
TRACCE
Regia di Davide Indagati
di Davide Indagati
con Giorgia Osimati e Riccardo Cecere
Una tela bianca. Una ragazza. Un ricordo che cerca forma.
"TRACCE" è un viaggio teatrale intimo e visionario, dove la pittura,
la parola e il gesto si intrecciano per dare voce a ciò che resta quando
qualcuno se ne va.
Una giovane donna entra in scena per dipingere i propri ricordi, ma scopre che
non è sola: un passante curioso la osserva, le parla, e finisce per diventare
parte di quel disegno. Insieme, tra dialoghi brillanti, memorie scolorite e
silenzi pieni di tutto, tentano di afferrare qualcosa di invisibile: la traccia
di chi non c'è più, ma che ha lasciato un segno.
Lo spettacolo affronta, con delicatezza e ironia, il tema del suicidio e della
perdita, trasformando il dolore in gesto creativo e presenza simbolica.
Non ci sono risposte facili, ma c'è spazio per la luce, anche nell’angolo più
scuro della tela.
"Tracce" è un omaggio poetico a chi se n’è andato troppo presto, e un
invito per chi resta: continuare a disegnare, anche quando le mani tremano.

TRACCE
Regia di Davide Indagati
di Davide Indagati
con Giorgia Osimati e Riccardo Cecere
Una tela bianca. Una ragazza. Un ricordo che cerca forma.
"TRACCE" è un viaggio teatrale intimo e visionario, dove la pittura,
la parola e il gesto si intrecciano per dare voce a ciò che resta quando
qualcuno se ne va.
Una giovane donna entra in scena per dipingere i propri ricordi, ma scopre che
non è sola: un passante curioso la osserva, le parla, e finisce per diventare
parte di quel disegno. Insieme, tra dialoghi brillanti, memorie scolorite e
silenzi pieni di tutto, tentano di afferrare qualcosa di invisibile: la traccia
di chi non c'è più, ma che ha lasciato un segno.
Lo spettacolo affronta, con delicatezza e ironia, il tema del suicidio e della
perdita, trasformando il dolore in gesto creativo e presenza simbolica.
Non ci sono risposte facili, ma c'è spazio per la luce, anche nell’angolo più
scuro della tela.
"Tracce" è un omaggio poetico a chi se n’è andato troppo presto, e un
invito per chi resta: continuare a disegnare, anche quando le mani tremano.
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