DIGERSELTZ - anteprima - (12/05/14)


CANALE:

Kataklisma NUOVA PRODUZIONE 2011 DIGERSELTZ di e con Elvira Frosini collaborazione artistica: Daniele Timpano disegno luci: Dario Aggioli materiali di scena: Antonello Santarelli assistente alla regia Alessio Pala foto Claudia Papini musiche originali Marco Maurizi produzione : Kataklisma in collaborazione con: Arti Vive Festival, Officine CAOS/Stalker Teatro, Consorzio Ubusettete L'artista è come il maiale: non si butta niente. Percorso da visioni ironiche e parole masticate da bocche sempre in movimento, è uno spettacolo che si offre in pasto agli sguardi, essenziale come un sacrificio: una torta con candelina, un agnellino, un presepe-barricata, i rituali della festa di compleanno, il banchetto, l'orgia, il convivio funebre, indagando le funzioni di un cibo che invade sempre di più la nostra società  vorace o anoressica. Il corpo in scena che mangia e si fa mangiare - mangiare le parole, ingozzarsi di parole, indigestione di parole - come agnelli in mezzo ai lupi, capro espiatorio, banale sacrificio dato in pasto al pubblico, agli occhi famelici o svogliati. L'attore in scena, marginale nella sua irriducibile alterità, consuma gli scarti, l'eccedente, lo spreco, si fa corpo digerente, fragile 'Digerseltz' della realtà  ingozzata. Il progetto, 'Digerseltz', indaga il tema del cibo, del mangiare. Il cibo come ossessione del nostro tempo (di tutti i tempi?); il cibo come tema politico; mangiare come insopprimibile azione di sostentamento, pratica culturale massificata, metafora ossessiva, implosione autodistruttiva. Eppure pur sempre azione sotterraneamente rituale, legata al rapporto con il nostro corpo/fame, con la morte, con il sacro, con una comunità. www.kataklisma.it

Kataklisma NUOVA PRODUZIONE 2011 DIGERSELTZ di e con Elvira Frosini collaborazione artistica: Daniele Timpano disegno luci: Dario Aggioli materiali di scena: Antonello Santarelli assistente alla regia Alessio Pala foto Claudia Papini musiche originali Marco Maurizi produzione : Kataklisma in collaborazione con: Arti Vive Festival, Officine CAOS/Stalker Teatro, Consorzio Ubusettete L'artista è come il maiale: non si butta niente. Percorso da visioni ironiche e parole masticate da bocche sempre in movimento, è uno spettacolo che si offre in pasto agli sguardi, essenziale come un sacrificio: una torta con candelina, un agnellino, un presepe-barricata, i rituali della festa di compleanno, il banchetto, l'orgia, il convivio funebre, indagando le funzioni di un cibo che invade sempre di più la nostra società  vorace o anoressica. Il corpo in scena che mangia e si fa mangiare - mangiare le parole, ingozzarsi di parole, indigestione di parole - come agnelli in mezzo ai lupi, capro espiatorio, banale sacrificio dato in pasto al pubblico, agli occhi famelici o svogliati. L'attore in scena, marginale nella sua irriducibile alterità, consuma gli scarti, l'eccedente, lo spreco, si fa corpo digerente, fragile 'Digerseltz' della realtà  ingozzata. Il progetto, 'Digerseltz', indaga il tema del cibo, del mangiare. Il cibo come ossessione del nostro tempo (di tutti i tempi?); il cibo come tema politico; mangiare come insopprimibile azione di sostentamento, pratica culturale massificata, metafora ossessiva, implosione autodistruttiva. Eppure pur sempre azione sotterraneamente rituale, legata al rapporto con il nostro corpo/fame, con la morte, con il sacro, con una comunità. www.kataklisma.it
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