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PRIMI PASSI SULLA LUNA


Brano iniziale dello spettacolo di Andrea Cosentino presenteto a 'short theatre' al Teatro india-Roma
2.11.08
 

TURANDOT


Teatro Potlach "TURANDOT" Regia: Pino Di Buduo, Drammaturgia: Clelia Falleti, Scenografia: Luca Ruzza, Con: Daniela Regnoli; Nathalie Mentha; Alessandro Cavoli; Lara Patrizio; Maurizio Stammati. "La principessa maga che uccise chi l'amò". Dedicato a Vachtangov, a Craig e a tutti i sognatori del Teatro. La principessa Turandot sapiente e crudele è l'eroina d'una novella orientale del XIII secolo che è passata nella letteratura europea con la celebre fiaba teatrale di Carlo Gozzi. La storia è ambientata a Pechino in una corte inverosimilmente popolata da maschere veneziane della Commedia dell'Arte. A questa fiaba teatrale, alla versione musicata da Puccini, alla rielaborazione di Bertold Brecht e allo spirito giocoso del famoso allestimento scenico di E. B. Vachtangov, l'allievo prediletto di Stanislavsklj, si ispira questa rielaborazione. Cinque attori riempiono lo spazio di azioni dando vita ad una folla di personaggi. Ma lo spettacolo ha un altro importante elemento ispiratore, ed è il bel canto italiano. Arie d'opera e romanze (da Caldara a Gluck, da Piccinni a Paisiello, etc.), cantate dagli attori stessi, si intrecciano con la storia, creando uno splendido impasto sonoro. La favola è nota. Calaf, principe straniero è disposto a dare la vita per conquistare Turandot, la bella principessa di profonda sapienza e di crudeltà sovraumana che uccide gli sprovveduti che la amano. E' un viaggio iniziatico il suo, il passaggio ad un grado diverso di conoscenza. Il Principe si mette in viaggio e compie così il suo destino. Sogna Calaf o è sveglio? L'incanto è rotto e si ritrova vecchio.
2.11.08
 

Atelier sul Mare e fiumara d'arte - Rito della luce


Atelier sul Mare e fiumara d'arte,Rito della luce , Piramide 38° Parallelo, solstizio d'estate, 17-21 giugno 2011
2.11.08
 

SEI SOTTO SETTE DUNQUE SEI


Colosseo Nuovo Teatro 24 Agosto2011 Video lettura recitata di "SEI SOTTO SETTE DUNQUE SEI" di Francesco Gambaro con Luigi Rigoni - attore, girato da Ulisse Benedetti a cura di Simone Carella. Prova2
2.11.08
 

Si potrebbe cominciare dalla fine


Si potrebbe cominciare dalla fine di Paolo Modugno, con Galatea Ranzi, regia di Marco Andriolo, testo di Paolo Modugno, musiche di Claudio Giglio. Al Teatro Bellini di Palermo
2.11.08
 

ZEROGRAMMI - Teatrofficina Zerogrammi


Premio Miglior Spettacolo Festival Giocateatro 2009 Primo Premio di Coreografia Festival OrienteOccidente 2008 regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea musiche Erik Satie collaborazione all'allestimento e luci Chiara Guglielmi una produzione Cie. Zerogrammi INFO: http://www.zerogrammi.org/it/zerogrammi.html
2.11.08
 

LE IDI DI MARZO


Teatro Beat 72 1983 "LE IDI DI MARZO" musical con Roberto Caporali
2.11.08
 

IL BURATTINAIO


Beat 72 marzo 1983 "IL BURATTINAIO" di e con Donato Sannini facente parte del gruppo di attori-registi toscani quali Roberto Benigni e Carlo Monni che avviano forme di spettacolo popolare di strada ma anche di tipo sperimentale con Lucia Poli. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
2.11.08
 

APOCALISSE DI LEO


Spettacolo conclusivo de 'La Strage dei Colpevoli' primo Censimento Teatrale ideato e condotto da Leo De Berardinis, Teatro Parco dei Daini, Roma, Estate Romana 1982
26.10.08
 

SCENA PRIMA


Teatro Lo Spazio dal 20 al 30 dicembre 2011 "SCENA PRIMA" di Maricla Boggio, regia di Mario Prosperi. Con: Gianna Paola Scaffidi, Beatrice Messa, Stefano Dalla Costa, Mario Prosperi. Roberto Zorzut (Collaboratore alla regia), Valerio Di Filippo (Allestimento scenico) e Helga Williams (Costumi). La pièce vanta la sua collocazione nell'ambito di "Vetrina Italiana 2011", X edizione, ovvero della rassegna di proposte per un repertorio del teatro italiano contemporaneo, nell'ambito delle iniziative per i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, organizzata da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, dalla Regione Lazio e dall'Associazione Culturale Politecnico Teatro. La trama propone il paradigma dell'iniziazione professionale di un giovane attore. È il migliore del suo corso in Accademia e sposa la sua compagna di corso figlia del Grande Attore, dopo averla messa incinta. Il Famoso Attore si trova a dovergli provvedere il lavoro (la figlia è per ora immobilizzata dalla maternità) e lo fa raccomandando il genero ad una sua ex, che ora dirige una Compagnia. Il giovane ne diventa l'amante e ciò scatena la guerra con la moglie. Questa situazione paradigmatica si sviluppa però secondo dinamiche impreviste, che portano al riconoscimento della fondamentale serietà vocazionale del giovane e illumina il senso del fare teatro . Donde il suo vero inizio: scena prima.
26.10.08
 

Short Theatre 2011- Quartieri dell'Arte¬“Il tempo libero"


Teatro India 15 settembre 2011 Quartieri dell'Arte - Il tempo libero. Serie teatrale di Gian Maria Cervo. Episodi 1, 2 e 3 - con Vito Mancusi, Federico Tolardo, regia Carlo Fineschi, disegno luci Marco Palmieri, aiuto regia Sara Allegrucci, Festival "Quartieri dell'Arte" e Nutrimenti Terrestri. La serie teatrale "Il tempo libero" creata e scritta da Gian Maria Cervo (che è stato autore in residenza con Roland Schimmelpfennig e Dejan Dukovski alla Deutsches Schauspielhaus, il teatro nazionale di Amburgo) e diretta in Italia da Carlo Fineschi racconta di incontri che si svolgono nell'atmosfera chiaroscurale della nostra economia, a partire dal fallimento della Lehman Brothers, e mette insieme farsa arrabbiata e dialoghi filosofici. Il primo episodio del progetto è stato già proposto con successo allo Schauspiel Essen, in Germania (dove ha avuto la sua prima assoluta nel 2008) e al Teatro Palladium di Roma nel 2009. Il secondo episodio è stato proposto in prima assoluta (assieme al primo) come evento di apertura della stagione del teatro Gunagu di Bratislava (è stato diretto dal noto drammaturgo e regista slovacco Viliam Klimacek ed è andato in scena dal settembre 2010 al gennaio 2011) prima di fare il suo debutto col cast italiano, composto da Vito Mancusi e Federico Tolardo, all'Olimpico di Roma."All'inizio volevo creare una specie di paesaggio del precariato, volevo mettere in campo tutte le forze che hanno generato il precariato" dice Gian Maria Cervo "ma poi il principio di trasversalità  che vige in teatro mi ha spinto a rinunciare a un testo con tanti personaggi e a concentrarmi sull'immagine più piccola che mi venisse in mente per trattare il tema dell'economia dei nostri giorni. Quest'immagine è quella dell'incontro all'interno di una stanza tra Adamo ricercatore precario, trasferitosi nel Bacino della Ruhr, che studia la materia oscura e l'energia oscura (che per lui sono "il sostituto più interessante di quella convenzione consunta che si chiama dio") e Federico, giovane italiano che fa la marchetta ad Amsterdam ( "quindi tu studi il tempo, la natura del tempo" chiede Federico, "Beh, più o meno" risponde Adamo). Ovviamente sia il carattere seriale della scrittura che l'idea di creare una situazione naturalistica in cui si potesse parlare anche di arte, economia e fundraising, cioè di come tirare su dei soldi per l'arte e la ricerca in quest'epoca di crisi, hanno posto le sfide più interessanti artisticamente: integrare teatro psicologico e teatro postdrammatico e mettere insieme sviluppo orizzontale e sviluppo verticale dei personaggi. La cosa interessante è che devi fare sia il drammaturgo che il curatore." http://www.shorttheatre.org
26.10.08
 

Tesorino, perchè hai perso?


"Teatro Furio Camillo 23 - 27 Marzo 2011 'Tesorino, perchè hai perso?' una composizione di Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman, Serge Cartellier, Claire Guerrier, Saskia Mees, regia: Claire Guerrier, performer: Cecilia Bertoni, Serge Cartellier, suono e musica: Carl G. Beukman, disegno luci: Pierre Montessuit, scene e costumi: Cecilia Bertoni, Claire Guerrier, video: Claire Guerrier, audio e luci: Luca Telleschi e Paolo Morelli, ufficio stampa: Giovanna Mazzarella, una produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio a cura di Michela Giovannelli. www.delloscompiglio.org La performance si compone intorno all'assurdità  ironica del vincere e del perdere, come l'uno o l'altro condizionino esageratamente la stima che abbiamo di noi stessi e l'idea del successo nella nostra cultura. Riprese video Marco di Campli, montaggio Isabella Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72."
26.10.08
 

Le Voci Sonanti


"performance vocale di e con Antonio Amendola Meta-Teatro 16 dicembre 2010 Roma"
26.10.08
 

BROADWAY night


COLOSSEO NUOVO TEATRO 12 DICEMBRE 2010 "BROADWAY night" Michael Parks Masterson voce, John Ferguson piano in concert. Patrocinato dall'ambasciata Americana,dalla Regione, dall'Arcigay.
26.10.08
 

Cani che abbaiano alla luna


Benevento 2000 "CANI CHE ABBAIANO ALLA LUNA" www.roccomilitano.it. Di Tommaso D'Elia e Rocco Militano. Regia di Tommaso D'Elia. Con Rocco Militano e la partecipazione di Maria Teresa Di Clemente. Diapositive Elena Caronia - Scene Carlo Canè. Lo spettacolo è un contributo al tema mafia e memoria. Un mix di cronaca e teatro, dove si narrano quattro storie che rappresentano fatti e personaggi emblemi della storia della mafia, delle lotte contro di essa e dei rapporti internazionali che hanno soprasseduto a questa vicenda dal dopoguerra ad oggi. Primo racconto: "Ninni Cassarà" Secondo rocconto: "Il foulard di Lucky Luciano" Terzo racconto: "La strage di Villalba" Quarto racconto: "Gli uccell che cantano"
26.10.08
 

ANNA CAPPELLI


Teatro Colosseo dicembre 2004 "ANNA CAPPELLI" di Annibale Ruccello, regia Mario Mattia Giorgetti, con Donatella Liotta. Compagnia/Produzione: Centro Attori - La Contemporanea. L'opera è inserita nella rassegna "Faccia a faccia con .. umane follie" progetto teatrale drammaturgia contemporanea. Si tratta di un monologo in forma di dialogo; è la storia di una giovane donna di Orvieto che si trasferisce a Latina in subaffitto perchè ha bisogno di lavorare. La rabbia eccessiva che prova per il fatto che una sua sorella rimasta in casa si prenda, col consenso dei genitori, la sua amata cameretta lasciata libera non è che un sintomo del suo profondo malessere esistenziale. La padrona di casa insopportabile con i suoi gattacci puzzolenti, la governate anziana dell'uomo a cui si accompagna che è peggio di una suocera, infine l'uomo stesso che dopo due anni di convivenza intende abbandonarla, trasformano quel malessere in un vero e proprio sconvolgimento mentale della protagonista. A quel punto il desiderio del possesso e della riappropriazione dell'uomo e della casa di lui porteranno Anna al concepimento di un mostruoso progetto. Donatella Liotta, interprete ben diretta, generosa e convincente del personaggio di Anna, è una brava attrice che ha avuto modo di farsi conoscere in questi ultimi anni partecipando a diversi eventi teatrali italiani ( un amore infelice, sogno di una notte di mezza estate, donne al parlamento, il mercante di venezia, le vespe). Il regista è lo stesso curatore della rassegna, Mario Mattia Giorgetti, regista, docente, giornalista, direttore della rivista SIPARIO. Annibale Ruccello nasce nel 1955 a Castellammare e si laurea in filosofia a Napoli con una tesi in Antropologia culturale. Studioso delle tradizioni popolari, della cultura e della lingua napoletana, attore, regista e produttore, forma la sua compagnia teatrale "II Carro" alla fine degli anni Settanta. Annibale Ruccello è stato fra i protagonisti di una fervida stagione di rinascita e di rinnovamento della drammaturgia italiana che lo ha visto affacciarsi sulla scena alla soglia degli anni ottanta. Un'intensa attività  stroncata da un tragico incidente d'auto a soli trent'anni (12 dicembre 1986). Ruccello si era formato con studi di antropologia seguendo il lavoro di ricerca di Roberto De Simone, di cui fu assistente per "La Gatta Cenerentola"; e questa base antropologica, unita al desiderio di "raccontare delle storie", come diceva, segnata dagli echi delle fiabe contadine e da una forte componente autobiografica inscritta nella Napoli periferica, l'ex paradiso rappresentato dalla oggi degradata zona costiera vesuviana, costituiscono il nucleo della sua opera che supera l'iper-realismo ed il rischio della retorica usando lo sberleffo, l'arma del grottesco e del surreale. Del 1980 è il suo primo testo "Le cinque rose di Jennifer", nel1982 "Notturno di donna con ospiti", quindi "Weekend" nell'1983, "Ferdinando" nell'1984, e nell'1986 "Anna Cappelli" e la serie di monologhi riuniti sotto il titolo di "Mamma-Piccole tragedie minimali". 'Le storie che racconto riguardano sempre e soltanto gente banale, comunissima, possibilmente incline a diventare patetica, straziante. Ma per una sorta di terrore a nutrire o a destare pietà  mi piace coglierla in un momento estremo della loro esistenza, quando a prescindere dalle loro stesse intenzioni questi personaggi sono costretti a compiere una scelta importante, un gesto eroico o atroce. Per cui si trasformano in personaggi grotteschi o mostruosi, spesso odiosi e insopportabili, comunque sempre meglio che pietosi. E mi piacciono quanto più sono ai margini, relegati, ma non in maniera vistosa (come barboni, criminali e pazzi) bensì in maniera sottile, indistinta. Ed infatti vivono in quartieri della cultura metropolitana, in provincia, sepolti nella periferia'. Annibale Ruccello. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
26.10.08
 
 
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