SHORT THEATRE 2011- L'amore segreto di Ofelia - (05/05/14)


CANALE:

Teatro India 12 settembre 2011 "L'amore segreto di Ofelia" di Steven Berkoff ideazione scrittura fisica e messa in scena Michela Lucenti e Maurizio Camilli, in scena Michela Lucenti e Maurizio Camilli disegno luci Pasquale Mari, scene Alberto Favretto, una produzione Balletto Civile /Fondazione Teatro Due/ Pierfrancesco Pisani. La vicenda del Principe di Danimarca e della sua amata Ofelia è nota. Steven Berkoff parte da questa e con un esperimento teatrale ricostruisce un loro segreto e ipotetico rapporto epistolare. Un pretesto per scandagliare i silenzi e le domande senza risposta di questo grande testo. 39 lettere, brevi monologhi che come in un inesorabile conto alla rovescia esplorano i meandri della relazione fra i due personaggi che Shakespeare suggerisce solamente. Un linguaggio carnale temperato con la tenerezza e l'ironia che si svolge fra immagini di amore cortese, desiderio sessuale e premonizioni della futura tragedia. Quello che ci stimola in questa sfida è di rendere queste parole corporee, parole che esprimono passioni del tutto contemporanee, costruire una drammaturgia fisica sfruttando la complicità  e l'alternanza del rapporto epistolare, parole e gesti che si infilano, si sovrappongono, costruiscono immagini e emozioni, una recitazione sottratta, con la parola che diventa un vomito un pretesto per creare una partitura fisica figlia dello stato interiore che stanno vivendo, senza perdersi in motivazioni psicologiche da addurre alla follia, solo l'uso furioso di corpi incastrati in un sistema, che vorrebbero liberarsi dalle trame delle tumultuose vicende ambientate ad Elsinor. Due creature due universi sotto un microscopio emotivo. La tensione verso l'altro, la tensione uomo donna, tutta svolta dentro di se. Lo "spazio corpo" come risuonatore di un desiderio, il corpo gabbia dell'energia e dell'azione e lo spazio scenico anche quello una gabbia per due criceti sulla ruota. Un' entomologia del desiderio, tradotta in un 'azione fisica instancabile, scomposta, compressa. Due pensieri solitari e inquieti, tradotti in fiumi di parole densi come lava, i loro contatti solo pochi attimi e sotto gli occhi dei padri. http://www.shorttheatre.org

Teatro India 12 settembre 2011 "L'amore segreto di Ofelia" di Steven Berkoff ideazione scrittura fisica e messa in scena Michela Lucenti e Maurizio Camilli, in scena Michela Lucenti e Maurizio Camilli disegno luci Pasquale Mari, scene Alberto Favretto, una produzione Balletto Civile /Fondazione Teatro Due/ Pierfrancesco Pisani. La vicenda del Principe di Danimarca e della sua amata Ofelia è nota. Steven Berkoff parte da questa e con un esperimento teatrale ricostruisce un loro segreto e ipotetico rapporto epistolare. Un pretesto per scandagliare i silenzi e le domande senza risposta di questo grande testo. 39 lettere, brevi monologhi che come in un inesorabile conto alla rovescia esplorano i meandri della relazione fra i due personaggi che Shakespeare suggerisce solamente. Un linguaggio carnale temperato con la tenerezza e l'ironia che si svolge fra immagini di amore cortese, desiderio sessuale e premonizioni della futura tragedia. Quello che ci stimola in questa sfida è di rendere queste parole corporee, parole che esprimono passioni del tutto contemporanee, costruire una drammaturgia fisica sfruttando la complicità  e l'alternanza del rapporto epistolare, parole e gesti che si infilano, si sovrappongono, costruiscono immagini e emozioni, una recitazione sottratta, con la parola che diventa un vomito un pretesto per creare una partitura fisica figlia dello stato interiore che stanno vivendo, senza perdersi in motivazioni psicologiche da addurre alla follia, solo l'uso furioso di corpi incastrati in un sistema, che vorrebbero liberarsi dalle trame delle tumultuose vicende ambientate ad Elsinor. Due creature due universi sotto un microscopio emotivo. La tensione verso l'altro, la tensione uomo donna, tutta svolta dentro di se. Lo "spazio corpo" come risuonatore di un desiderio, il corpo gabbia dell'energia e dell'azione e lo spazio scenico anche quello una gabbia per due criceti sulla ruota. Un' entomologia del desiderio, tradotta in un 'azione fisica instancabile, scomposta, compressa. Due pensieri solitari e inquieti, tradotti in fiumi di parole densi come lava, i loro contatti solo pochi attimi e sotto gli occhi dei padri. http://www.shorttheatre.org
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