GRISAGLIA BLU
Monologo scritto da Sergio Velitti
regia di Nello Pepe
interpretato da Maria Pia Iannuzzi
musiche di Marcello Cirillo ed Ivo Parlati
Il dramma di Antonietta Gavone, vedova Cairano, novella
Medea costretta ad uccidere col veleno i propri figli per fame e disperazione, 40
minuti di intenso monologo.
Teatro Tordinona 1° Maggio 2023
TALES FROM THE NEW AGE
DI ALEX MARENGA
performance art
schizoide e dirompente dove spoken word, danza, video arte
e musica elettronica si fanno portavoce di un messaggio politico
anticapitalista.
Su testi di Tahar
Ben Jelloun, Michel Focault, William Burroughs, Pierpaolo
Pasolini, Caitlin Johnstone, Jean Baudrillard il presidente di
Filmstudio Stefano Pierpaoli accompagnato da un gruppo di ballerini
su musiche di Marenga ci comunicherà attraverso questi grandi autori il
disorientamento creato dalla globalizzazione e le sue
conseguenze catastrofiche sull’ambiente naturale e l’uomo.
Recital di versi in
chiave di sol
Di Rossella Or
Testi poetici editi e
inediti, uno spettacolo di voce e corpo all'insegna della parola scritta e
detta, nella forma in cui Rossella deciderà di rappresentarla sul palco. Erede
di una tradizione teatrale storica, la sua poesia è tuttavia pura e per certi versi
inesplorata. Chi può venga a sentirla e vederla. È un'esperienza!
Rossella Or, attrice e
poetessa, è stata protagonista dell'avanguardia teatrale romana degli anni '70.
Ha lavorato con Memè Perlini, Simone Carella, Giuliano Vasilicò, Giorgio
Barberi Corsetti, Leo De Berardinis, Mario Prosperi, ottenendo un immediato e
notevole successo, e ha successivamente iniziato una serie di lavori in proprio
di rara intensità (con recupero della parola) di cui ha curato, anche, testo e
regia.
Di lei scrisse il critico
teatrale Nico Garrone: "Rossella, se venisse a patti con il galateo della
rappresentazione, sarebbe una straordinaria Figliastra, o la delirante Contessa
dei Giganti della Montagna. Ma ieri sera ci ha fatto pensare, o sognare, a
qualcosa di più: ad un immaginario incontro nell'aldilà tra i fantasmi di
Eleonora Duse e di Antonin Artaud."
TEATRO TORDINONA 19 Marzo 2023
“Il primo bacio” di Renato Giordano
≪Nella vita di ognuno c’è sempre un bacio che non si dimentica≫, diceva Audrey Hepburn nel celebre film “Colazione da Tiffany”. Men che meno il primo.
Ed infatti, a distanza di 16 anni, “Il primo bacio” di Renato
Giordano riesce sempre ad emozionare. Parola del pubblico del Teatro
romano di Tordinona che, nel corso di due serate, è rimasto
ipnotizzato per quasi due ore nella Sala Pirandello, di
fronte ad alcuni racconti magistralmente interpretati dai ragazzi dell’Actor’s
Planet di Rossella Izzo: una quindicina di giovani belli e
talentuosi che, con le loro brillanti performance - intervallate da balletti
sulle note di successi musicali senza tempo - hanno fatto emozionare e
sorridere la platea con le loro storie di baci. Baci rubati o dati per gioco,
baci travolgenti, di quelli che ti tolgono il respiro ma anche deludenti, se
non disastrosi. Baci comunque che fanno da spartiacque nella vita degli
adolescenti, sia di ieri che di oggi e che diventano elemento fondante di questo
spettacolo evergreen diretto dal citato e poliedrico Renato Giordano il
quale, oltre ad essere uno stimato medico endocrinologo, è anche regista,
attore, autore di teatro, musicista e operatore culturale.
Ogni anno, alla fine delle sue docenze, egli porta in scena i suoi ragazzi,
nella ferma convinzione che il teatro, per capirlo, bisogna viverlo in prima
persona, aiutando i giovani ad avere il proprio spazio e la propria occasione.
Proprio come ne “Il primo bacio”, spettacolo fortunato nato nella mente
del regista quando lavorava a New York.
Un'opera che prende le mosse da storie vere - raccontate per lo più da gente
comune e cambiate ad ogni edizione (in modo da rendere l'offerta sempre
diversa) – e che nel corso degli anni ha ispirato anche un musical,
interpretato dai ragazzi di X-Factor con le coreografie
di Andrè de la Roche, un format televisivo, che ha avuto successo
soprattutto in Spagna e un libro, che a breve verrà ristampato con la doppia
prefazione di Rossella Izzo e Federico Moccia.
Del resto, le declinazioni del bacio sono infinite, proprio come la scintilla
creativa di certi artisti con la lettera maiuscola (Renato Giordano docet).
Teatro Tordinona 24
Marzo 2023
SOGNO
Progetto e regia di Cristina Aubry
Sono anni che ci
penso. A mettere su un classico.
E mi sono imbattuta
nella bella riduzione di Cristiano Censi de “Il sogno di una notte di mezza
estate” di Shakespeare e si lo confesso, la tentazione è stata troppo forte.
Così con Squinternati
siamo partiti.
Loro un pochino di
soggezione iniziale ma gran divertimento nelle parti dei comici….e già…che
Squinternati sarebbero? E così ho trovato la chiave: far raccontare la vicenda
alla banda di Squinternati-comici: Chiappa, Stoppa, Sega e Pezza capitanati
dallo Stira. Chi meglio di loro? Abbiamo inventato passaggi, posposto scene,
cucito legami. Uomini che fanno le donne, donne che diventano uomini. Entrano
ed escono di scena in 25 quadri senza soluzione di continuità in un’atmosfera
ora drammatica con le coppie degli amanti ora fatata con Oberon, Titania, la
Fata e Puck, folletto gentile e pasticcione passando sempre da loro, dai
comici.
Sui costumi non
c’erano dubbi: Cinzia Iacono mia collaboratrice storica ha saputo con le sue
mani creare un vero mondo incantato.
E per la colonna
sonora le musiche di Italo Marino e Flavio Scaffidi Abbate sono una vera
conferma.
Prezioso il contributo
di Katia De Persio come aiuto regia.
Noi ci siamo divertiti
assai, attraversando anche stavolta (quando mai ce le facciamo mancare?) mille
peripezie e siamo pronti.
E per citare il nostro
Puck: “Se noi folletti vi abbiamo irritato non prendetevela miei cari
signori, perché questa storia di ogni logica è fuori: noi altro non v’offrimmo
che un sogno; della vostra indulgenza abbiam bisogno”.
Cristina Aubry
I feel good
Giulio Todrani
and
Max Pirone Big Fat Band
Oltre 20 musicisti
della Max Pirone Big Fat Band per accompagnare la voce unica e
grintosa di Giulio Todrani in un viaggio tra grandi motivi che hanno
fatto la storia della musica
Una serata speciale di atmosfere coinvolgenti e di grande musica!
La carriera di Giulio
Todrani ha inizio molto tempo fa, quando tra gli anni Settanta e Ottanta fonda
il duo Juli & Julie insieme ad Angela Cracchiolo. Il duo pubblica quattro
album e ottiene un discreto successo fino allo scioglimento alla fine degli
anni Ottanta. Una curiosità: la giovane Giorgia fa il suo debutto nel coro del
gruppo, esibendosi sin da subito.
Nel 1991 è tra i fondatori di una nuova band, 'Io vorrei la pelle nera', la cui
musica denota forti influenze rhythm & blues.
FOTO DI FAMIGLIA
in un giardino toscano
Scritto e interpretato da Nicola Civinini
Regia Alessandro di Marco
“La vita non è quella che si è
vissuta, ma quella che si ricorda, e
come la si ricorda per
raccontarla”
Gabriel Garcia Marquez
Ogni vita meriterebbe di essere
raccontata. Perché ogni storia è
unica e preziosa e, come tale,
andrebbe salvaguardata,
conservata. Si, ricordata. Anche
se per un istante, breve e
intenso come il lampo di una
macchina fotografica d’altri tempi.
Come alberi, tutti i personaggi di
questa foto di famiglia vengono
dalla terra, se ne sono nutriti,
ci hanno giocato. La terra di un
giardino toscano, sfondo di una
serie di vite e di questa foto, che
ha attraversato gli anni e le
epoche ma non ha perso l’urgenza
di lasciarsi raccontare,
ripercorrere.
È coinvolgente incontrare e
conoscere queste persone, entrare
nelle loro vite, perdersi nelle
loro speranze: scoprire l’amore di
Nazareno per la sua terra, la
dedizione di Severina, l’affetto puro
e incondizionato di Palmira, le
braccia forti e il cuore tenero di
Ulderigo, le lettere d’amore di
Leonilda, la musica del cuore di
Azelio, le note strazianti del
pianoforte di Margherita, la
fanciullezza di Leonardo. È
affascinante vedere in scena i loro
oggetti quotidiani, ormai carichi
di storia e in grado di restituire
epoche a molti sconosciute. Così
le piccole storie di ognuno
hanno composto una Storia, grazie
all’offerta dell’autore che ha
saputo cogliere il cuore di queste
persone e fare di loro dei
personaggi, fermi in questa Foto
di famiglia, seduti nel loro
giardino toscano, eppure ancora
così presenti.
22 marzo 2023
Fanny & Alexander
SYLVIE E BRUNO
liberamente tratto da Sylvie e Bruno di Lewis Carroll Ed.
Einaudi
ideazione Chiara Lagani e Luigi De Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
regia, scene e luci Luigi De Angelis
con Andrea Argentieri, Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Roberto Magnani, Elisa
Pol
musiche e sound design e musiche di Emanuele Wiltsch Barberio
cura del suono e supervisione tecnica Vincenzo Scorza – costumi Chiara Lagani
ringraziamenti Anita Baliani, Paul Behnam, Brando Carella, Vittoria Casadio
Lombini,
Guido Farina, Anna Frantini, Leo Molduzzi, Rodolfo Sacchettini
la canzone del giardiniere è cantata da Emanuele Wiltsch Barberio – immagine
Igor Siwanowicz – foto di Enrico Fedrigoli
Produzione Ravenna Festival, E Production / Fanny & Alexander in
collaborazione con Ravenna Teatro
Tratto dall’omonimo libro di Lewis Carroll la compagnia
Fanny & Alexander presenta uno spettacolo in cui la dimensione visionaria
del sogno porta al di fuori dalla percezione ordinaria della realtà. Una doppia
storia che si sviluppa in parallelo. Da un lato una contrastata vicenda
d’amore, e dall’altro una storia “magica”. Sylvie e Bruno è una favola
contemporanea che ha al suo centro crisi politiche, epidemie mortali e un
tragico senso di fine, ma anche la forza creativa dei sogni e il potere
vivificante dell’immaginazione. Immaginatevi di essere terribilmente stanchi e
che il sonno stia per sorprendervi e trascinarvi al fondo di un sogno. Il punto
di partenza di questo spettacolo è proprio quello stato parzialmente vigile e
al contempo di semi-abbandono in cui il corpo si fa improvvisamente pesante, la
mente si solleva e quasi possiamo vederci dall’alto, salvo repentini sussulti
delle membra che, se non ci svegliano, segnalano proprio un profondo
inevitabile trapasso ad un mondo “notturno”, fatto di immagini e suoni volatili
eppur consistenti. Siamo allora nel mondo dei sogni, un mondo dotato di sue
regole parallele che in qualche modo riorganizzano e trasformano le immagini
diurne con quelle del nostro inconscio. Sulla scena, gli attori sono in un
certo senso le radici sensibili di questo processo, che attraversando molti ruoli,
permettono al pubblico di restare attaccato alla dimensione “concreta” della
rappresentazione, fatta di pochissimi elementi visivi, poiché l’azione è
immersa in uno spazio inizialmente “neutrale”, che a poco a poco si va
caratterizzando nel riempirsi di voci e di suoni che ricreano in modo
iperrealistico una serie di luoghi che, nella logica surreale del sogno, si
materializzano, come ologrammi sonori o puri fantasmi, dando vita alle due
storie intrecciate. (…) I due mondi, sogno e realtà, hanno incidenti e modi
differenti, hanno una logica diversa e questa logica è affidata in primo luogo
all’incantevole Bruno e in minor grado a due erratiche e confinarie figure di
Professori, impegnati in scoperte scientifiche molto carrolliane, nonché in una
sorta di filosofica, strampalata forma di “resistenza”. Nel mondo magico,
infatti, è appena avvenuto un violento colpo di Stato, operazioni di
aggiotaggio fatato, mentre nel mondo reale, al culmine della storia, infuria
una terribile misteriosa febbre, simile alla pandemia di questi nostri giorni.
Dunque, da un lato abbiamo un mondo al collasso in cui all’improvviso irrompe
la forza della bellezza e dell’immaginazione; dall’altro un mondo piagato da
una terribile, metaforica malattia, che però sopravvive, in nome della potenza
dell’amore e dell’arte.
GRAND HOTEL DELLA LUNA
La
nota giornalista rai Maria Rosaria de Medici da voce a una
piéce teatrale tra racconto e musica: Grand Hotel della
musica.
In
un racconto appassionato e malinconico Maria Rosaria De Medici -
accompagnata da Luca Chiaraluce al pianoforte, da Flavio
Bertipaglia al contrabbasso e da Andrea Esposito alla
batteria - riporterà alla luce i “tempi d’oro” del jazz vissuti al Grande
Hotel della luna, quando la musica scandiva le giornate e le stagioni,
e ogni ospite lasciava il ricordo della sua arte, un ricordo custodito nella
memoria.
Il
jazz dunque la fa da protagonista in una serata in cui la musica
d'autore incontra il teatro. Un connubio felice
proposto per un pubblico che ama l'arte e la cultura.
Teatro Tordinona – Rassegna Schegge d’Autore 2023 – XX edizione
3 Aprile 2023
scritto diretto e
interpretato da Salvatore
Scirè, con Giacomo Palmeri, Katia Vitale, Roberta
Cipriani.
Ispirato a una storia
veramente accaduta negli anni ’30 a Militello Val Catania: un uomo, semplice ma
un po' scombinato viveva facendo piccoli servizi ma aveva alcune manie: adorava
le cravatte, arrestava a modo suo i monelli che lo prendevano in giro ed aveva
il culto reverenziale per i defunti. Insomma non si perdeva un funerale finché
un brutto giorno non toccò a lui…
Moccoletto
Di Raffaele Aufiero con Renato Capitani e Stefano di Marco,
regia Renato Capitani
Un incontro occasionale al ponte dei Giudii…due personalità
a confrinto…il senso della vita.
Teatro Tordinona – Rassegna Schegge d’Autore 2023 – XX edizione
Di e con Luisa Sanfilippo, regia Vincenzo Sanfilippo
Due presenze a confronto importanti per il grande poeta
Rainer Maria Rilke: l’angelo letterario poetico che stimola e nutre la
soggettività onirica e immaginativa di Rilke e Lou Andreas Salomè scrittrice di
talento prima psicoanalista donna, simbolo dell’emancipazione femminile, che ha
rappresentato per Rainer Maria Rilke la sua meta sicura, il suo sostegno, la
sua guida terrena fino agli ultimi istanti della sua vita.
7 Aprile 2023
L’ASSAGGIATRICE
Scritto e diretto da Massimiliano Perrotta, con Roberto
Pensa e Brunella Caronti
Un re e la sua assaggiatrice una valigetta con uno strano
ticchettio, la nostra paura…