Euridice non può tornare - (23/09/22)


CANALE:
Villa Giulia 3 settembre 2022

l’associazione Officina delle Culture in collaborazione con il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presenta

“Euridice non può tornare”

ispirato al testo “Euridice non può tornare”, poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta, Marcello Sambati, danza Alessandra Cristiani.

Questa figura mitologica ci incanta, ci sorprende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista, nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano. Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente alle fragilità umane e divine. L’Officina delle Culture ha risposto e vinto il bando pubblico del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per la presentazione di progetti di alto profilo culturale e propone nei meravigliosi giardini della villa uno spettacolo emozionante fra poesia, musica e danza.

Villa Giulia 3 settembre 2022

l’associazione Officina delle Culture in collaborazione con il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presenta

“Euridice non può tornare”

ispirato al testo “Euridice non può tornare”, poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta, Marcello Sambati, danza Alessandra Cristiani.

Questa figura mitologica ci incanta, ci sorprende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista, nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano. Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente alle fragilità umane e divine. L’Officina delle Culture ha risposto e vinto il bando pubblico del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per la presentazione di progetti di alto profilo culturale e propone nei meravigliosi giardini della villa uno spettacolo emozionante fra poesia, musica e danza.

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