Synesthesia - (31/05/13)


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Macro Museo D'Arte Contemporanea 18 maggio 2013 “SYNESTHESIA” musicians: Maurizio Giammarco: filtered soprano and tenor sax; John B. Arnold: electronic drums; Amptek Alex Marenga: guitar-synth, laptop, analog synth; Dr.Lops: keyboards, pads. Dancers: Valentina Buffone, Antonio Marino, Laura Fantuzzo. Synesthesia è il nuovo progetto multimediale che vede il coinvolgimento di alcuni protagonisti della scena jazzistica italiana e internazionale come Maurizio Giammarco e John B. Arnold e il progetto storico dell’elettronica italiana Entropia, composto dal Dr.Lops e Amptek Alex Marenga. La performance si incentra sull’interazione fra musica elettronica, danza contemporanea e video-art, l’aspetto coreografico è curato da Valentina Buffone, Antonio Marino e Laura Fantuzzo.Le elaborazioni video sono realizzate da Valentina Buffone, coreografa dell'Accademia Nazionale di Danza e reduce da workshop su Max/MSP curati da Klaus Obermaier. Il progetto prende il nome dalla sinestesia che è un fenomeno sensoriale/percettivo, che indica una "contaminazione" dei sensi nella percezione. In «Synesthesia» musica e danza si interconnettono, non secondo le tradizionali modalità della coreografia prefissata e della musica scritta, ma in una performance incentrata sull’improvvisazione. Il corpo umano interagisce con gli strumenti della tecnologia e l’immagine digitalizzata e processata diviene parte di una realtà perfomante. La ricerca di incentra sul rapporto uomo-protesi tecnologiche e realtà e virtualità, è un interazione fra mondo fisico e digitale. Il progetto sonoro è fondato sull'improvvisazione e coniuga elementi sviluppati dalla tradizione improvvisativa del jazz e del rock a innovativi comportamenti sonori frutto delle nuove interazioni uomo-macchina-suono. Per la prima volta la musica elettronica si svincola dalle strettoie dell’esecuzione sincronizzata dai microprocessori dei computer e si inoltra sui territori dell’improvvisazione. Gli apparati elettronici sono qui utilizzati come strumenti tradizionali e piegati totalmente alle necessità interattive della performance. I musicisti utilizzano sia le nuove superfici sonore tattili che strumenti giocattolo, apparati elettronici analogici e strumenti tradizionali filtrati.


Macro Museo D'Arte Contemporanea 18 maggio 2013 “SYNESTHESIA” musicians: Maurizio Giammarco: filtered soprano and tenor sax; John B. Arnold: electronic drums; Amptek Alex Marenga: guitar-synth, laptop, analog synth; Dr.Lops: keyboards, pads. Dancers: Valentina Buffone, Antonio Marino, Laura Fantuzzo. Synesthesia è il nuovo progetto multimediale che vede il coinvolgimento di alcuni protagonisti della scena jazzistica italiana e internazionale come Maurizio Giammarco e John B. Arnold e il progetto storico dell’elettronica italiana Entropia, composto dal Dr.Lops e Amptek Alex Marenga. La performance si incentra sull’interazione fra musica elettronica, danza contemporanea e video-art, l’aspetto coreografico è curato da Valentina Buffone, Antonio Marino e Laura Fantuzzo.Le elaborazioni video sono realizzate da Valentina Buffone, coreografa dell'Accademia Nazionale di Danza e reduce da workshop su Max/MSP curati da Klaus Obermaier. Il progetto prende il nome dalla sinestesia che è un fenomeno sensoriale/percettivo, che indica una "contaminazione" dei sensi nella percezione. In «Synesthesia» musica e danza si interconnettono, non secondo le tradizionali modalità della coreografia prefissata e della musica scritta, ma in una performance incentrata sull’improvvisazione. Il corpo umano interagisce con gli strumenti della tecnologia e l’immagine digitalizzata e processata diviene parte di una realtà perfomante. La ricerca di incentra sul rapporto uomo-protesi tecnologiche e realtà e virtualità, è un interazione fra mondo fisico e digitale. Il progetto sonoro è fondato sull'improvvisazione e coniuga elementi sviluppati dalla tradizione improvvisativa del jazz e del rock a innovativi comportamenti sonori frutto delle nuove interazioni uomo-macchina-suono. Per la prima volta la musica elettronica si svincola dalle strettoie dell’esecuzione sincronizzata dai microprocessori dei computer e si inoltra sui territori dell’improvvisazione. Gli apparati elettronici sono qui utilizzati come strumenti tradizionali e piegati totalmente alle necessità interattive della performance. I musicisti utilizzano sia le nuove superfici sonore tattili che strumenti giocattolo, apparati elettronici analogici e strumenti tradizionali filtrati.
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