“La richiesta”
Un testo di forte
attualità sui meccanismi della guerra civile, una notte al fronte di una guerra
fratricida dove tanti giovani come “Bill Carson” sono carne da cannone.
In scena al Teatro Tordinona dal 27 al 30 novembre “La richiesta”, scritto e
prodotto da Stefano Jacurti, con la regia di Marco Belocchi.
Guerra civile americana. È il 1864, il generale Grant assedia la città di
Petersburg in Virginia. Gli assalti si susseguono in un bagno di sangue. Dal
tramonto all’alba, presso il comando di Grant (Stefano Jacurti), un deciso
leader dell’Unione chiamato da Lincoln a raddrizzare le sorti del conflitto che
pur avendo profondi ricordi non esita ad andare fino in fondo, si concentrano
vari personaggi: un colonnello che odia i chirurghi (Giuseppe Renzo), un
indagatore corrispondente di guerra (Marco Belocchi), un sergente che combatte
senza un domani (Alessio Fanelli) e una donna coraggiosa (Virginia Colella) che
si presenta allo stesso Grant. Che cosa vuole da lui quest’ultima?
Nella pièce a più voci, si raccontano le ragioni e i torti delle due parti nel
conflitto, i ricordi di un’America unita rimpianta, le parole al veleno in
mondo di massacri dove c’è qualcuno, dall’altra parte della trincea, con cui
prima del conflitto si condivideva la gioventù.
“La richiesta” è anche una riflessione sull’America attuale a forte rischio di
guerra civile. Dichiara Stefano Jacurti: “ho scritto questo testo perché al
mondo della frontiera e alla guerra di secessione ho dedicato diversi lavori a
teatro. ‘La richiesta’ mi sembrava molto attuale viste le tensioni sociali di
oggi che arrivano dagli Usa. Gli americani devo stare attenti a che non scoppi
un’altra guerra civile in quanto una c’è già stata nel suo devastante percorso,
ovvero quello che vivono in scena i personaggi di questa storia.”
Sul palcoscenico gli attori indosseranno precise riproduzioni delle divise
della guerra di secessione, facenti parte della collezione privata dell’autore
e protagonista del progetto Stefano Jacurti.
Jacurti ha dedicato la sua vita artistica al mondo della frontiera con il
cinema indipendente e la pubblicazione di libri a tema ed è stato il primo
artista a portare sia il West che la civil war a teatro con molte incursioni
negli anni precedenti.
Uno spettacolo unico nel suo genere nel panorama nazionale, rarissimo, con
nordisti e sudisti che riempiranno la scena con un profondo mood d’epoca.
“Il pubblico sarà avvolto dal mood dell’epoca. Sul palco i colori delle divise
della civil war e dei costumi del periodo ottocentesco formerà, insieme alle
emozioni che trasuderanno dai protagonisti, un connubio per uno spettacolo
intenso con grandi emozioni e colpi di scena. Del resto la guerra civile
americana è un’appendice del western, quindi tornare sul palcoscenico con
qualcosa che non si vede mai, ha motivato moltissimo sia me che Marco Belocchi,
regista di questo lavoro” – Stefano Jacurti.
“La richiesta”
Un testo di forte
attualità sui meccanismi della guerra civile, una notte al fronte di una guerra
fratricida dove tanti giovani come “Bill Carson” sono carne da cannone.
In scena al Teatro Tordinona dal 27 al 30 novembre “La richiesta”, scritto e
prodotto da Stefano Jacurti, con la regia di Marco Belocchi.
Guerra civile americana. È il 1864, il generale Grant assedia la città di
Petersburg in Virginia. Gli assalti si susseguono in un bagno di sangue. Dal
tramonto all’alba, presso il comando di Grant (Stefano Jacurti), un deciso
leader dell’Unione chiamato da Lincoln a raddrizzare le sorti del conflitto che
pur avendo profondi ricordi non esita ad andare fino in fondo, si concentrano
vari personaggi: un colonnello che odia i chirurghi (Giuseppe Renzo), un
indagatore corrispondente di guerra (Marco Belocchi), un sergente che combatte
senza un domani (Alessio Fanelli) e una donna coraggiosa (Virginia Colella) che
si presenta allo stesso Grant. Che cosa vuole da lui quest’ultima?
Nella pièce a più voci, si raccontano le ragioni e i torti delle due parti nel
conflitto, i ricordi di un’America unita rimpianta, le parole al veleno in
mondo di massacri dove c’è qualcuno, dall’altra parte della trincea, con cui
prima del conflitto si condivideva la gioventù.
“La richiesta” è anche una riflessione sull’America attuale a forte rischio di
guerra civile. Dichiara Stefano Jacurti: “ho scritto questo testo perché al
mondo della frontiera e alla guerra di secessione ho dedicato diversi lavori a
teatro. ‘La richiesta’ mi sembrava molto attuale viste le tensioni sociali di
oggi che arrivano dagli Usa. Gli americani devo stare attenti a che non scoppi
un’altra guerra civile in quanto una c’è già stata nel suo devastante percorso,
ovvero quello che vivono in scena i personaggi di questa storia.”
Sul palcoscenico gli attori indosseranno precise riproduzioni delle divise
della guerra di secessione, facenti parte della collezione privata dell’autore
e protagonista del progetto Stefano Jacurti.
Jacurti ha dedicato la sua vita artistica al mondo della frontiera con il
cinema indipendente e la pubblicazione di libri a tema ed è stato il primo
artista a portare sia il West che la civil war a teatro con molte incursioni
negli anni precedenti.
Uno spettacolo unico nel suo genere nel panorama nazionale, rarissimo, con
nordisti e sudisti che riempiranno la scena con un profondo mood d’epoca.
“Il pubblico sarà avvolto dal mood dell’epoca. Sul palco i colori delle divise
della civil war e dei costumi del periodo ottocentesco formerà, insieme alle
emozioni che trasuderanno dai protagonisti, un connubio per uno spettacolo
intenso con grandi emozioni e colpi di scena. Del resto la guerra civile
americana è un’appendice del western, quindi tornare sul palcoscenico con
qualcosa che non si vede mai, ha motivato moltissimo sia me che Marco Belocchi,
regista di questo lavoro” – Stefano Jacurti.


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