PENE D'AMOR PERDUTE - (12/05/14)


CANALE:

Teatro Eliseo 19/4/2002 "Pene d'amor perdute" di William Shakespeare, regia Marco Carniti, con: Patrizio Cigliano, Luciano Scarpa, Enzo Curcurò, Tommaso Cardarelli, Melania Giglio, Barbara Di Bartolo, Silvia Giuliano, Chiara De Bonis, Gianluigi Fogacci, Roberto Marinelli, Federica Bern, Matteo Azchiruani, Gigi Palla, Francesco Cordella, Maniero Di Michele, Roberta Cartocci, Sergio Raimondi, Fabrizio Lo Presti. Musiche originali Maurizio Rizzuto. Commedia sull'amore e sulla conquista dei sentimenti, è definita commedia perchè ha un lieto fine sebbene non termini con il classico matrimonio tra i personaggi, cosa che la rende atipica rispetto ad altri lavori del Bardo. Ferdinando, re di Navarra, decide di dedicare tre anni di vita all'erudizione, stilando un patto con tre uomini di corte - Berowne, Longaville e Dumaine - nel quale sottoscrivono la condizione di porsi in una condizione ascetica e rigorosa per tutta la durata scelta da Ferdinando. La decisione, che implica l'astensione dalle donne e addirittura la loro vicinanza alla corte di Navarra a non meno di un miglio, lascia perplesso Berowne che, tuttavia, accetta di stilare l'accordo. Tra i pochi divertimenti concessi a corte, vi sarà  il cantastorie Don Adriano de Armado accompagnato dal paggio Tignola. Nel momento della sottoscrizione Berowne lascia intendere che il patto non potrà  essere rispettato a causa dell'imminente visita della Principessa di Francia con tre dame al seguito: la donna è diretta da Ferdinando in vece del padre morente per discutere del possesso dell'Aquitania contesa nella guerra dei cent'anni.

Teatro Eliseo 19/4/2002 "Pene d'amor perdute" di William Shakespeare, regia Marco Carniti, con: Patrizio Cigliano, Luciano Scarpa, Enzo Curcurò, Tommaso Cardarelli, Melania Giglio, Barbara Di Bartolo, Silvia Giuliano, Chiara De Bonis, Gianluigi Fogacci, Roberto Marinelli, Federica Bern, Matteo Azchiruani, Gigi Palla, Francesco Cordella, Maniero Di Michele, Roberta Cartocci, Sergio Raimondi, Fabrizio Lo Presti. Musiche originali Maurizio Rizzuto. Commedia sull'amore e sulla conquista dei sentimenti, è definita commedia perchè ha un lieto fine sebbene non termini con il classico matrimonio tra i personaggi, cosa che la rende atipica rispetto ad altri lavori del Bardo. Ferdinando, re di Navarra, decide di dedicare tre anni di vita all'erudizione, stilando un patto con tre uomini di corte - Berowne, Longaville e Dumaine - nel quale sottoscrivono la condizione di porsi in una condizione ascetica e rigorosa per tutta la durata scelta da Ferdinando. La decisione, che implica l'astensione dalle donne e addirittura la loro vicinanza alla corte di Navarra a non meno di un miglio, lascia perplesso Berowne che, tuttavia, accetta di stilare l'accordo. Tra i pochi divertimenti concessi a corte, vi sarà  il cantastorie Don Adriano de Armado accompagnato dal paggio Tignola. Nel momento della sottoscrizione Berowne lascia intendere che il patto non potrà  essere rispettato a causa dell'imminente visita della Principessa di Francia con tre dame al seguito: la donna è diretta da Ferdinando in vece del padre morente per discutere del possesso dell'Aquitania contesa nella guerra dei cent'anni.
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