Scùossa - (15/06/15)


CANALE:
Ridotto Teatro Mercadante Napoli 7 giugno 2015 Fringe Festival
SCÙOSSA
Sutta Scupa
liberamente tratto da “L’ammazzatore” di Rosario Palazzolo
regia Giuseppe Massa
con Gaspare Balsamo e Simona Malato
scene e costumi Simone Mannino
luci Rudy Laurinavicius
suono Tazio Iacobacci
assistente scene e costumi Linda Randazzo
assistente alla produzione Elena Amato
Ernesto Scùossa rivive l’ultimo anno della sua vita: dall’inizio della sua carriera di ammazzatore (killer di professione) fino al momento di definitiva deflagrazione della sua esistenza. In scena, invocati dallo stesso Scùossa, si materializzano gli uomini e le donne che hanno attraversato con lui questo arco di tempo: La Madre, Cartapecora (il boss che lo assolda), Angelo (la sua prima vittima), Katia (la momentanea compagna). Proprio attraverso la relazione con Katia nella mente di Scùossa si insinua lentamente, scavando come un verme, l’eventualità di una libera scelta, la possibilità di percorrere una strada alternativa, la remota probabilità di riuscire a formulare un pensiero nuovo. Questo goffo tentativo di rivalsa risulterà vano però, perché Cartapecora verrà a imporgli e a ricordargli che, all’interno di questo inferno laico dove l’umano ha lasciato il posto al disumano, nessuna possibilità̀ di espiazione è prevista per un ammazzatore, né tanto meno per le sue vittime.
Ridotto Teatro Mercadante Napoli 7 giugno 2015 Fringe Festival
SCÙOSSA
Sutta Scupa
liberamente tratto da “L’ammazzatore” di Rosario Palazzolo
regia Giuseppe Massa
con Gaspare Balsamo e Simona Malato
scene e costumi Simone Mannino
luci Rudy Laurinavicius
suono Tazio Iacobacci
assistente scene e costumi Linda Randazzo
assistente alla produzione Elena Amato
Ernesto Scùossa rivive l’ultimo anno della sua vita: dall’inizio della sua carriera di ammazzatore (killer di professione) fino al momento di definitiva deflagrazione della sua esistenza. In scena, invocati dallo stesso Scùossa, si materializzano gli uomini e le donne che hanno attraversato con lui questo arco di tempo: La Madre, Cartapecora (il boss che lo assolda), Angelo (la sua prima vittima), Katia (la momentanea compagna). Proprio attraverso la relazione con Katia nella mente di Scùossa si insinua lentamente, scavando come un verme, l’eventualità di una libera scelta, la possibilità di percorrere una strada alternativa, la remota probabilità di riuscire a formulare un pensiero nuovo. Questo goffo tentativo di rivalsa risulterà vano però, perché Cartapecora verrà a imporgli e a ricordargli che, all’interno di questo inferno laico dove l’umano ha lasciato il posto al disumano, nessuna possibilità̀ di espiazione è prevista per un ammazzatore, né tanto meno per le sue vittime.
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