Les aimantes - (04/08/15)


CANALE:
Romexpo – Roma Fringe Festival 25 Giugno 2015
LES AIMANTES
Regia e interpretazione: Sara Mangano, Pierre-Yves Massip
Assistenti alla regia: Manon Crivellari, Hannah Cornick
Creazione musicale: Stephanie Gibert – Creazione luci: Agathe Patonnier
Scenografia: Pym – Compagnia Mangano-Massip – Associazione Autour du Mime
Il tempo passa, la sua violenza insidiosa si immischia nella coppia, invade lo spazio e vibra a ogni infimo movimento. Ciascuno tiene il suo ruolo: la vittima e il boia, ma chi è chi? E cosa resta della tenerezza?
I sogni, le angosce, le gioie e le vigliaccherie. Questa insopportabile banalità dell’esistenza. Due personaggi vanno e vengono sulla corda rigida del loro destino. Talvolta un raggio di sole entra per effrazione portando via il dolore della solitudine. Le poesie di Prévert si confondono in questo spettacolo molto dolce, mischiando teatro gestuale, danza e poesia. Come una sceneggiatura dal fascino sottile, senza retorica e senza parola, dove si incrociano il sogno, il ricordo, il futuro immaginato, il presente incerto.
Lo spettacolo nella sua forma corta ha vinto il premio di interpretazione al Be festival di Birmingham e ha girato il mondo con molto successo: Inghilterra, Cina, Cile, Israele, Spagna, Kossovo, Montenegro, Porto Rico. È presentato per la prima volta in Italia al Fringe festival di Roma.
Romexpo – Roma Fringe Festival 25 Giugno 2015
LES AIMANTES
Regia e interpretazione: Sara Mangano, Pierre-Yves Massip
Assistenti alla regia: Manon Crivellari, Hannah Cornick
Creazione musicale: Stephanie Gibert – Creazione luci: Agathe Patonnier
Scenografia: Pym – Compagnia Mangano-Massip – Associazione Autour du Mime
Il tempo passa, la sua violenza insidiosa si immischia nella coppia, invade lo spazio e vibra a ogni infimo movimento. Ciascuno tiene il suo ruolo: la vittima e il boia, ma chi è chi? E cosa resta della tenerezza?
I sogni, le angosce, le gioie e le vigliaccherie. Questa insopportabile banalità dell’esistenza. Due personaggi vanno e vengono sulla corda rigida del loro destino. Talvolta un raggio di sole entra per effrazione portando via il dolore della solitudine. Le poesie di Prévert si confondono in questo spettacolo molto dolce, mischiando teatro gestuale, danza e poesia. Come una sceneggiatura dal fascino sottile, senza retorica e senza parola, dove si incrociano il sogno, il ricordo, il futuro immaginato, il presente incerto.
Lo spettacolo nella sua forma corta ha vinto il premio di interpretazione al Be festival di Birmingham e ha girato il mondo con molto successo: Inghilterra, Cina, Cile, Israele, Spagna, Kossovo, Montenegro, Porto Rico. È presentato per la prima volta in Italia al Fringe festival di Roma.
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