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Via Antonio Pigafetta Navigatore


BEAT 72 9/3/1983 "VIA ANTONIO PIGAFETTA-NAVIGATORE" atto unico di e con Paolo Hendel
28.3.09
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - Gospodin di Philipp Lale


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Fattore K

Gospodin di Philipp Löhle

Testo di Philipp Löhle traduzione di Alessandra Griffoni a cura del Goethe Institute leggono Andrea Di Casa e Federica Santoro produzione Fattore K La PELANDA 13 settembre 2012 Roma"
28.3.09
 

le notti bianche - integrale


le notti bianche; regia Marco Blanchi; con Marco Blanchi, Rebecca Valenti
28.3.09
 

Perché le scimmie non amano Mozart? (e i gatti si) - ZTL


"Immobile Paziente Perché le scimmie non amano Mozart? (e i gatti si) Angelo Mai ZTL 29 aprile 2011 Roma"
28.3.09
 

Ocarina Ensamble - Musicometa 2010


"Un puro anelito di terracotta 150 anni nel soffio dell'ocarina concerto dell'ocarina ensemble di Budrio MUSICOMETA mercoledì 29 dicembre 2010 piazza Santa Maria in Campo Marzio"
28.3.09
 

MK - Il Giro del mondo in 80 giorni


MK Il giro del mondo in 80 giorni Produzione mk11, Festival Torinodanza Torino, ZTLpro Provincia di Roma/Assessorato Politiche Culturali in collaborazione con Fondazione Romaeuropa/Palladium, Mosaico Danza/Interplay Festival residenze Armunia Festival Castiglioncello e La Zona Teatro con il contributo del MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Haithem Dhifallah, David Kern, Roberta Mosca, Laura Scarpini & guests musica Lorenzo Bianchi light design Roberto Cafaggini fumi Lorenzo Bazzocchi coreografia Michele Di Stefano organizzazione Anna Damiani/PAV Teatro Palladium 31 marzo - 1 aprile 2012 ripresa effettuata il 31 aprile 2012 Roma
28.3.09
 

Rito della Luce Piramide


L'evento, organizzato dalla Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte, si è tenuto su un'altura di Motta d'Affermo, proprio ai piedi della “Piramide  38° Paralleloâ€?, l’imponente opera di Mauro Staccioli nonché ultima acquisizione del parco di Fiumara d’Arte, il più grande museo a cielo aperto d’Europa.
28.3.09
 

PERDUTAMENTE - 8 Dicembre 2012


Teatro India 3 - 21 dicembre 2012 "Perdutamente" il Teatro si apre ulteriormente, per farsi attraversare da un pubblico che venga non solo ad assistere ma a prendere parte ad un dialogo: conferenze-spettacolo, incontri, performance, interventi teatrali e di danza, installazioni permanenti. "Seppure voleste colpire" Fortebraccio Teatro
28.3.09
 

SCHIZOFRENICA


Colosseo Nuovo Teatro dal 20.12.2007 al 06.01.2008 "Schizofrenica" di Silvia Scola, regia di Cecilia Calvi, con Corinna Lo Castro, Fabrizio Giannini, Luca Angeletti, Paila Pavese. Trama: Un assolo drammatico di una giovane schizofrenica che litiga con se stessa e con il mondo, in un avvicendarsi perpetuo delle sue personalità . Completamente scissa, la povera Sabri è sottoposta ad un battibecco continuo ed estenuante fra le due parti di sé più opposte e difficilmente 'coabitative': 'Sabri-Nera' nevrotica, aggressiva, carnefice; e 'Sabri-Cara' depressa, mite, fragile, vittima. Un alternarsi di umori, opinioni, gesti sempre netti, precisi, ma messi in dubbio e istantaneamente contraddetti nell'arco di pochi secondi. Un ridicolissimo flusso di coscienza quello di Sabri che dà  voce però alle contraddizioni della società contemporanea, apparentemente aperta ed emancipata, ma al contrario saldamente incatenata ad una impostazione maschilista, sessista e squilibrata dei rapporti fra uomo e donna. Di qui il suo essere in crisi come professionista, come collega, come figlia, come amante, come fidanzata, come donna e alla fin fine come essere umano, in un mondo sempre più disumano e sempre più lontano dallo Stato di Natura. Recensione: Guidata dalla regia di Cecilia Calvi, Corinna Lo Castro è la schizofrenica Sabri di questo atto unico di Silvia Scola. Con variazioni nette e distinte di mimica facciale, postura e registro linguistico, la giovane attrice riesce ad apparire allo spettatore davvero come una sorta di "due-attrici-in-una" e riesce a rendere sul palco il conflitto interiore della protagonista. Un conflitto che larga parte del pubblico avverte anche dentro sé e la cui parodia, proprio per questo motivo, solleva le risate in sala. Sabri, nella sua eterna ricerca di un compromesso tra le parti del suo spirito, si relaziona con problemi che vengono trattati con ilarità  nello spettacolo ma che, nella vita reale, costituiscono alcune delle maggiori pressioni che possono alterare lo stato emotivo di una donna: il maschilismo, la fede contrapposta al cinismo ed il rapporto con la propria famiglia. Fabrizio Giannini si cala, per l'occasione, nella parodia dell'uomo che si approfitta della propria posizione professionale per far pressione sulle donne e ricavarne piaceri sessuali, mentre l'altro lato della medaglia è rappresentato dal prete un po' romantico e goffo interpretato da Luca Angeletti, con comicità  degna di questo ruolo. La pace che Sabri cerca, però, non si trova tra le pagine di un vangelo o nelle parole di un "missionario", ancora meno negli apprezzamenti di un uomo maniacale e, purtroppo, neanche tra i ching che la ragazza ama consultare per capire a quale voce dare ascolto. La partecipazione di Paila Pavese, voce inconfondibile nell'universo di attori e doppiatori del panorama italiano, porta invece sulla scena il rapporto di amore e odio che una donna prova nei confronti della propria famiglia e, in particolare, della propria madre: essere come lei o essere completamente diversa? Ed è davvero possibile giudicare il rapporto tra i propri genitori, forti della convinzione di conoscere proprio tutto di loro (compresi i segreti più piccanti)? Il testo, dal canto suo, fa trasparire alcuni degli aspetti che più stanno a cuore a Silvia Scola, dichiaratamente interessata all'analisi "dei comportamenti e della psicologia dei personaggiâ€?, allo studio dello spazio in cui l’azione si svolge e a quello dell’uso del dialetto romano, anche in questo testo utilizzato con precise scelte lessicali che non si rifanno al caso ma piuttosto ad una tradizione letteraria ed orale in continua evoluzione. Significativo il sottotitolo dello spettacolo, che la pace sia con voi : di fronte alla difficoltà di controbilanciare lo yin e lo yang racchiusi in ciascuno di noi, forse sorridere è un buon punto di partenza. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72
28.3.09
 

IL CASO ROBINSON


spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti, con Roberto Rustioni
28.3.09
 

ITALIA SI, ITALIA NO - 3° Parte


Centrale Preneste 10 giugno 2011 "ITALIA SI , ITALIA NO" manifestazione di Musica, teatro, danza: gli artisti si mobilitano per il Referendum del 12 e del 13 giugno. Festa dedicata alla libertà  di scelta e alla libertà  di informazione.
28.3.09
 

UN CORRIDOIO CON IN FONDO LA LUCE


"28 nov.2010, Recitardanzando,coreografia e progetto visivo e interpretazione Maria Paola Zedda elaborazione del suono Giancarlo Petroni fonti Isabella Santacroce, Roland Barthes, Marina Abramovich www.teatroinscatola.it"
28.3.09
 

Prendimi con te


Teatro Colosseo gennaio 2006 "Prendimi Con Te" liberamente tratto dal romanzo di Sladjana Stojkovic 'Ultime 24 ore di una kamikaze'. Adattato e diretto da Francesco Apolloni. Con Mimosa Campironi. Musiche: Alessandro Molinari. Videoscenografia: Emita Frigato e Cinzia Sarto. Costumi: Chiara Ferrantini. Un monologo sulle figlie dell'Islam in bilico tra chador, tradizione, e tritolo. Il copione, prosciugato per esigenze narrative, fornisce un ideale chiave di lettura del fenomeno degli attentati suicidi di matrice islamica che dalla strage dell'11 settembre in poi coinvolge sempre più donne. Le shaide, cioè le martiri, fenomeno drammatico che all'indomani degli attentati di Londra e Madrid, anche il cinema e il teatro mettono in scena nel tentativo di esorcizzare la paura delle bombe e, contemporaneamente, provare a chiarire i perché di una scelta così radicale. Prendimi con te è una sorta di videointervista in diretta che svela gli ultimi sette giorni di Samira, ventenne reclutata dalla Jihad pronta a farsi esplodere in nome di Allah. Nel corso del monologo, davanti agli occhi del pubblico, ecco che si materializzano la vita, i ricordi, le angosce, l'insofferenza, e l'odio che avvelenano il cuore della palestinese. Parole deflagranti, tese a sollecitare un importante momento di riflessione. E di silenzio. Perché scegliere la via del tritolo, quindi del martirio religioso, per Samira significa dare maggiore incisività  ad un grido di disperazione. Come sottolinea in scena la diciottenne attrice di origine pakistana “così si muore per essere ascoltatiâ€?. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72
28.3.09
 

BRIGANTI


Teatro La Riunione di Condominio 21 maggio 2012 "BRIGANTI" scritto diretto ed interpretato da Gianfranco Berardi , assistenza alla regia e luci Gabriella Casolari con la supervisione di Marco Manchisi, produzione Compagnia Berardi Casolari in collaborazione con Teatro Stabile di Calabria, spettacolo vincitore del concorso internazionale "L'altro Festival" - Lugano ed. 2005. Il progetto dal nome "Briganti" nasce nel febbraio 2000 attraverso un primo lavoro di ricerca prettamente storico-sociale. Studiando, leggendo e ricercando su libri di storia, su testi di autori contemporanei (uno fra tanti Tommaso Pedio) e documenti rinvenuti in biblioteche, è nata la volontà di descrivere attraverso la messinscena quelle emozioni e quelle atmosfere vissute in questa prima fase del lavoro. Il progetto infatti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61). L'intero universo dei fatti narrati trae spunto da documenti storici di vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale. A essi, però, si miscela il mondo della tradizione orale popolare non privo di spunti fantastici. Il testo trasforma in sogno realtà crudeli, ironizza su temi, nostro malgrado, ancora vivi, ponendo attenzione sulle radici "culturali" del problema, cercando di non cadere in una retorica politica.
28.3.09
 

short theatre 7 / west end - La prima periferia


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Pathosformel

La prima periferia

  di Daniel Blanga Gubbay, Paola Villani e con Simone Basani, Giovanni Marocco produzione Pathosformel / Fies Factory One coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto, Uovo performing arts festival con il contributo di Ufficio Promozione Giovani Artisti-Comune di Bologna con il sostegno di Teatro di Fondamenta Nuove (Venezia) in collaborazione con Teatro Franco Parenti - Progetto Residenze Pathosformel fa parte del progetto Fies Factory TEATRI DEL TEMPO PRESENTE l'ETI Ente Teatrale Italiano per le nuove creativit√†   www.pathosformel.org   La PELANDA 12 settembre 2012 Roma"
27.3.09
 

ECUBA


Colosseo Nuovo Teatro dal 24 aprile al 6 maggio 2012 "ECUBA - La Nausea e la Strage" Libera elaborazione drammaturgica di RICCARDO REIM da ECUBA e LE TROIANE di EURIPIDE, con FRANCESCA BENEDETTI, con la partecipazione di ROBERTO BISACCO, con GIORGIO CRISAFI e RAFFAELE LATAGLIATA, PIER LUIGI PIZZETTI, ANDREA VOLPETTI. Musiche DARIO ARCIDIACONO, Scene CRISTIAN BIASCI, Costumi ANNA MARIA MORELLI, Light Designer LUCA SANTINI, Assistente alla regia ANNA MARIA LOLIVA, Sartoria C.T.N. Napoli Assistente ai costumi Flavia Fucito, luci MALCOLM OCCHETTO, Organizzazione ULISSE BENEDETTI, regia di BEPPE MENEGATTI. Partendo da ECUBA e LE TROIANE di Euripide, la rielaborazione di Riccardo Reim (scritta appositamente per la presente messa in scena voluta da Francesca Benedetti) rivisita la tragedia greca - e il mito che ne costituisce l'origine e il cuore - alla luce delle suggestioni surrealiste e metafisiche di Savinio e Böcklin nonché delle 'oscene' trasgressioni di Georges Bataille, con il filtro, per così dire, della 'nausea' esistenziale di sartriana memoria. In una sorta di magazzino-discarica Ecuba accoglie i 'fantasmi' della propria esistenza (deformi e ridotti ai minimi termini) in schermaglie atrocemente grottesche e degradate come avanzi frusti e polverosi di qualche vecchio repertorio divenuto ormai improponibile... L'insondabile perentorietà della tragedia greca si scontra stridendo con le atrocità dei nostri giorni, inquietantemente simili a "scene di caccia antica": il linguaggio alterna toni e registri diversissimi, "alti" e "bassi", "aulici" e "plebei", "poetici" e "giornalistici"... Dal nulla che circonda la protagonista emergono, simili a relitti, interessi e ricordi; il dialogo diviene un elenco di atti e pensieri angosciosi, inconfessabili, assurdi: via ipocrisie e pregiudizi, ma via anche ogni pietà e ogni umana intesa. Tutto sembra demolirsi, sbriciolarsi, annientarsi - persino nella cifra di una terribile, deforme comicità (si vedano Cassandra, Andromaca ed Elena, impersonate da tre uomini senza nulla concedere al tradizionale 'en travesti') che sembra lasciare spazio soltanto a un disperato annaspo dopo il quale c'è, per l'appunto, la nausea di tutto, anche della "nausea" stessa - forse unica possibile conquista per l'uomo. A vestire i difficili panni della protagonista è, come si è detto, Francesca Benedetti, attrice da sempre amante del rischio e della sperimentazione, intelligentemente divisa tra avanguardia e classicità, che qui ritrova l'humus delle sue interpretazioni di Siracusa e di Gibellina in un linguaggio provocatorio e affabulante; la regia è affidata a Beppe Menegatti, regista dalla ben nota formazione viscontiana e dalla straordinaria versatilità (il primo in Italia, fra l'altro, a rappresentare Samuel Beckett), attivo nella prosa come nell'opera lirica e nel balletto, qui impegnato in una nuova, stimolante sfida.
27.3.09
 
 
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