La salute degli infermi - (29/04/13)


CANALE:


FORTE FANFULLA 18 - 20 Aprile 2013 rassegna PARABOLE FRA I SANPIETRINI “C’è bisogno” Festival di teatro da Roma in fuori II Edizione Compagnia Barone – Chieli – Ferrari “LA SALUTE DEGLI INFERMI” di e con Emilio Barone, Alessandra Chieli, Massimiliano Ferrari. Una drammaturgia originale che prende spunto da alcuni racconti di Julio Cortàzar. Lo spettacolo è costruito attorno all’idea di silenzio e di immobilità. Le parole non dicono la verità, la verità è nei gesti dei personaggi che sono sulla scena pensata in maniera essenziale e funzionale all’azione degli attori: un tavolo intorno a cui i tre elaborano il piano; un giradischi la cui musica serve a celarne il trambusto; una sedia dinnanzi al letto della mamma; e la porta, ponte tra le due realtà. La scelta di una recitazione asciutta, di sintesi di gesti e parole definisce un lavoro in cui il silenzio e la precisione diventano protagonisti. Buenos Aires, 1976: Alessandro muore mentre è in vacanza. I suoi due fratelli, in pensiero per la salute della madre costretta a letto dalla malattia, decidono di nascondere la verità con una fittizia corrispondenza dal Brasile. Nel loro piano coinvolgono Maria Laura, la fidanzata di Alessandro. Quando la madre muore realtà e finzione si confondono e i tre rimangono intrappolati nella loro macchinazione: credono a tutto, si illudono di tutto, si abituano a tutto.Una porta traccia una linea immaginaria che divide il palcoscenico in due metà: in quella anteriore i due fratelli e Maria Laura preparano la macchinazione; in quella posteriore, la stanza della mamma, dissimulano serenità e mettono in pratica il loro piano.


FORTE FANFULLA 18 - 20 Aprile 2013 rassegna PARABOLE FRA I SANPIETRINI “C’è bisogno” Festival di teatro da Roma in fuori II Edizione Compagnia Barone – Chieli – Ferrari “LA SALUTE DEGLI INFERMI” di e con Emilio Barone, Alessandra Chieli, Massimiliano Ferrari. Una drammaturgia originale che prende spunto da alcuni racconti di Julio Cortàzar. Lo spettacolo è costruito attorno all’idea di silenzio e di immobilità. Le parole non dicono la verità, la verità è nei gesti dei personaggi che sono sulla scena pensata in maniera essenziale e funzionale all’azione degli attori: un tavolo intorno a cui i tre elaborano il piano; un giradischi la cui musica serve a celarne il trambusto; una sedia dinnanzi al letto della mamma; e la porta, ponte tra le due realtà. La scelta di una recitazione asciutta, di sintesi di gesti e parole definisce un lavoro in cui il silenzio e la precisione diventano protagonisti. Buenos Aires, 1976: Alessandro muore mentre è in vacanza. I suoi due fratelli, in pensiero per la salute della madre costretta a letto dalla malattia, decidono di nascondere la verità con una fittizia corrispondenza dal Brasile. Nel loro piano coinvolgono Maria Laura, la fidanzata di Alessandro. Quando la madre muore realtà e finzione si confondono e i tre rimangono intrappolati nella loro macchinazione: credono a tutto, si illudono di tutto, si abituano a tutto.Una porta traccia una linea immaginaria che divide il palcoscenico in due metà: in quella anteriore i due fratelli e Maria Laura preparano la macchinazione; in quella posteriore, la stanza della mamma, dissimulano serenità e mettono in pratica il loro piano.
Condividi video :

Posta un commento

 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger