GIROTONDO - (22/04/14)


CANALE:

Teatro Ambra alla Garbatella dal 18 al 23 gennaio 2011 "GIROTONDO" da Girotondo di Arthur Schnitzler - Traduzione e adattamento di Marit Nissen. Regia Paolo Sassanelli, scene Francesco Ghisu, costumi G. Falaschi, luci Davood Keradmand - Aiutoregia Giorgia Filanti. Con: Carmen Tejedera, Paolo Briguglia, Eleonora Russo, Luciano Scarpa, Anna Ferzetti, Claudio Castrogiovanni, Giulia Michelini, Pietro Ragusa, Marit Nissen, Paolo Sassanelli. Lo spettacolo fa riferimento al risveglio sociale e culturale dell’Inghilterra degli anni ’60, attraverso l’erotismo conduce il pubblico in un gioco, dove tutti gli attori diventano partecipi e complici di un disegno ambiguo che lascia spazio a differenti interpretazioni. Lo spettacolo è tratto da Girotondo di Schnitzler e si articola in dieci scene dove dieci attori, cinque uomini e cinque donne, si avvicendano. Ogni scena ha un inizio con crescendo, un picco emozionale che si conclude in un amplesso, e una separazione per ricominciare con l’ingresso del nuovo partner. I ruoli della piéce sono: Prostituta, Soldato, Cameriera, Giovane signore, Giovane signora, Marito, Ragazzina, Poeta, Attrice, Conte. Il divertimento e la commedia sono raffinati come raffinata era l’intelligenza di Schnitzler che seppe descrivere la società Viennese di fine secolo con tutta l’arte di un genio creativo che si affacciava a conoscere l’inconscio umano e la commedia amara della vita agli albori della psicoanalisi. Esiste una lunga frequentazione di Arthur Schnitzler con un giovane dottore dell’epoca, Sigmund Freud! C’è molta amarezza nella commedia, ma la sensazione che rimane alla fine è un senso di impotenza di fronte all’impossibilità di un rapporto sincero fino alla fine tra uomo e donna. La scelta degli attori che provengono in maggioranza da esperienze cinetelevisive è molto stimolante per la direzione interpretativa che vorremmo dare. Esiste una cosa che tutti condividiamo senza dubbio “Rivelare prima di tutto la vita e il suo percorso”. È il nostro dogma e vorremmo tutti metterci alla prova con questo spettacolo. Arthur Schnitzler è considerato, non solo in Italia, uno degli autori più importanti della grande stagione culturale Viennese e Mitteleuropea fra ‘800 e ‘900. In una recente opera Marcel Reich-Ranicki dice di Schnitzler “Egli era insieme un poeta e un intellettuale critico, artista dalla parola e distaccato indagatore della psiche. I suoi lavori teatrali, novelle e romanzi sono ambientati in luoghi ed epoche diversi, ma si possono nel complesso leggere come frammenti di una grande storia - che non può davvero lasciarci indifferenti”. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio dell’Ass. Cult. Beat 72.

Teatro Ambra alla Garbatella dal 18 al 23 gennaio 2011 "GIROTONDO" da Girotondo di Arthur Schnitzler - Traduzione e adattamento di Marit Nissen. Regia Paolo Sassanelli, scene Francesco Ghisu, costumi G. Falaschi, luci Davood Keradmand - Aiutoregia Giorgia Filanti. Con: Carmen Tejedera, Paolo Briguglia, Eleonora Russo, Luciano Scarpa, Anna Ferzetti, Claudio Castrogiovanni, Giulia Michelini, Pietro Ragusa, Marit Nissen, Paolo Sassanelli. Lo spettacolo fa riferimento al risveglio sociale e culturale dell’Inghilterra degli anni ’60, attraverso l’erotismo conduce il pubblico in un gioco, dove tutti gli attori diventano partecipi e complici di un disegno ambiguo che lascia spazio a differenti interpretazioni. Lo spettacolo è tratto da Girotondo di Schnitzler e si articola in dieci scene dove dieci attori, cinque uomini e cinque donne, si avvicendano. Ogni scena ha un inizio con crescendo, un picco emozionale che si conclude in un amplesso, e una separazione per ricominciare con l’ingresso del nuovo partner. I ruoli della piéce sono: Prostituta, Soldato, Cameriera, Giovane signore, Giovane signora, Marito, Ragazzina, Poeta, Attrice, Conte. Il divertimento e la commedia sono raffinati come raffinata era l’intelligenza di Schnitzler che seppe descrivere la società Viennese di fine secolo con tutta l’arte di un genio creativo che si affacciava a conoscere l’inconscio umano e la commedia amara della vita agli albori della psicoanalisi. Esiste una lunga frequentazione di Arthur Schnitzler con un giovane dottore dell’epoca, Sigmund Freud! C’è molta amarezza nella commedia, ma la sensazione che rimane alla fine è un senso di impotenza di fronte all’impossibilità di un rapporto sincero fino alla fine tra uomo e donna. La scelta degli attori che provengono in maggioranza da esperienze cinetelevisive è molto stimolante per la direzione interpretativa che vorremmo dare. Esiste una cosa che tutti condividiamo senza dubbio “Rivelare prima di tutto la vita e il suo percorso”. È il nostro dogma e vorremmo tutti metterci alla prova con questo spettacolo. Arthur Schnitzler è considerato, non solo in Italia, uno degli autori più importanti della grande stagione culturale Viennese e Mitteleuropea fra ‘800 e ‘900. In una recente opera Marcel Reich-Ranicki dice di Schnitzler “Egli era insieme un poeta e un intellettuale critico, artista dalla parola e distaccato indagatore della psiche. I suoi lavori teatrali, novelle e romanzi sono ambientati in luoghi ed epoche diversi, ma si possono nel complesso leggere come frammenti di una grande storia - che non può davvero lasciarci indifferenti”. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio dell’Ass. Cult. Beat 72.
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