La mia poetica - Aggiungi Testo - (09/05/14)


CANALE:

Teatro India lunedì 4 Aprile ore 15.15- 18:45 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea “con il corpo, senza corpoâ€? con: Franco Cordelli, Roberto Latini â€" Fortebraccio Teatro, critico testimone Attilio Scarpellini. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura â€" da segno grafico â€" si fa scrittura scenica â€" suono e azione â€" secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma â€" rovesciando la logica che individua l’origine dell’atto performativo nell’atto letterario â€" corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C’è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C’è chi è spinto dall’impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono

Teatro India lunedì 4 Aprile ore 15.15- 18:45 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea “con il corpo, senza corpoâ€? con: Franco Cordelli, Roberto Latini â€" Fortebraccio Teatro, critico testimone Attilio Scarpellini. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura â€" da segno grafico â€" si fa scrittura scenica â€" suono e azione â€" secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma â€" rovesciando la logica che individua l’origine dell’atto performativo nell’atto letterario â€" corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C’è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C’è chi è spinto dall’impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono
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