Dieci anni insieme - (18/02/14)


CANALE:
Opificio Telecom 7 Febbraio 2014 “DIECI ANNI INSIEME-GRAZIE”
 La versione di RomaEuropa sul Palladium. Conferenza Stampa
Dopo 10 anni di successi al teatro Palladium di Garbatella, la fondazione Romaeuropa non ha più una casa. Con un trasloco da completare in fretta, come si addice alle peggiori storie di sfratti: domenica sera si conclude quest’esperienza con l’ultima replica di Emma Dante, ed entro mercoledì 12 febbraio gli artisti e le maestranze lasceranno per sempre la loro dimora. Con un senso di inquietudine e una domanda ancora inevasa: ma perché?
E’ quello che si sono chiesti questa mattina organizzatori, artisti ed amici della fondazione. Perché – riflettevano – il rilancio di un teatro si attua quando le cose vanno male. Ma cosa c’era da rilanciare, cosa c’era che non andava per tagliare del tutto i finanziamenti pubblici? I dati dimostrerebbero tutto il contrario. Solo nella stagione 2013: 34.283 presenze, 33 spettacoli, 163 repliche, 234 giorni di attività. Con artisti del calibro di Alessandro Baricco, Erri De Luca, Ascanio Celestini, i Marlene Kuntz o la Scuola popolare di musica Testaccio. E poi collaborazioni e partnership internazionali e fondi per 600 mila euro portati al Palladium. A fronte di tutto questo, il sostegno di Roma Capitale è passato dai 400mila euro del 2012, ai 200mila euro del 2013, ai zero euro per il 2014.
E così si cancellano di fatto 10 anni di un progetto artistico all’altezza del panorama internazionale, dove la cultura non resta confinata dentro un teatro o un museo ma spazia e coinvolge intrecciando fili e programmi differenti. L’esperienza di Romaeuropa andrà avanti, assicurano la presidente Monique Veaute e il direttore Fabrizio Grifasi, con la collaborazione del Teatro Eliseo, il Teatro di Roma, il Teatro Olimpico. Ma con incertezza e senza una casa, quella che era il Palladium.
Un’incertezza che ha prevalso anche negli ultimi mesi, nel rapporto con le istituzioni. Fino all’epilogo del 30 gennaio scorso, quando la fondazione ha appreso dalla stampa dell’accordo tra l’assessore capitolino Flavia Barca, il vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio e Roma Tre. Un accordo che prevede per il Palladium “un progetto di formazione legato alle professionalità del mondo del teatro su cui è stato previsto un congruo stanziamento di risorse”. Ma in tutto questo la fondazione Romaeuropa non è stata coinvolta. “Perché”, si chiede Monique Veaute. “Qual è il progetto culturale di questa città”?
Opificio Telecom 7 Febbraio 2014 “DIECI ANNI INSIEME-GRAZIE”
 La versione di RomaEuropa sul Palladium. Conferenza Stampa
Dopo 10 anni di successi al teatro Palladium di Garbatella, la fondazione Romaeuropa non ha più una casa. Con un trasloco da completare in fretta, come si addice alle peggiori storie di sfratti: domenica sera si conclude quest’esperienza con l’ultima replica di Emma Dante, ed entro mercoledì 12 febbraio gli artisti e le maestranze lasceranno per sempre la loro dimora. Con un senso di inquietudine e una domanda ancora inevasa: ma perché?
E’ quello che si sono chiesti questa mattina organizzatori, artisti ed amici della fondazione. Perché – riflettevano – il rilancio di un teatro si attua quando le cose vanno male. Ma cosa c’era da rilanciare, cosa c’era che non andava per tagliare del tutto i finanziamenti pubblici? I dati dimostrerebbero tutto il contrario. Solo nella stagione 2013: 34.283 presenze, 33 spettacoli, 163 repliche, 234 giorni di attività. Con artisti del calibro di Alessandro Baricco, Erri De Luca, Ascanio Celestini, i Marlene Kuntz o la Scuola popolare di musica Testaccio. E poi collaborazioni e partnership internazionali e fondi per 600 mila euro portati al Palladium. A fronte di tutto questo, il sostegno di Roma Capitale è passato dai 400mila euro del 2012, ai 200mila euro del 2013, ai zero euro per il 2014.
E così si cancellano di fatto 10 anni di un progetto artistico all’altezza del panorama internazionale, dove la cultura non resta confinata dentro un teatro o un museo ma spazia e coinvolge intrecciando fili e programmi differenti. L’esperienza di Romaeuropa andrà avanti, assicurano la presidente Monique Veaute e il direttore Fabrizio Grifasi, con la collaborazione del Teatro Eliseo, il Teatro di Roma, il Teatro Olimpico. Ma con incertezza e senza una casa, quella che era il Palladium.
Un’incertezza che ha prevalso anche negli ultimi mesi, nel rapporto con le istituzioni. Fino all’epilogo del 30 gennaio scorso, quando la fondazione ha appreso dalla stampa dell’accordo tra l’assessore capitolino Flavia Barca, il vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio e Roma Tre. Un accordo che prevede per il Palladium “un progetto di formazione legato alle professionalità del mondo del teatro su cui è stato previsto un congruo stanziamento di risorse”. Ma in tutto questo la fondazione Romaeuropa non è stata coinvolta. “Perché”, si chiede Monique Veaute. “Qual è il progetto culturale di questa città”?
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