Grattati e Vinci - (01/06/13)


CANALE:


Teatro Palladium 25 Aprile 2013 “Grattati e vinci” 3° episodio della Trilogia dell’inesistente esercizi di condizione umana di e con: Roberto Scappin e Paola Vannoni, produzione: quotidiana.com con il contributo di: Provincia di Rimini, in collaborazione con: l’Arboreto - Teatro Dimora, Mondaino. Le due figure si affrontano in un dialogo privo di melò, tagliente, cinico, dalla comicità livida e inaspettata. L’orgoglio dell’inettitudine e del tedio domestico contro l’affanno merceologico. I temi si oppongono all’idealismo, scalano la caducità della vita umana e la truffa diacronica dei rapporti intimi. I loro sono discorsi da notte fonda, i movimenti schematici, geometrici ed essenziali e le luci che rimandano al bagliore del frigorifero in una cucina buia, stanno già definendo un piccolo universo di segni. Con svagati accenni demenziali, capaci di giochi di parole e vortici drammaturgici, impongono la chiarezza della logica e della loro visione: lo sgomento di come siamo. Duo riminese fondato nel 2003 da Roberto Scappin e Paola Vannoni, quotidiana. com porta nel nome il rovello dell’indagine che è al centro della “Trilogia dell’Inesistente”: indagare attraverso piccoli spostamenti del linguaggio la banalità e il male che l’accompagna. Uno stile che nasce da dinamiche quotidiane rimodulate in scena per denunciare la stortura dei comportamenti, l’ipocrisia con cui trattiamo anche noi stessi. I primi due episodi della Trilogia sono: Tragedia tutta esteriore (2008) e Sembra ma non soffro (2010).


Teatro Palladium 25 Aprile 2013 “Grattati e vinci” 3° episodio della Trilogia dell’inesistente esercizi di condizione umana di e con: Roberto Scappin e Paola Vannoni, produzione: quotidiana.com con il contributo di: Provincia di Rimini, in collaborazione con: l’Arboreto - Teatro Dimora, Mondaino. Le due figure si affrontano in un dialogo privo di melò, tagliente, cinico, dalla comicità livida e inaspettata. L’orgoglio dell’inettitudine e del tedio domestico contro l’affanno merceologico. I temi si oppongono all’idealismo, scalano la caducità della vita umana e la truffa diacronica dei rapporti intimi. I loro sono discorsi da notte fonda, i movimenti schematici, geometrici ed essenziali e le luci che rimandano al bagliore del frigorifero in una cucina buia, stanno già definendo un piccolo universo di segni. Con svagati accenni demenziali, capaci di giochi di parole e vortici drammaturgici, impongono la chiarezza della logica e della loro visione: lo sgomento di come siamo. Duo riminese fondato nel 2003 da Roberto Scappin e Paola Vannoni, quotidiana. com porta nel nome il rovello dell’indagine che è al centro della “Trilogia dell’Inesistente”: indagare attraverso piccoli spostamenti del linguaggio la banalità e il male che l’accompagna. Uno stile che nasce da dinamiche quotidiane rimodulate in scena per denunciare la stortura dei comportamenti, l’ipocrisia con cui trattiamo anche noi stessi. I primi due episodi della Trilogia sono: Tragedia tutta esteriore (2008) e Sembra ma non soffro (2010).
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