Dov’è Desdemona - (09/07/14)


CANALE:
Villa Mercede 22 giugno 2014 Dov’è Desdemona
Roma Fringe Festival 2014
Teatro delle Viti – iNuovi AssociazioneCulturale
di Antonio Careddu
Regia di Michele Galasso
Con Simone Bobini, Eugenio Coppola
Otello è un bambinone reticente, che ama farsi fare il bagno nella sua vaschetta ed è strenuamente convinto dell’onestà di tutto il genere femminile. Jago, suo fedele servo, cerca di destreggiarsi goffamente nel compito di balia e maestro del suo imbelle padrone e si ritroverà anche lui preso nella trappola a tela di ragno che tende all’amico. Non riuscendo ad aprirgli gli occhi su ciò che può celarsi sotto la bellezza e la perfezione di una donna come Desdemona, viene alla fine colto da un vortice di rabbia e odio che lo porterà ad aggredire la debole psicologia di Otello, il quale da tempo immemore sembra voler ripercorrere in questo gioco sadico l’uccisione della consorte, non riuscendo ad ammettere, fino all’ultimo, la propria colpevolezza. In un rapporto di intimità e fratellanza, la negazione di Otello si scioglierà alla fine in una ricerca d’aiuto per la sua condizione, in cui Jago diviene maestro di quel percorso di conoscenza che, dalle tenebre dell’ingenuità da buon selvaggio, porta alla luce della consapevolezza e della conoscenza del mondo che si cela dietro l’apparenza delle cose.
Villa Mercede 22 giugno 2014 Dov’è Desdemona
Roma Fringe Festival 2014
Teatro delle Viti – iNuovi AssociazioneCulturale
di Antonio Careddu
Regia di Michele Galasso
Con Simone Bobini, Eugenio Coppola
Otello è un bambinone reticente, che ama farsi fare il bagno nella sua vaschetta ed è strenuamente convinto dell’onestà di tutto il genere femminile. Jago, suo fedele servo, cerca di destreggiarsi goffamente nel compito di balia e maestro del suo imbelle padrone e si ritroverà anche lui preso nella trappola a tela di ragno che tende all’amico. Non riuscendo ad aprirgli gli occhi su ciò che può celarsi sotto la bellezza e la perfezione di una donna come Desdemona, viene alla fine colto da un vortice di rabbia e odio che lo porterà ad aggredire la debole psicologia di Otello, il quale da tempo immemore sembra voler ripercorrere in questo gioco sadico l’uccisione della consorte, non riuscendo ad ammettere, fino all’ultimo, la propria colpevolezza. In un rapporto di intimità e fratellanza, la negazione di Otello si scioglierà alla fine in una ricerca d’aiuto per la sua condizione, in cui Jago diviene maestro di quel percorso di conoscenza che, dalle tenebre dell’ingenuità da buon selvaggio, porta alla luce della consapevolezza e della conoscenza del mondo che si cela dietro l’apparenza delle cose.
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