Tutto questo non è nient'altro che un gioco - (07/09/13)


CANALE:


Giardini della Filarmonica 8 Agosto 2013 "Tutto questo non è nient'altro che un gioco" Ideazione, adattamento testi e musiche di Costanza Alegiani. Ispirato a "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante con: Canio Loguercio, voce narrante, Costanza Alegiani, voce e musiche, Eugenio Colombo (sassofono alto e soprano), Pasquale Innarella( sassofono tenore), Alessandro D'Alessandro all'organetto. Elsa Morante nel 1968 scrive “Il Mondo salvato dai ragazzini”, una raccolta di poemi. Protagonisti di quest’opera sono i "Felici Pochi”, uomini e donne che vivono un’esistenza al di fuori delle meschine logiche della Storia, e la cui bellezza rivoluzionaria e semplice risplende, nonostante i continui tentativi di oscurarla. L’autrice si serve di ogni forma di narrazione, dalla poesia al teatro, dalla canzone al racconto e la musica che ne scaturisce segue e interpreta il ritmo di questi versi, si sviluppa insieme a loro, ne scandisce il respiro. È il suono dell’ocarina di Pazzariello, la voce del cieco Edipo , un ritornello sovversivo, la voce della Grande Opera, è un pezzo beat. Con questo concerto si vuole rendere omaggio a una donna che è stata tra le più grandi scrittrici del ventesimo secolo, capace di raccontare e denunciare la Storia, che tutto corrompe, e di interrogare la Vita, attraverso i suoi grandi e piccoli personaggi con le loro vicende.


Giardini della Filarmonica 8 Agosto 2013 "Tutto questo non è nient'altro che un gioco" Ideazione, adattamento testi e musiche di Costanza Alegiani. Ispirato a "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante con: Canio Loguercio, voce narrante, Costanza Alegiani, voce e musiche, Eugenio Colombo (sassofono alto e soprano), Pasquale Innarella( sassofono tenore), Alessandro D'Alessandro all'organetto. Elsa Morante nel 1968 scrive “Il Mondo salvato dai ragazzini”, una raccolta di poemi. Protagonisti di quest’opera sono i "Felici Pochi”, uomini e donne che vivono un’esistenza al di fuori delle meschine logiche della Storia, e la cui bellezza rivoluzionaria e semplice risplende, nonostante i continui tentativi di oscurarla. L’autrice si serve di ogni forma di narrazione, dalla poesia al teatro, dalla canzone al racconto e la musica che ne scaturisce segue e interpreta il ritmo di questi versi, si sviluppa insieme a loro, ne scandisce il respiro. È il suono dell’ocarina di Pazzariello, la voce del cieco Edipo , un ritornello sovversivo, la voce della Grande Opera, è un pezzo beat. Con questo concerto si vuole rendere omaggio a una donna che è stata tra le più grandi scrittrici del ventesimo secolo, capace di raccontare e denunciare la Storia, che tutto corrompe, e di interrogare la Vita, attraverso i suoi grandi e piccoli personaggi con le loro vicende.
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