L come Alice - (22/06/15)


CANALE:
Romexpo – Roma Fringe Festival 9 Giugno 2015
L COME ALICE
Regia: Nexus
Attori: Laura Garofoli
Aiuto regia: Giuseppe Sofo
Assistenza alla regia: Alessandra Masi
Costumi: Mariagrazia Toccaceli
Scenografia: Alessandro Laureti
Oggetti di scena: Progetto Steam
Musiche: Gyorgy Ligeti
Compagnia Garofoli/Nexus
Con il sostegno della Compagnia Mauri Sturno
L come Alice è uno spettacolo di teatro e video arte tratto dal romanzo “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll e dalla traduzione di Antonin Artaud. In uno scenario steampunk, la nostra Alice intraprende un viaggio fra i milioni di doppi che il suo personaggio ha incarnato nelle epoche. Una rocambolesca serie di situazioni tratte dai capitoli del libro si mescola a suggestive istallazioni video legate all’immaginario della protagonista. Animali elettrici, dispositivi molesti, fantasmagorie e trappole sceniche creano una ragnatela delle meraviglie in cui Alice si imbriglia e si imbroglia. Ma tra fotografia, videogame, cinema e poesia la nostra eroina riesce a rivendicare una soggettività autonoma, fluida e felicemente contraddittoria. Un’Alice, che può persino iniziare con la lettera L.
Il lavoro drammaturgico si ispira al teatro della crudeltà di Artaud e al pensiero di Gilles Deleuze. Lo stile visuale, oltre che dal romanzo “Attraverso lo specchio”, prende spunto dalla fotografia di Lewis Carroll dall’immaginario steampunk. La performance richiama le atmosfere del teatro di vaudeville e della slapstick comedy, interagendo con fantasmagoriche istallazioni video.
Romexpo – Roma Fringe Festival 9 Giugno 2015
L COME ALICE
Regia: Nexus
Attori: Laura Garofoli
Aiuto regia: Giuseppe Sofo
Assistenza alla regia: Alessandra Masi
Costumi: Mariagrazia Toccaceli
Scenografia: Alessandro Laureti
Oggetti di scena: Progetto Steam
Musiche: Gyorgy Ligeti
Compagnia Garofoli/Nexus
Con il sostegno della Compagnia Mauri Sturno
L come Alice è uno spettacolo di teatro e video arte tratto dal romanzo “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll e dalla traduzione di Antonin Artaud. In uno scenario steampunk, la nostra Alice intraprende un viaggio fra i milioni di doppi che il suo personaggio ha incarnato nelle epoche. Una rocambolesca serie di situazioni tratte dai capitoli del libro si mescola a suggestive istallazioni video legate all’immaginario della protagonista. Animali elettrici, dispositivi molesti, fantasmagorie e trappole sceniche creano una ragnatela delle meraviglie in cui Alice si imbriglia e si imbroglia. Ma tra fotografia, videogame, cinema e poesia la nostra eroina riesce a rivendicare una soggettività autonoma, fluida e felicemente contraddittoria. Un’Alice, che può persino iniziare con la lettera L.
Il lavoro drammaturgico si ispira al teatro della crudeltà di Artaud e al pensiero di Gilles Deleuze. Lo stile visuale, oltre che dal romanzo “Attraverso lo specchio”, prende spunto dalla fotografia di Lewis Carroll dall’immaginario steampunk. La performance richiama le atmosfere del teatro di vaudeville e della slapstick comedy, interagendo con fantasmagoriche istallazioni video.
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