SHORT THEATRE 2011- PSICOPOMPOTEATRO - (27/04/14)


CANALE:

Teatro India13 settembre 2011 PsicopompoTeatro “La stupidità studio 1: verso il futuro incerto e limacciosoâ€?da La stupidità di Rafael Spregelburd traduzione Antonella Caron, prodotto da Fattore K, PsicopompoTeatro, con il contributo di La MaMa Umbria International, regia Manuela Cherubini, scene e costumi Francesco Esposito, disegno luci e direzione tecnica: Igor Renzetti, attori Luisa Merloni, Patrizia Romeo, Marco Quaglia, Alessandro Riceci, Raimondo Brandi, produttore esecutivo, organizzazione Francesca Mancini. Si tratta della prima tappa del percorso di creazione dello spettacolo La stupidità. Di tappa in tappa, scopriremo poi se c'è un traguardo, ipotesi che al momento ci lascia dubbiosi. Lo studio1 â€" verso un futuro incerto e limaccioso, si concentra sulla questione: come riuscire a mettere in scena un'opera di 3 ore e mezza, con 5 attori, 24 personaggi, senza un centesimo? Dato che il testo parla di soldi e dell'incapacità degli esseri umani di apprendere dagli errori propri, ancor meno da quelli degli altri. In diversi motel nel deserto intorno a Las Vegas, ventiquattro personaggi sull'orlo della catastrofe s'incrociano secondo schemi aleatori, come sistemi che si disorganizzano reagendo a variabili impreviste. Motto dell'opera: "La coincidenza è la madre della turbolenza". Motto di Spregelburd: "Funzionano soltanto i progetti impossibili". È Las Vegas, anzi, peggio, i dintorni di Las Vegas. È la strada. Motel sulla strada, tutti molto simili. È una catastrofe: la velocità è tale che gli effetti sembrano anticipare le cause. La stupidità è l'opera attraverso la quale il genio di Rafael Spregelburd si è diffuso in America e in Europa. Pubblicata in Italia da Ubulibri nel 2010, è parte di una raccolta di sette testi, L'Eptalogia di Hieronymus Bosch, ispirata alla tavola dei sette peccati capitali del pittore fiammingo. La stupidità è un peccato contemporaneo, associato all'antico dell'avidità. Proponiamo la prima messinscena italiana dell'opera, dopo l'eccezionale successo di pubblico e critica riscosso da Bizarra, dello stesso autore, Premio Ubu 2010 come miglior novità straniera. http://www.shorttheatre.org

Teatro India13 settembre 2011 PsicopompoTeatro “La stupidità studio 1: verso il futuro incerto e limacciosoâ€?da La stupidità di Rafael Spregelburd traduzione Antonella Caron, prodotto da Fattore K, PsicopompoTeatro, con il contributo di La MaMa Umbria International, regia Manuela Cherubini, scene e costumi Francesco Esposito, disegno luci e direzione tecnica: Igor Renzetti, attori Luisa Merloni, Patrizia Romeo, Marco Quaglia, Alessandro Riceci, Raimondo Brandi, produttore esecutivo, organizzazione Francesca Mancini. Si tratta della prima tappa del percorso di creazione dello spettacolo La stupidità. Di tappa in tappa, scopriremo poi se c'è un traguardo, ipotesi che al momento ci lascia dubbiosi. Lo studio1 â€" verso un futuro incerto e limaccioso, si concentra sulla questione: come riuscire a mettere in scena un'opera di 3 ore e mezza, con 5 attori, 24 personaggi, senza un centesimo? Dato che il testo parla di soldi e dell'incapacità degli esseri umani di apprendere dagli errori propri, ancor meno da quelli degli altri. In diversi motel nel deserto intorno a Las Vegas, ventiquattro personaggi sull'orlo della catastrofe s'incrociano secondo schemi aleatori, come sistemi che si disorganizzano reagendo a variabili impreviste. Motto dell'opera: "La coincidenza è la madre della turbolenza". Motto di Spregelburd: "Funzionano soltanto i progetti impossibili". È Las Vegas, anzi, peggio, i dintorni di Las Vegas. È la strada. Motel sulla strada, tutti molto simili. È una catastrofe: la velocità è tale che gli effetti sembrano anticipare le cause. La stupidità è l'opera attraverso la quale il genio di Rafael Spregelburd si è diffuso in America e in Europa. Pubblicata in Italia da Ubulibri nel 2010, è parte di una raccolta di sette testi, L'Eptalogia di Hieronymus Bosch, ispirata alla tavola dei sette peccati capitali del pittore fiammingo. La stupidità è un peccato contemporaneo, associato all'antico dell'avidità. Proponiamo la prima messinscena italiana dell'opera, dopo l'eccezionale successo di pubblico e critica riscosso da Bizarra, dello stesso autore, Premio Ubu 2010 come miglior novità straniera. http://www.shorttheatre.org
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