EDEN – Connect the Dots - (12/05/14)


CANALE:
Teatro dell’Orologio 24 Aprile 2014 “Eden. Connect the dots” progetto di Gianni Parrella e Gianluca Cheli, dove le parole chiave sono proprio quelle di connessione, confine, ma soprattutto corpo. Un coinvolgimento di tutti e cinque i sensi, non a caso Eden mette in connessione immagini, corpi, ma anche cibi e parole, offrendo al pubblico una pregevolissima selezione di performance live di alcuni tra i più affermati danzatori e performer italiani.
 L’arte teatrale si compone da sempre di una stratificazione espressiva che ne garantisce il valore immortale; i livelli di significazione sono moltissimi, dal testo alla messa in scena, alla recitazione, ecc. Purtroppo spesso ci si dimentica che il teatro è anche e soprattutto l’arte del corpo, l’orizzonte dove l’impatto visivo si coniuga sinesteticamente al trascinamento nervoso e dove tutti i sensi si trovano coinvolti. Quelli del pubblico sono corpi che reagiscono ad altri corpi, e se il teatro tradizionale solitamente rischia di occultare questa dimensione fisica a vantaggio del testo o delle altre dimensioni dello spettacolo, forse è il dovere della danza quella di restituire la dignità e il valore fondamentale che il linguaggio (del corpo) non ha mai smesso di avere.
Teatro dell’Orologio 24 Aprile 2014 “Eden. Connect the dots” progetto di Gianni Parrella e Gianluca Cheli, dove le parole chiave sono proprio quelle di connessione, confine, ma soprattutto corpo. Un coinvolgimento di tutti e cinque i sensi, non a caso Eden mette in connessione immagini, corpi, ma anche cibi e parole, offrendo al pubblico una pregevolissima selezione di performance live di alcuni tra i più affermati danzatori e performer italiani.
 L’arte teatrale si compone da sempre di una stratificazione espressiva che ne garantisce il valore immortale; i livelli di significazione sono moltissimi, dal testo alla messa in scena, alla recitazione, ecc. Purtroppo spesso ci si dimentica che il teatro è anche e soprattutto l’arte del corpo, l’orizzonte dove l’impatto visivo si coniuga sinesteticamente al trascinamento nervoso e dove tutti i sensi si trovano coinvolti. Quelli del pubblico sono corpi che reagiscono ad altri corpi, e se il teatro tradizionale solitamente rischia di occultare questa dimensione fisica a vantaggio del testo o delle altre dimensioni dello spettacolo, forse è il dovere della danza quella di restituire la dignità e il valore fondamentale che il linguaggio (del corpo) non ha mai smesso di avere.
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