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Teatro Argentina dal 23 gennaio al 22 maggio 2013 “Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte” coordinamento e cura Marcello Teodonio Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. Nel centocinquantesimo della morte di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un ciclo di letture/spettacolo. Il ciclo ripropone quella schema di evento (di cui il teatro Argentina è stato iniziatore) che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti stagioni teatrali, e cioè la presentazione, affidata ai massimi studiosi e ai migliori interpreti, dei sonetti in dialetto, e in generale della produzione letteraria, di Belli. Gli incontri costituiscono l’occasione per una conoscenza corretta e non pedante, e al tempo stesso di sicuro impatto spettacolare, dei testi, delle opere e della personalità di un poeta affascinante e complesso come Belli, il quale doveva fare i conti con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia.
24 aprile, ore 17.00 “Umana cosa è l’aver compassione agli afflitti”. Giovanni Boccaccio e Giuseppe Gioachino Belli a cura di Rino Caputo e Marcello Teodonio con Anna Lisa Di Nola e Stefano Messina
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Teatro Argentina dal 23 gennaio al 22 maggio 2013 “Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte” coordinamento e cura Marcello Teodonio Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. Nel centocinquantesimo della morte di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un ciclo di letture/spettacolo. Il ciclo ripropone quella schema di evento (di cui il teatro Argentina è stato iniziatore) che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti stagioni teatrali, e cioè la presentazione, affidata ai massimi studiosi e ai migliori interpreti, dei sonetti in dialetto, e in generale della produzione letteraria, di Belli. Gli incontri costituiscono l’occasione per una conoscenza corretta e non pedante, e al tempo stesso di sicuro impatto spettacolare, dei testi, delle opere e della personalità di un poeta affascinante e complesso come Belli, il quale doveva fare i conti con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia.
24 aprile, ore 17.00 “Umana cosa è l’aver compassione agli afflitti”. Giovanni Boccaccio e Giuseppe Gioachino Belli a cura di Rino Caputo e Marcello Teodonio con Anna Lisa Di Nola e Stefano Messina
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