Teatro Tordinona 14 novembre 2014
IOMIODIO
Non avrò altro dio all'infuori di me
Con Daniele Aureli, Amadeo Carlo Capitanelli, Stefano Cristofani, Matteo Svolacchia
Video Luca Farinella
Drammaturgia Daniele Aureli, Massimiliano Burini
Regia Massimiliano Burini
spettacolo semifinalista nel 2011 al Premio Scenario e nel 2012 finalista a E45 Napoli Fringe Festival.
Lo spettacolo nasce da una profonda riflessione e analisi sull'uomo contemporaneo, così lontano da quello descritto nella Genesi creato da Dio a sua immagine e somiglianza. Infatti, i bisogni e le necessità si manifestarono presto nell'uomo, al quale non bastarono gli strumenti donatigli dallo stesso Creatore, arrivando così a proiettare nell'IO il proprio Dio.
A questa primigenia considerazione viene inoltre accostato il pensiero di Jean-Luc Marion espresso nel testo "Dio senza essere", dove il concetto di Idolo è descritto come un qualcosa che "indica il visibile e si manifesta come un oggetto che pretende di esaurirsi nel guardabile".
L'epoca contemporanea ha cambiato l'uomo, e di conseguenza la società.
Nell'atto di osservare l'uomo contemporaneo al fine di trovarne una definizione e capirne il ruolo e le necessità lo spettacolo si sviluppa nel tempo, ci mostra l'uomo in attesa. L'attesa di quel quarto d'ora di celebrità che Andy Warhol ha profetizzato per ognuno di noi.
IOMIODIO mostra l'individuo di oggi, coi suoi fatui desideri e bisogni dettati dalla società che lo circonda in cui gli eventi accadono senza avere nessun effetto
Nello spettacolo l'uomo diventa un prodotto commerciale, un oggetto il cui valore ha perso il peso morale sostituito da una nuova etica "kitsch".
IOMIODIO parla al pubblico con l'unico linguaggio possibile per affrontare la superficialità dei nuovi valori umani, un lucido cinismo attraverso il quale delineare con oggettività la complessità sociale contemporanea con le sue chimere, aspirazioni represse, pro e contro del nostro incoerente periodo storico
Teatro Tordinona 14 novembre 2014
IOMIODIO
Non avrò altro dio all'infuori di me
Con Daniele Aureli, Amadeo Carlo Capitanelli, Stefano Cristofani, Matteo Svolacchia
Video Luca Farinella
Drammaturgia Daniele Aureli, Massimiliano Burini
Regia Massimiliano Burini
spettacolo semifinalista nel 2011 al Premio Scenario e nel 2012 finalista a E45 Napoli Fringe Festival.
Lo spettacolo nasce da una profonda riflessione e analisi sull'uomo contemporaneo, così lontano da quello descritto nella Genesi creato da Dio a sua immagine e somiglianza. Infatti, i bisogni e le necessità si manifestarono presto nell'uomo, al quale non bastarono gli strumenti donatigli dallo stesso Creatore, arrivando così a proiettare nell'IO il proprio Dio.
A questa primigenia considerazione viene inoltre accostato il pensiero di Jean-Luc Marion espresso nel testo "Dio senza essere", dove il concetto di Idolo è descritto come un qualcosa che "indica il visibile e si manifesta come un oggetto che pretende di esaurirsi nel guardabile".
L'epoca contemporanea ha cambiato l'uomo, e di conseguenza la società.
Nell'atto di osservare l'uomo contemporaneo al fine di trovarne una definizione e capirne il ruolo e le necessità lo spettacolo si sviluppa nel tempo, ci mostra l'uomo in attesa. L'attesa di quel quarto d'ora di celebrità che Andy Warhol ha profetizzato per ognuno di noi.
IOMIODIO mostra l'individuo di oggi, coi suoi fatui desideri e bisogni dettati dalla società che lo circonda in cui gli eventi accadono senza avere nessun effetto
Nello spettacolo l'uomo diventa un prodotto commerciale, un oggetto il cui valore ha perso il peso morale sostituito da una nuova etica "kitsch".
IOMIODIO parla al pubblico con l'unico linguaggio possibile per affrontare la superficialità dei nuovi valori umani, un lucido cinismo attraverso il quale delineare con oggettività la complessità sociale contemporanea con le sue chimere, aspirazioni represse, pro e contro del nostro incoerente periodo storico
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