![](http://eperformance.altervista.org/vimeo/141937762.jpg)
Teatro Studio Uno 12 Giugno 2013 “DIARIO INSENTIMENTALE” di N. Gender. Voce AMBRA QUARANTA. Movimento scenico CHIARA GAMBERINI, suoni GIUSEPPE RAFFAELE, luci MARIA MUCCI. Il cinismo estetico/erotico si contrappone a pagine di una contraria e sfrenata passione sentimentalistica, una educazione al sentimento impossibile a realizzarsi se non nella scrittura. Le passioni carnali sempre eccessive; è il troppo vivere, il troppo desiderare, il troppo morirsi. Un testo violento e struggente, ora porno post modernista, ora epistolare ottocentesco. Elenchi, incontri, consumi sessuali di una società dove anche il corpo è merce scaduta. Ma anche un frasario amoroso pieno di poesia. Il protagonista vive in parallelo tra la sessualità senza pensiero, l'ingordigia per la carne e la sensualità romantica dove il pensiero è tutto. Una vita sospesa continuamente tra sesso e amore. Un reading teatrale dove la parola fredda e distante diventa partecipata, sentita, per poi vomitare tutta l’emozione trattenuta.
![](http://eperformance.altervista.org/vimeo/141937762.jpg)
Teatro Studio Uno 12 Giugno 2013 “DIARIO INSENTIMENTALE” di N. Gender. Voce AMBRA QUARANTA. Movimento scenico CHIARA GAMBERINI, suoni GIUSEPPE RAFFAELE, luci MARIA MUCCI. Il cinismo estetico/erotico si contrappone a pagine di una contraria e sfrenata passione sentimentalistica, una educazione al sentimento impossibile a realizzarsi se non nella scrittura. Le passioni carnali sempre eccessive; è il troppo vivere, il troppo desiderare, il troppo morirsi. Un testo violento e struggente, ora porno post modernista, ora epistolare ottocentesco. Elenchi, incontri, consumi sessuali di una società dove anche il corpo è merce scaduta. Ma anche un frasario amoroso pieno di poesia. Il protagonista vive in parallelo tra la sessualità senza pensiero, l'ingordigia per la carne e la sensualità romantica dove il pensiero è tutto. Una vita sospesa continuamente tra sesso e amore. Un reading teatrale dove la parola fredda e distante diventa partecipata, sentita, per poi vomitare tutta l’emozione trattenuta.
Posta un commento