Macbeth - (06/05/14)


CANALE:
Teatro Tordinona 8 Aprile 2014 “MACBETH” di William Shakespeare, allestimento e regia di Giovanni Lombardo Radice con: Duccio Camerini, Vincenzo Crivello, Walter Da Pozzo, Claudia Della Seta, Simone Faloppa, Natalia Giro, Maurizia Grossi, Giulio Federico Janni, Giovanni Lombardo Radice, Eugenio Politi, Antonio Fazzini, Elena Vettori Un gruppo di attori, di comprovata esperienza e di alto livello artistico, un bambino e uno dei registi che ha realizzato spettacoli “storici” a Roma, si riuniscono per rappresentare la versione integrale del Macbeth, raramente vista in teatro. Dodici attori sulla scena, autoprodotti. É questa la vera rivoluzione in tempi di profonda crisi economica e culturale. Uno dei capolavori di Shakespeare rivive in una nuova traduzione perfettamente rispettosa dei versi e delle rime del Bardo. Giovanni Lombardo Radice con i suoi attori ha scommesso sulla ricchezza della storia, la tragedia degli Ego ipertrofici, dell’ambizione umana senza felicità e della coazione a distruggere per una sorta di bulimia frenetica di potere. Questo capolavoro, come fu scritto dal Bardo e come Giovanni Lombardo Radice ha deciso di rappresentarlo, è una grande saga di teatro popolare. Nel Macbeth, infatti, si assiste a lotte di potere fra piccole baronie e fazioni; si vive il rapporto tra gli umani del mondo della terra e le creature di sotto terra, del soprannaturale e, soprattutto, si è una storia che parla di amore. Un allestimento essenziale e magico arricchito dalle note del violino di Francesco Ciccone e dalle percussioni di Angelo Giuliani. Streghe, ambizione, potere, battaglie, duelli, assassinio, follia in due ore di grande teatro.
Teatro Tordinona 8 Aprile 2014 “MACBETH” di William Shakespeare, allestimento e regia di Giovanni Lombardo Radice con: Duccio Camerini, Vincenzo Crivello, Walter Da Pozzo, Claudia Della Seta, Simone Faloppa, Natalia Giro, Maurizia Grossi, Giulio Federico Janni, Giovanni Lombardo Radice, Eugenio Politi, Antonio Fazzini, Elena Vettori Un gruppo di attori, di comprovata esperienza e di alto livello artistico, un bambino e uno dei registi che ha realizzato spettacoli “storici” a Roma, si riuniscono per rappresentare la versione integrale del Macbeth, raramente vista in teatro. Dodici attori sulla scena, autoprodotti. É questa la vera rivoluzione in tempi di profonda crisi economica e culturale. Uno dei capolavori di Shakespeare rivive in una nuova traduzione perfettamente rispettosa dei versi e delle rime del Bardo. Giovanni Lombardo Radice con i suoi attori ha scommesso sulla ricchezza della storia, la tragedia degli Ego ipertrofici, dell’ambizione umana senza felicità e della coazione a distruggere per una sorta di bulimia frenetica di potere. Questo capolavoro, come fu scritto dal Bardo e come Giovanni Lombardo Radice ha deciso di rappresentarlo, è una grande saga di teatro popolare. Nel Macbeth, infatti, si assiste a lotte di potere fra piccole baronie e fazioni; si vive il rapporto tra gli umani del mondo della terra e le creature di sotto terra, del soprannaturale e, soprattutto, si è una storia che parla di amore. Un allestimento essenziale e magico arricchito dalle note del violino di Francesco Ciccone e dalle percussioni di Angelo Giuliani. Streghe, ambizione, potere, battaglie, duelli, assassinio, follia in due ore di grande teatro.
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