
disegno luci Luigi Biondi
suono Francesco Fazzi
foto di scena Erika Venturella, Tiziana e Valeria Tomasulo
produzione Umane Risorse, 369gradi
Una madre tiranna, le sue figlie e la recita quotidiana del rosario: questi gli ingredienti della pièce teatrale, che svela le dinamiche relazionali e i giochi di potere all'interno di un nucleo familiare, dove la Madre rappresenta allegoricamente l'oppressione dei potenti sui più deboli.
Lo spettacolo si ispira al testo “Il Rosario” dello scrittore Federico De Roberto, che i registi Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte modificano e rivisitano in chiave musicale, inserendo canti e musiche della tradizione orale, scelte per la loro capacità di raccontare il reale. Il risultato è uno spettacolo attuale, che guarda alla tradizione ma che vuole raccontare i nostri giorni.
24.4.16
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Matteo diciannove, quattordici

Teatro Tordinona 16 aprile 2016
MATTEO DICIANNOVE, QUATTORDICI 
 Lasciate che i bambini vengano a me
Scritto e diretto da Giovanni Franci
Con Fabio Vasco e con Valeria Nardella / Mike Illiano
assistente Fabio Del Frate
La storia di un ragazzo ricattato, corrotto e abusato, prima dai membri di una famiglia tradizionale, poi dal direttore di un collegio cattolico. Soltanto mettendosi completamente a nudo di fronte all'amore di un ragazzo, senza censure (o paraventi di cartone), riuscirà a salvarsi. 
Un monologo intimo, come una preghiera. Un racconto di formazione, fatto a tu per tu con lo spettatore, una confessione esplicita, commovente, vera. 
Presentato con grande successo a Torino, Lecce e Napoli, lo spettacolo torna a Roma nella sua versione definitiva!  La drammaturgia di Giovanni Franci appare sempre più a fuoco, essenziale nello stile e al contempo vibrante di lirismo, in un monologo che accompagna la crescita del protagonista elargendo emozioni variegate, trascolorando da istanti di brillantezza ironica a sfumature di romantico coinvolgimento, sino al più cupo abisso di abiezione e disperazione. La regia esalta magistralmente la cifra espressiva del racconto, perseguendo senza ripensamenti la strada della semplicità, dell'abbandono di ogni benché minima distrazione scenografica, dell'intreccio di sguardi, parole, sensazioni tra lo spettatore e l'attore posto a distanza ravvicinatissima. Un disegno registico concretizzabile con successo solamente se in scena si incontra un'artista di spessore, umano e interpretativo: è questo il caso di Fabio Vasco che con incoercibile generosità e pathos raccoglie questa sfida impervia, vestendo il suo personaggio di tutte le tonalità richieste nell'evoluzione dalla più candida infanzia all'approdo tutt'altro che agevole ai primi bagliori di maturità; innato carisma attoriale, un uso dello strumento vocale e del corpo perfettamente armonici ed una grande sensibilità nell'accogliere il vissuto di un personaggio certamente complesso, consentono al giovane interprete pugliese di catalizzare per un'ora e un quarto l'attenzione dello spettatore, in una prova d'attore di grande forza. (Andrea Cova) 
Franci continua così a regalarci dei personaggi che nonostante le avversità mantengono alta la dignità della persona, di un essere umano vilipeso e represso da circostanze esterne, che se ama continua nonostante tutto ad amare, per sempre. Proprio come si fa con il teatro di Franci che, se si ha la fortuna di incontrare, lo si ama e lo si frequenta, per sempre. (Alessandro Paesano)
24.4.16
 

Caino Royale

Teatro India 13 aprile 2016
CAINO ROYALE
PEM/ Habitat Teatrali
Spettacolo vincitore dell'edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO
regia Rita Pelusio
scritto da Domenico Ferrari, Rita Pelusio e Alessandro Pozzetti in collaborazione con Riccardo Piferi
con Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin
costumi e scenografie Barbara Petrecca
luci e sonorizzazioni Luca De Marinis
foto di scena Eugenio Spagnol
D’accordo, quella di Caino e Abele, il fratello cattivo e il fratello buono, il reietto e il prediletto, è una storia che conosciamo tutti.
Ma cosa succederebbe se i due archetipi della storia dell’umanità fossero posseduti dalla forza sovversiva e corrosiva di due clown? Chi saremmo oggi se Caino non avesse voluto uccidere Abele? E soprattutto: è possibile non essere figli di Caino?
In una girandola di personaggi e situazioni surreali, tra canzoni e gag, i nostri eroi si interrogano se sia possibile cambiare le sorti della loro storia e forse della storia intera. E ingaggiano tra loro un gioco a odiarsi e amarsi che non ha fine.
24.4.16
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Corrispondenze

Teatro India, 15 aprile 2016
 CORRISPONDENZE
Occupazioni Insolite/ Impulse
coreografie Claire-Lise Daucher e Roberto Aldorasi 
Spettacolo vincitore dell'edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO
regia Roberto Aldorasi
con Claire-Lise Daucher e Anne Palomeres
drammaturgia Manuela Correros e Roberto Aldorasi
testi Francesco Niccolini
musiche Francesco Agnello
regista assistente Valentina Tibaldi
con il sostegno di Ammirato Culture House/Festival Montagne Racconta
Due donne vicine e lontane. Una ha fatto la scelta della clausura. L'altra è una professionista affermata che gira il mondo senza fermarsi mai.
Ma soprattutto sono sorelle, e cercano di tenere vivo quel legame di sangue, che le aiuti a comprendersi e, probabilmente, perdonarsi. Perché c'è qualcosa nel loro passato familiare che chiede una fuga e che porta con sé qualcosa difficile da mettere a fuoco.
Lo spettacolo, tra movimento, azione e una parola molto rarefatta, racconta queste due vite parallele. Ma trattandosi non di una geografia euclidea ma di geografia umana, dunque misteriosa, qui le parallele si toccano: attraverso la fitta corrispondenza fra le due donne e alcuni gesti che, inconsapevolmente, sono uguali per entrambe. Il tutto scandito da un doppio scorrere: quello verticale della liturgia delle ore e quello orizzontale del passato che incombe sul presente.
24.4.16
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ll Dono

Teatro dell’Orologio 14 Aprile 2016
IL DONO
Liberamente tratto da Brevi interviste con uomini schifosi di
regia e adattamento Luca Bargagna
con Viviana Altieri, Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Massimo Odierna
elementi di scena Edoardo Aruta
costumi Luna Peri Proto
light designer Andrea Tocchio
progetto grafico e web Francesco Morgante
organizzazione Maria Piccolo
produzione BluTeatro
co-produzione Fondazione Campania dei Festival
Dopo il debutto in prima assoluta nell’ambito del E45 Napoli Fringe Festival 2015 presso Castel Sant’Elmo a Napoli, la compagnia BluTeatro, in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival, arriva al Teatro dell’Orologio con lo spettacolo Il dono, liberamente tratto dal libro Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, autore cult della letteratura americana contemporanea, sulla cui biografia è stato recentemente prodotto un film, The end of the tour, di Donald Margulies, diretto da James Ponsoldt.
Lo spettacolo rappresenta il secondo lavoro della compagnia su un testo di Foster Wallace: la scorsa stagione infatti BluTeatro ha debuttato al Teatro dell’Orologio portando in scena per la prima volta in Italia il romanzo Verso Occidente l’impero dirige il suo corso (dicembre 2014).
Uscito la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, Brevi interviste con uomini schifosi rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso letterario di David Foster Wallace che estremizza ulteriormente la sua cifra stilistica. Qui le tecniche dell’avanguardia letteraria esaltano con crudeltà l’assurda realtà che ritraggono. Attraverso la scelta della formula sarcastica dell’intervista, Wallace ci propone un catalogo di tipi intimamente odiosi, laidi, voci di un’umanità allucinata, che per non soccombere si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi «uomini schifosi» sono mostri che - vittime o carnefici – divorano la propria carne lacerata creando un fermo immagine dell'irreale o dell’iperreale, che ci fa sentire come intrappolati in una stanza chiusa in loro compagnia.
BluTeatro mette in scena questo catalogo di personaggi violenti e visionari, che galleggiano in un vuoto spirituale, e innescati dal perverso meccanismo dell’intervista ci regalano inconsapevolmente brandelli di verità o di iper-verità, gesti compiuti in virtù dell’assurdo che li circonda.
Da Brevi interviste con uomini schifosi è stato tratto un film, nel 2009, dal titolo Brief interviews with hideous men, scritto e diretto da John Krasinski.
Wallace è autore che lavora per somme, dalla scrittura vertiginosa, barocca. Una lingua ardua, difficile, ma proprio per questo ricca di fascino e necessaria per la capacità di penetrare nel fondo delle cose. Dopo Verso occidente l’impero dirige il suo corso, Bluteatro torna a sfidare il romanzo di Foster Wallace, testando il confine tra la parola scritta e quella agita. Ed è proprio la scrittura di Wallace il centro e il motore del lavoro teatrale, così come la ricerca delle possibilità recitative che questa lingua offre.

www.bluteatro.it

Mail-  info@bluteatro.it
24.4.16
 

Io, mia moglie e il miracolo

Teatro India, 17 aprile 2016
 IO, MIA MOGLIE E IL MIRACOLO
Punta Corsara/ 369 gradi
Spettacolo vincitore dell'edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO
scritto e diretto da Gianni Vastarella
con Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Morena Rastelli, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
disegno luci Giuseppe Di Lorenzo
costumi Daniela Salernitano
immagine di locandina Antonio Cannavacciuolo
collaborazione artistica e organizzazione Marina Dammacco
produzione 369gradi con il sostegno di NUOVOIMAIE
un ringraziamento alla Scuola Elementare del Teatro di Napoli
Io, mia moglie e il miracolo è il racconto tratteggiato di un paese senza luogo e di relazioni che hanno perso l’equilibrio. In questo paese, partiamo dalla storia di una famiglia: un marito, sua moglie e la presenza/assenza della loro figlia, che forse è stata reclutata dalla Scuola Moderna per far parte di un nuovo progetto educativo: l’orario prolungato senza fine. A sconvolgere famiglia e paese, arriva un guaritore che non professa nessuna religione ma che ha il dono, individuale e miracoloso, di riportare in vita oggetti e persone. Anche quando nessuno, apparentemente, sembra essere morto.
Punta Corsara è vincitrice del Premio della Critica 2014, Premio IN-BOX 2013 per Il Convegno, del Premio Ubu Nuovo Attore Under 30 2012, del Premio Ubu Speciale e Premio Hystrio Altre Muse 2010.
24.4.16
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