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La violence

"Autori nel cassetto, attori sul comò" 2017
"la violence"
Scrittura scenica e regia di Massimo Stinco
Interpretato da Marco Santi.
Si parla di bullismo, di omofobia, di violenza. La storia, tristemente vera, è raccontata e rivissuta da un giovanissimo ragazzo francese. Lo spettacolo è ispirato a due romanzi di Edouard Louis, un altrettanto giovanissimo "enfant prodige".

8.9.17
 

Vinni a u munnu

"Autori nel cassetto, attori sul comò" 2017
3° classificato
VINNI A U’ MUNNU 
Regia David Mastinu
Con Martina Zuccarello, Filippo Velardi
Sicilia. Una Palermo ,quella dei primi anni ‘90, Rosi, giovane ostetrica,racconta la storia di quel 13 ottobre 1991.

8.9.17
 

The moon is desert

"Autori nel cassetto, attori sul comò" 2017
1° Classificato
THE MOON IS DESERT
Regia di Fabio Cicchiello
Di Fabio Cicchiello, Daniele Dositeo, Luca Refrigeri
Con Daniele Dositeo, Luca Refrigeri, Katiuscia Rossi, Corrado Zizzo
Essere licenziati. Rispondere ad un annuncio di lavoro della NASA e ritrovarsi intrepidi astronauti per una missione destinata a salvare il destino dell’umanità: riportare sulla Terra il misterioso Andesfurs. “The moon is desert” o forse no, perché ad attenderli e frapporsi tra loro e la realizzazione dell’obiettivo troveranno creature lunari, problemi terrestri, situazioni assurde e tragedie esistenziali. Per portare a termine la loro missione non resta che il raggio Protosfor, la fantasia, la magia, l’illusione e la profonda consapevolezza della fragilità umana. II° classificato
7.9.17
 

Lo stagno

"Autori nel cassetto, attori sul comò" 2017
2° Classificato
LO STAGNO
Regia di Armando Quaranta
Compagnia Bluestocking: Federico Galante, Martina Montini,
Lei e lui stanno insieme, convivono. Dividono, da un tempo lungo e indefinito, la stessa casa, gli stessi oggetti, lo stesso divano. Lei e lui non escono molto, o forse, non escono affatto: la casa è diventata una sorta di rifugio sicuro, un luogo in cui si è protetti da un mondo esterno che fa paura a prescindere, anche senza pericoli che incombono. Lei e lui si parlano, si amano, si odiano, si sopportano, si supportano, ma non sanno “come si fa a fare le cose”. Sono belli, immobili,strani, come certe cose che, a guardarle bene, sembrano uno stagno.
7.9.17
 

Vietato oltrepassare la linea gialla

"Autori nel cassetto, attori sul comò" 2017
VIETATO OLTREPASSARE LA LINEA GIALLA
di e con Debora Mattiello
co-produzione IF Prana 

“Cosa fai stamani?”
“Ho deciso. Parto.”
“Anch'io”
“Eppure ci dimenticheranno...”
“Hai con te i documenti?”
“Sì, dovessi perdermi...”
Note di Debora Mattiello

I personaggi, come apparizioni, si presentano, arrivano per partire, eppure vogliono disegnare una loro biografia, lasciare un segno, dire di sé, prima che sia troppo tardi, prima che la vita scoppi, prima che un luogo di partenze diventi un buco, una voragine, dove fermarsi per sempre. Una serie di personaggi, assurdi, grotteschi e malinconici, buffi figli di una quotidianità distratta, crudele e cinica, disegnano un affresco popolare, ironico e drammatico. 
Siamo all'interno di una sala d'aspetto di una grande stazione, in un giorno d'estate… forse. Capita di sentirci piccoli, minuscoli, ma padroni. Padroni della parte millesimale delle scale del condominio, della macchina pagata a rate, padroni della rata stessa, del mutuo conquistato a suon di ipoteche, della libreria montata a suon di bestemmie e dei libri, che non abbiamo mai aperto, ma che sono nostri(ci sta pure la dedica!), padroni dei souvenirs (la gondola, il centrino, la Torre di Pisa, la Tour Eiffel e, se ci fosse, avremmo pure il plastico di una villetta… per sentirci parte di qualche salotto della TV, quella pubblica, quella della quale dovremmo essere padroni); padroni della propria inettitudine.

Guardiamo la nostra vita dall’oblò dell’ombelico, ci sembra pure di scegliere e di decidere quando e come e se… eppure… Eppure poi, improvvisamente, arriva lo smacco. Non siamo i padroni di niente e perdipiù non siamo soli, su questa terra. La nostra piccola storiella quotidiana perde i confini, si sfuma, si confonde con quella grande dell’umanità e, se ci guardiamo intorno, fuori dal nostro territorio, le nostre paure sono anche quelle degli altri, di chi abita in un’altra scala o in un altro paese.
Peccato che spesso questo avvenga solo quando qualcosa di terribile ci mette tutti sullo stesso piano e ci rende vittime. Così la Grande Storia ci ricorda che siamo parte di una umanità. 

7.9.17
 
 
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