Non dimenticar le mie parole... - (05/05/14)


CANALE:

"Animanera Milano ""Non dimenticar le mie parole"" Soggetto e Regia: ALDO CASSANO Con: ENZO ARUANNO, ALDO CASSANO, NATASCIA CURCI, LUCIA LAPOLLA, JULIA REALI, ANTONIO SPITALERI. Costumi e scene: LUCIA LAPOLLA. Luci e Suono: MONIA GIANNOBILE, CLAUDIA CIMARELLI. Elab. Audio: LUIGI GALMOZZI Un viaggio nella memoria che scorre attraverso la speranza, la passione, l'amore, la riscossa, la gioia, la voglia di vivere. Mentre si consuma la seconda guerra mondiale, i ricordi tornano vivi e palpabili tramite le atmosfere, i gesti, gli sguardi, le relazioni, la musica, le radiocronache, le voci calde degli attori di quel cinema che ci fa ancora emozionare pur appartenendo ad un tempo ormai lontano. Mentre si combatte per la libertà, scorre la vita ""di strada"", dove ci si arrangia per un piatto di minestra, si mente per trovare un lavoro qualunque, si è felici per una cantata con gli amici in trattoria e ci si incanta per il film al cinematografo in piazza. Rivivono momenti estremi di una vita che credeva fortemente negli ideali, sognava il grande amore e sperava sempre nei miracoli. Così, come in un film neorealista, un disoccupato, una popolana, un ragazzino, una ragazza costretta a prostituirsi, un soldato, si agitano in questa palude dove nulla è rimandabile a domani, in bilico tra sopravvivenza quotidiana e impegno politico di resistenza all'occupazione fascista, anche attraverso il sacrificio più grande ""la vita"". In trasparenza, traccia la storia un vecchio cabarettista-trasformista che scivolando tra i vari personaggi del suo repertorio, racconta, osserva, rievoca un'Italia che esce, distrutta ma speranzosa, dalle macerie della guerra."

"Animanera Milano ""Non dimenticar le mie parole"" Soggetto e Regia: ALDO CASSANO Con: ENZO ARUANNO, ALDO CASSANO, NATASCIA CURCI, LUCIA LAPOLLA, JULIA REALI, ANTONIO SPITALERI. Costumi e scene: LUCIA LAPOLLA. Luci e Suono: MONIA GIANNOBILE, CLAUDIA CIMARELLI. Elab. Audio: LUIGI GALMOZZI Un viaggio nella memoria che scorre attraverso la speranza, la passione, l'amore, la riscossa, la gioia, la voglia di vivere. Mentre si consuma la seconda guerra mondiale, i ricordi tornano vivi e palpabili tramite le atmosfere, i gesti, gli sguardi, le relazioni, la musica, le radiocronache, le voci calde degli attori di quel cinema che ci fa ancora emozionare pur appartenendo ad un tempo ormai lontano. Mentre si combatte per la libertà, scorre la vita ""di strada"", dove ci si arrangia per un piatto di minestra, si mente per trovare un lavoro qualunque, si è felici per una cantata con gli amici in trattoria e ci si incanta per il film al cinematografo in piazza. Rivivono momenti estremi di una vita che credeva fortemente negli ideali, sognava il grande amore e sperava sempre nei miracoli. Così, come in un film neorealista, un disoccupato, una popolana, un ragazzino, una ragazza costretta a prostituirsi, un soldato, si agitano in questa palude dove nulla è rimandabile a domani, in bilico tra sopravvivenza quotidiana e impegno politico di resistenza all'occupazione fascista, anche attraverso il sacrificio più grande ""la vita"". In trasparenza, traccia la storia un vecchio cabarettista-trasformista che scivolando tra i vari personaggi del suo repertorio, racconta, osserva, rievoca un'Italia che esce, distrutta ma speranzosa, dalle macerie della guerra."
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